Wine Spectator consacra il Vermentino di Gallura. Spèra di Siddùra premiato dalla rivista con 90 punti.
Dal prestigioso magazine un pass per i mercati internazionali, Ruggero AD : “Si attesta la qualità e l’identità di questo vitigno” Wine Spectator, la rivista di vino più letta al mondo e tra le più autorevoli in assoluto, premia l’identità del Vermentino di Gallura. Dalla sede di New York del magazine arriva la consacrazione di Spèra, il Vermentino prodotto dalla cantina Siddùra. Gli esperti della rivista americana, che vanta un pubblico di oltre 3 milioni di lettori, hanno assegnato al bianco vinificato nella vallata di Luogosanto 90 punti: un riconoscimento prestigioso che corrisponde ad un pass internazionale per i mercati più importanti. LA DOCG DELLA SARDEGNA. “Premiando Spèra, Wine Spectator consacra l’unica Docg presente in Sardegna – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina di Luogosanto -.
Si tratta di un importante riconoscimento che attesta la qualità e l’identità del vitigno principe della Gallura. La recensione, sia nella descrizione della giuria di esperti che nel punteggio assegnato, rappresenta un timbro autorevole sul passaporto di questo vino, che ne attesta la qualità necessaria per affrontare il pubblico mondiale”. Siddùra ha deciso di sottoporre all’insindacabile giudizio dei guru dell’enologia il primo vino della gamma Vermentino. “Abbiamo deciso di inviare Spèra – sottolinea Massimo Ruggero – perché rappresenta il vino più umile, sincero e anche quello che è stato riconosciuto dai consumatori come il Vermentino di una volta”. LA RECENSIONE. Nella recensione su Spèra, firmata da Alison Napjus, direttrice delle degustazioni di Wine Spectator, viene confermata la longevità del Vermentino di Gallura, spesso erroneamente ritenuto un vino da bere entro l’anno di produzione: “Una trama di fragranti spezie si snoda attraverso sapori finemente intrecciati di frutti tropicali in questo bianco snello e leggero, mentre una sottile risacca di minerale salato porta ad un finale appetitoso. Elegante. Da bere ora – scrive Napjus – e fino al 2025”. La rivista, pubblicata da oltre 40 anni, ogni anno recensisce più di 15mila vini. Solo i vini migliori raggiungono punteggi importanti, come quello assegnato alla bottiglia che da Siddùra, nel cuore della campagna gallurese, ha raggiunto New York. “Il riconoscimento ottenuto conferma che la nostra Isola è patria di vitigni autoctoni con espressione di alta qualità – conclude l’amministratore delegato della cantina Siddùra -. E’ tra i migliori attestati che si possano ottenere: un sigillo di garanzia sulla produzione vitivinicola sarda”.
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.