“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo” Di Rita Casu

Nasce una nuova collaborazione tra me, Rita Casu, biologa nutrizionista, con un passato di farmacista, ed Epulae News, e, in particolare, col suo Direttore responsabile Angelo Concas, caro amico di vecchia data caratterizzata da numerosi confronti sul mondo del vino e che ringrazio per la possibilità di poter scrivere nel suo giornale e fare informazione sulla capacità nutrizionale e nutraceutica del cibo sano e di qualità.
Si parlerà di qualità del cibo (che è alla base per una sana alimentazione), di gusto (che è uno dei temi cardine del mondo gastroenologico) e di salute, perché come diceva Ippocrate “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. Da qui il titolo di questa rubrica.


Le nuove teorie della Medicina integrata danno grande spazio alla sana alimentazione, che parte, come già detto, da prodotti di qualità, preferibilmente a km zero, perché il valore nutrizionale di frutta e verdura, ma anche degli altri prodotti freschi, come la carne e il pesce, risentono parecchio, soprattutto, nel contenuto di vitamine, elementi fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo, se passa troppo tempo tra la raccolta, la vendita ed il consumo. Un altro aspetto molto importante è quello di una dieta varia, perché mangiare sempre gli stessi alimenti, favorisce la formazione di processi infiammatori di basso grado che, a lungo andare, può dar luogo ad intolleranze e, con l’andare del tempo a squilibri nutrizionali che poi evolvono, se trascurate, in patologie soprattutto metaboliche. La dieta mediterranea, quella vera, quella dei nostri antenati, rappresenta, per questo motivo, un ottimo stile alimentare e nutrizionale, per la varietà, la genuinità della materia prima, nel rispetto dei cicli stagionali di raccolta e consumo del cibo.
Il mondo scientifico si sta rivolgendo sempre di più verso alcuni alimenti, che si distinguono per le loro spiccate proprietà salutari per la presenza di sostanze, ampiamente dimostrate al livello scientifico, che prendono il nome di nutraceutici, parola che nasce dall’unione di nutrizione e farmaceutici, per evidenziare le loro caratteristiche nella prevenzione di numerose patologie. Un esempio molto conosciuto è quello dei cavoli (Fam. Brassicaceae), molto salutari per il loro contenuto di sulforafano, che esercita un’azione protettiva delle cellule contro la formazione di tumori.
Il lavoro di prevenzione deve avvenire già dalle prime fasi della vita, anzi, anche prima del concepimento, come spiegato dalla “Teoria dei primi 1000 giorni”. È una recente teoria che dice che le basi del mantenimento di un buon stato di salute, nel corso della vita, dipendono dai primi 1000 giorni di vita, ossia, dal concepimento fino ai primi 2-3 anni. Questo perché, lo stato di salute e benessere dell’individuo, dipende non solo dalla mamma, ma anche dal papà, perché, in effetti, non ereditiamo solo la genetica dai nostri genitori, ma anche l’epigenetica, ossia, i meccanismi di regolazione del DNA, che, senza modificare la sequenza nucleotidica della catena nucleare, quindi, non creano mutazione, ma attraverso reazioni, ad esempio, di metilazione dei nucleotidi del DNA, svolgono un’azione di regolazione sull’espressione dei geni, che può essere trasmessa fino alla 3a generazione. Quindi, si capisce come l’alimentazione e, ancora meglio, la sana nutrizione è un ottimo investimento sia per la propria salute, sia da lasciare in eredità ai nostri figli.
La vita media si è allungata, cercare di preservarla con qualità e gusto deve essere non solo un dovere verso noi stessi e verso le future generazioni, ma, soprattutto, un piacere che diventa stile di vita, insieme ad attività fisica e benessere, sotto tutti i punti di vista.