Conferite alla Cantina Siddùra di Luogosanto (OT) per “I pezzi da 90 dell’Enologia Italiana” cinque Anfore d’Oro di Epulae.
La commissione degli esperti degustatori di Epulae dei “Pezzi da 90 dell’Enologia Italiana”, presieduta da Angelo Concas e composta dai giudici, Maria Chiara Concas, Maria Adelaide Trupo, Mario Giliberto Ammirati, Antonino Concas, Mario Liberto, ha valutato alla cieca alcune batterie di vini preparate da Giampiero Concas, Segretario Nazionale di Epulae. In queste batterie erano presenti anche 5 vini inviatici dall’Azienda Agricola Siddùra di Luogosanto (OT), in quanto ritenuti dagli stessi titolari essere potenzialmente dei “Pezzi da 90 dell’Enologia Italiana”. I loro vini hanno trasmesso alla commissione d’assaggio delle emozioni gustative e sono stati pertanto tutti premiati dai giudici con cinque Anfore d’Oro di Epulae.
Di seguito le nostre descrizioni e valutazioni dei vini degustati e premiati della Cantina Siddùra.
MAÌA VERMENTINO DI GALLURA DOCG SUPERIORE 2019 – 14% VOL – VOTO 96.5/100 ANFORA D’ORO.
MAÌA si presenta alla vista di color giallo oro lucido di media intensità e con dei lievissimi riflessi verdolini. Al naso, si concede con un corredo aromatico intenso e persistente, ricco di fiori gialli tra cui si riconoscono i profumi di ginestra e di mimosa, accompagnati da sentori di piccoli fiori di campo leggermente appassiti e da lievi effluvi balsamici di basilico e di mentuccia. Con una leggera ossigenazione nel calice, il vino sprigiona sentori di scorza di cedro e di fragranze di frutta matura che ricordano la pera Williams, la banana, l’ananas, la papaya e il kiwi. In bocca, il sorso entra generoso, morbido, elegante e decisamente pieno. Al secondo sorso, la cavità orale gode di una freschezza scalpitante donatagli da una spalla acida importante che regala sapidità, mineralità e una piacevolissima nota salina che concede una copiosa salivazione. All’analisi gusto-olfattiva piena riconferma di tutti i sentori percepiti al naso. MAÌA lascia un finale di bocca elegante, lunghissimo e di grande persistenza aromatica.
Note: MAÌA è prodotto esclusivamente con uve vermentino provenienti dalle vigne di Siddùra, poste a dimora in Gallura su terreni sabbiosi, da disfacimento granitico e ciottolosi a 300 metri sul livello del mare. Le uve dopo la diraspatura, vengono raffreddate e lasciate a macerare in serbatoi di acciaio inox per 2-3 giorni, alla temperatura di 2°C prima di essere pressate. Questo consente di estrarre i preziosi precursori aromatici contenuti nelle cellule delle bucce. MAÌA matura sui lieviti per circa 20 giorni a una temperatura controllata di 15-16 °C.
BÈRU VERMENTINO DI GALLURA DOCG SUPERIORE 2016 – 14% VOL – VOTO 98/100 ANFORA D’ORO.
BÈRU si presenta alla vista con un bel color giallo oro lucido di buona intensità e ricco di sfumature che virano leggermente al colore del rame rosa lucido. Al naso, BÈRU si propone esplosivo e ricco di fragranze che richiamano subito i sentori vanigliati conferiti dalla fermentazione alcolica in barrique. Si susseguono immediatamente tutti i sentori della macchia mediterranea gallurese, con nette percezioni di fiori di ginestra selvatica, di mimosa e di eucalipto limonero. BÈRU continua a elargire fragranze di erbe officinali essiccate, accompagnate da marcate note di elicriso, di camomilla, di legnetto di liquirizia, di tabacco biondo e di resina di pino. Con una svelta ossigenazione nel calice, BÈRU regala con grande generosità profumi di frutti maturi: ananas, mela cotogna, pesca percoca, mango, papaya, banana, carambola, litchi, maracujà, tamarindo, pompelmo rosa e cedro. In bocca, il sorso si concede pieno e vellutato, ricco di eleganza e generosamente caldo, ma con il secondo sorso emerge subito la notevole spalla acida che regala freschezza, sapidità, mineralità e un pizzico di salinità. Grande corrispondenza gusto-olfattiva che omaggia in più aromi retro-olfattivi di legni indiani che rammentano il sandalo citrino e il cedro. Un finale di bocca quasi interminabile, di grande eleganza, ricco di morbidezza e di notevole persistenza aromatica.
Note: BÈRU è prodotto esclusivamente con uve vermentino provenienti dalle vigne di Siddùra poste a dimora in Gallura su terreni sabbiosi e da disfacimento granitico, a 350 metri sul livello del mare. La raccolta delle selezionatissime uve di vermentino avviene rigorosamente a mano. Le uve vengono diraspate e lasciate macerare alcune ore, prima di procedere ad una pressatura soffice. La lenta fermentazione alcolica viene fatta svolgere sui lieviti in piccoli fusti di rovere francese a 16-18 °C.
FÒLA CANNONAU DI SARDEGNA DOC RISERVA 2018 – 15% VOL. VOTO 96,5/100 ANFORA D’ORO.
FÒLA si presenta alla vista di un bel colore rosso rubino intenso e ricco di vivide nuance purpuree. Al naso, è ricco, complesso e regala effluvi balsamici con richiami inchiostrati, seguiti da sentori di ciliegie marasche e di piccoli frutti di bosco rossi e neri, accompagnati armoniosamente da fragranze di fiori rossi dove si riconoscono i profumi soavi della rosa nera, della viola mammola e del geranio, che ben si incorniciano alla gradevole nota della spremuta di arance rosse. In bocca, il sorso entra pieno, quasi masticabile, succoso, generoso, elegante e morbido, la sua grande spalla acida va a mitigare i suoi 15 gradi alcolici e gli conferisce freschezza, sapidità e grande mineralità, regalando anche alla cavità orale un persistente e gradevole pizzicorio. All’analisi gusto-olfattiva una grande riconferma di tutte le fragranze percepite al naso, che si arricchiscono di note retro-olfattive fortemente balsamiche, che ricordano i sentori di grafite. Il suo finale di bocca è lunghissimo e di estrema persistenza aromatica.
Note: FÒLA è prodotto con solo uve di cannonau donate dai vigneti posti a dimora in Gallura in terreni sabbiosi e da disfacimento granitico, situati a 300 metri sul livello del mare. L’uva, raccolta a mano, viene selezionata, diraspata e fatta macerare sui lieviti a una temperatura di 26/28° C per un periodo medio-lungo di circa 30 giorni. Il successivo affinamento in botte ne completano il ricco quadro organolettico.
TÌROS COLLI DEL LIMBARA IGT 2016 14,5% VOL – VOTO 97,5/100 ANFORA D’ORO.
TÌROS si concede alla vista con un bellissimo colore rosso rubino intenso quasi impenetrabile e con evidenti nuance purpuree vivide. All’esame olfattivo si concede potente e ricco di sentori balsamici che richiamano l’inchiostro di china, seguito da fragranze di succo d’arancia rossa e di melagrana, di ciliegie marasche mature, di frutti di bosco rossi e neri, che si incorniciano alla perfezione con i profumi di un pout porri di fiori rossi appassiti, dove si distinguono nettamente la viola mammola e la rosa nera. Con l’ossigenazione, emergono profumi di cioccolato extra fondente, note di pellami conciati, sentori speziati di cannella, di noce moscata, di the nero, di pepe nero e di legni pregiati che regalano una sfumatura vanigliata. In bocca, il sorso entra opulento, sontuoso, vellutato e con una presenza tannica ben equilibrata nella sua potente struttura. Al secondo sorso TÌROS si concede decisamente più fresco, la sua alcolicità si nasconde dietro una spalla acida importante che regala sapidità e grande mineralità. Nella analisi gusto-olfattiva grande riconferma di tutte le fragranze percepite al naso, che si arricchiscono di note retro-olfattive empireumatiche che ricordano i chicchi di caffe appena tostati, le mandorle e le nocciole tostate, nonché sfumature di catrame appena posato. Il finale di bocca, elegante e lunghissimo, lascia una piacevole vena amaricante, una gradevolissima piccantezza in tutta la cavità orale e un’intensa persistenza aromatica.
Note: TÌROS è prodotto con selezionate uve Sangiovese e Cabernet donate dai vigneti posti a dimora in Gallura in terreni sabbiosi e da disfacimento granitico, situati a 300 metri sul livello del mare. Le uve raccolte a mano, vengono diraspate e lasciate macerare lentamente sui lieviti per alcune settimane in serbatoi di acciaio, dove il vino svolge l’intera fermentazione alcolica a una temperatura controllata di 24-26 °C. Al termine, viene travasato in piccoli fusti in cui completa la fermentazione malolattica e negli stessi affina fino al momento dell’assemblaggio.
NÙALI MOSCATO DI SARDEGNA DOC PASSITO 2018 – 14% VOL – VOTO 97,5/100 ANFORA D’ORO.
NÙALI si presenta alla vista di un color giallo oro intenso e lucido. Al naso, si propone con un corredo aromatico di grande eleganza e ricco dei sentori tipici dell’uva moscato appassita che si incorniciano ai profumi di confetture di albicocche, pesche, arance amare, accompagnati da fragranze di frutti freschi e maturi che ricordano il mango, la papaya, la pitaya, il guava, la passiflora, e da frutti disidratati che rammentano l’ananas, l’albicocca e la banana. Con l’ossigenazione, si elevano sentori di miele di ailanto, legnetto di rosa, camomilla setacciata, erbe officinale essiccate, pepe bianco e una nota fumé di scorze di agrumi essiccati al calore della fiamma del camino. In bocca, il sorso si concede pieno, vellutato, elegante, soave dolce e per niente stucchevole; infatti, l’importante spalla acida lo rende fresco, sapido, minerale e con una delicata nota salina che fa salivare in maniera copiosa. Grande è la corrispondenza gusto-olfattiva che regala in più leggeri effluvi di smalto per unghie, di resine e di legno di sandalo. Nùali ha un fin bocca elegante, lungo e ricco di persistenza aromatica.
Note: NÙALI è prodotto con solo uve appassite di moscato, donate da viti ad alberello e a guyot, con una resa per ettaro di 35 quintali, posti a dimora in Gallura su terreni sabbiosi situati a un’altitudine che spazia dai 50 ai 200 metri sul livello del mare. Le uve aromatiche di moscato vengono lasciate appassire su pianta, per poi essere raccolte manualmente una volta raggiunto l’appassimento voluto. Dopo la diraspatura, il mosto, molto ricco in zuccheri, viene separato e fatto fermentare lentamente e a lungo sui lieviti in serbatoi di acciaio termocondizionati a una temperatura controllata di 16/18 °C.
Per dare ai nostri soci di Epulae e ai lettori di Epulae News maggiori informazioni sull’Azienda Agricola Siddùra di Luogosanto, abbiamo chiesto a Stefania Costa responsabile della comunicazione e marketing di raccontarci la filosofia aziendale di Siddùra.
“Raccontare la filosofia che abbraccia un’azienda, non è mai un’impresa semplice. Bisogna descrivere il contesto in cui si trova, il ramo nel quale opera, l’approccio con il territorio e il rapporto con i consumatori. Siddùra, la cantina di Luogosanto, lascia ai vini che produce il compito di trasmettere l’identità aziendale. Poche parole, concise e dirette, per spiegare gli obiettivi che, dalla sua fondazione a oggi, tracciano la rotta seguita nel mare della produzione enologica italiana. La cantina gallurese usa la qualità come bussola per conquistare nuovi mercati e raggiungere nuovi consumatori. “L’unica possibilità di far crescere un’azienda è legata all’incremento della qualità – spiega l’amministratore delegato, Massimo Ruggero -. Il mercato chiede un ritorno alle origini, all’identità del territorio, alla ricerca dell’eccellenza”. Siddùra, una realtà enologica in continua crescita, ha sposato questa tendenza e produce vini di elevata qualità in una zona particolare della Sardegna. La tenuta è immersa in una valle circondata dai boschi, con terreni scoscesi e difficili da coltivare. Ma sono proprio le pendenze e la tipologia di terreno, povero, a disfacimento granitico, a imprimere il carattere intenso ai vini prodotti. Vermentino di Gallura, Cannonau, Cagnulari, vini internazionali e un passito per una produzione di 240mila bottiglie e che vanta un record invidiabile di medaglie vinte nei concorsi internazionali più importanti. <Abbiamo grandi progetti per il futuro, guardiamo a nuovi mercati e affrontiamo le competizioni mondiali per sondare i palati internazionali – racconta Ruggero –. Sono orgoglioso dei premi vinti nei concorsi ma, – confida l’AD - la decisione di partecipare risponde a due esigenze importanti: capire se stiamo seguendo la giusta direzione e intercettare il gusto dei consumatori”.
Siddùra nasce dalla fusione tra l’esperienza imprenditoriale e la passione: fondata nel 2008 è di proprietà della famiglia Gottesdiener e amministrata da Massimo Ruggero, rappresenta la realizzazione di un sogno che presto è diventato realtà con la proposta, fin da subito, di una linea di nove vini di altissima qualità. Siddùra, che in gallurese significa sella, dalla forma delle colline su cui si arrampicano i filari dei vigneti, è nata raccogliendo l’eredità di una antica produzione vinicola che, già negli anni Cinquanta dello scorso secolo, imbottigliava Vermentino da vendere sul vicino e florido mercato dell’isola di La Maddalena. Quaranta ettari di vigneto che danno vita a una collezione di nove vini: i “Vermentino di Gallura” Spèra, Maìa e Bèru, il Cannonau rosato Nudo, i Cannonau di Sardegna – DOC e Riserva – Èrema e Fòla, il Cagnulari Bàcco, l’internazionale Tìros e il passito Nùali. La filosofia di produzione è basata sulla convinzione che la produzione del vino inizia nel vigneto, essendo il vino un vero riflesso del suo terroir. Questa considerazione influenza tutti gli aspetti della produzione: raccolti limitati per garantire la massima qualità, vendemmia selettiva a mano, micro vinificazione e invecchiamento nelle migliori botti di quercia costruite in Francia. “L’imprenditore vinicolo – dice Massimo Ruggero -, non è colui che produce milioni di bottiglie ma colui che riesce a trasmettere, ad ogni assaggio, la passione di vivere la terra attraverso il vino”. Ed è qui, incastonata nella terra, che si sviluppa la cantina interrata dove si svolge l’intera filiera produttiva, dall’uva alla bottiglia, privilegiando le fermentazioni spontanee e utilizzando diversi tipi di contenitori.
In Gallura, terra della DOCG, si tenta di sfatare il mito del Vermentino quale vino da bere entro l’anno. “Il Vermentino può essere longevo”, afferma Ruggero indicando nell’invecchiamento, seppur contenuto, un pregio e non un difetto. In fin dei conti, le contaminazioni tra vecchio e nuovo, tra tradizione e sperimentazione, tra vecchi dogmi e piccole rivoluzioni, rappresentano la via maestra per la promozione di un prodotto autentico e con esso di una terra che rappresenta un unicum a livello mondiale: la Sardegna. Desta stupore, poi, la particolare predisposizione dei terreni a disfacimento granitico per le uve a bacca rossa. Nella linea delle referenze targate Siddùra si annoverano quattro vini rossi: due Cannonau -Doc e Riserva-, un Cagnulari in purezza e un blend internazionale, Tìros, capace di affascinare palati mondiali e per questo inserito nella Top 100 dei vini migliori del mondo. La voglia di stupire di Siddùra si è spinta oltre i confini classici fino a creare un Cannonau rosé, Nudo, premiatissimo e ricercatissimo e un Moscato Doc, il Nùali, un capolavoro di equilibri per un vino dolce e mai stucchevole.”
Società Agricola Siddùra
Località Siddùra
07020 Luogosanto (OT)
Tel. +39 348 9358121
Tel. +39 079 6573027
Fax +39 079 9570860
Professionista da 45 anni nel settore enogastronomico:
• Maestro Sommelier Enogastronomo Esperto Degustatore
• Analista Sensoriale degli Alimenti e delle Bevande
• Docente di enogastronomia e di analisi sensoriale degli alimenti
• Relatore, scrittore e critico enogastronomico
• Giornalista Enogastronomo (Tessera n° 087289 dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti (ROMA)
• Commissario degustatore nei concorsi enologici e gastronomici
regionali, nazionali ed internazionali.