IL LICOPENE: UN IMPORTANTE ANTIOSSIDANTE.
Di Rita Casu, Biologa Nutrizionista
È risaputo che la Dieta mediterranea sia tra le più salutari al mondo ed uno dei fattori alla base dell’invecchiamento in salute della zona blu dell’Ogliastra, frutto di saggezza ed esperienza millenaria. Uno di questi alimenti è il pomodoro, o meglio il suo colorante principale, il licopene, un carotenoide presente anche nell’anguria, nel pompelmo rosa, nell’albicocca, nelle carote, ecc., anche se il pomodoro costituisce la fonte principale (da 3 a 40 mg/kg di prodotto fresco).
Nel mio passato di ricercatrice era stato oggetto di uno dei miei progetti di ricerca perché è un potente antiossidante naturale, particolarmente utile per la prevenzione di numerose patologie degenerative, proprio perché riesce a limitare, in modo efficace, l’azione deleteria dei radicali liberi.
“Il licopene ha il più grande potenziale antiossidante tra i carotenoidi. Effetti nutraceutici del licopene sono stati segnalati per pazienti con cancro, infertilità, sindrome metabolica e danni al fegato. Pertanto, la sua integrazione può funzionare come un corretto trattamento causale della malattia.” (Grabowska M., Wawrzyniak D., Rolle K., et all. – Let food be your medicine: nutraceutical properties of lycopene – Food Funct. 2019 Jun 19;10(6):3090-3102, l’articolo lo troverete al seguente indirizzo: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31120074/).
Sono numerosi gli studi pubblicati che ci dimostrano la sua azione preventiva nell’Alzheimer e le altre patologie correlate con la degenerazione della funzione cognitiva, quelle correlate con la sindrome metabolica, comprese le malattie cardiovascolari, quelle correlate ai tumori, in particolar modo quello prostatico, ecc., questo perché il danneggiamento da stress ossidativo, che si sviluppa durante i processi metabolici, determina il precoce invecchiamento delle strutture cellulari, che hanno minore capacità di rigenerarsi o di difendersi da queste aggressioni.
Questa figura riassume l’effetto antiossidante del licopene contro lo stress ossidativo ovarico del processo di invecchiamento dei polli tratto dal seguente lavoro: Liu X., Lin X., Zhang S., Guo C., Li J., Mi Y., Zhang C. – Lycopene ameliorates oxidative stress in the aging chicken ovary via activation of Nrf2/HO-1 pathway – Aging (Albany NY). 2018 Aug 16;10(8):2016-2036 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30115814/) e rende l’idea della sua azione e della sua efficacia nel trattamento antiossidante. Infatti, a sinistra vediamo l’effetto dell’invecchiamento delle cellule dovuto ai radicali liberi, ossia lo stress ossidativo che favorisce l’apoptosi, cioè la morte programmata delle cellule, la diminuzione della proliferazione cellulare e della corretta funzionalità delle ovaie con declino della funzione; mentre il licopene stimolando le funzioni antiossidanti dell’organismo (frecce verdi), blocca lo stress ossidativo, limita l’apoptosi e favorisce la proliferazione cellulare e la corretta funzionalità delle ovaie.
Gli studi sono così numerosi che è facile trovare diverse metanalisi, ossia “Meta-analisi è un termine statistico che individua uno strumento di ricerca secondario, il cui scopo è quello di riassumere i dati provenienti da diversi strumenti di ricerca primaria, in tutte le discipline scientifiche e mediche.” (fonte: Wikipedia).
Il licopene esiste in diverse forme in base alla disposizione spaziale dei doppi legami.
Osservando la Fig. 2 vediamo nella prima riga la struttura del licopene tutta trans (all trans), che è quella presente nei pomodori, mentre le altre, che si ottengono mediante cottura degli alimenti, presentano una migliore biodisponibilità ed hanno un maggior effetto salutare.
“Il licopene, il carotenoide predominante nei pomodori, è tra i principali carotenoidi nel siero e nei tessuti degli americani. Sebbene circa il 90% del licopene nelle fonti dietetiche si trova nella conformazione lineare e tutta trans, i tessuti umani contengono principalmente cis-isomeri. Diversi gruppi di ricerca hanno suggerito che gli isomeri cis del licopene sono meglio assorbiti della forma completamente trans a causa della lunghezza più corta dell’isomero cis, della maggiore solubilità dei cis-isomeri nelle micelle miste e/o a causa della minore tendenza dei cis-isomeri ad aggregarsi. Lavorare con i furetti, una specie che assorbe intatti i carotenoidi, ha dimostrato che mentre una dose di licopene, stomaco e contenuto intestinale conteneva il 6-18% di cis-licopene, le secrezioni linfatiche mesenteriche contenevano isomeri del 77%-cis. Gli studi sul furetto supportano l’ipotesi che gli isomeri cis siano sostanzialmente più biodisponibili di quanto non lo siano tutti i trans-licopene. Studi in vitro suggeriscono che i cis-isomeri sono più solubili nelle micelle di acido biliare e possono essere incorporati preferenzialmente nei chilomicroni. Le implicazioni di questi risultati non sono ancora chiare. I ratti sembrano accumulare licopene nei tessuti all’interno degli intervalli riportati per l’uomo, suggerendo che possono essere utilizzati per studiare gli effetti degli isomeri di licopene sui processi di malattia. Sono in corso indagini per determinare se vi siano differenze biologiche tra tutti i cis-isomeri del licopene e vari cis-isomeri per quanto riguarda le sue proprietà antiossidanti o altre funzioni biologiche.” (Boileau TW, Boileau AC, Erdman JW Jr. – Bioavailability of all-trans and cis-isomers of lycopene. – Exp Biol Med (Maywood). 2002 Nov;227(10):914-9.). (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12424334/).
“Il licopene tutto trans rappresenta dal 79 al 91% e gli isomeri del licopene cis per il 9-21% del licopene totale nei pomodori, nella pasta di pomodoro e nella zuppa di pomodoro. Le concentrazioni di licopene nel siero degli uomini variano tra 0,60 e 1,9 nmol/ml, con il 27-42% di licopene interamente trans e il 58-73% di cis-isomeri distribuiti tra 12 e 13 picchi, a seconda della loro risoluzione cromatografica. In netto contrasto con gli alimenti, il licopene tutto trans rappresenta solo il 12-21% e gli isomeri cis dal 79 all’88% del licopene totale nei tessuti prostatico benigni o maligni. cis Isomeri di licopene all’interno della prostata sono distribuiti tra 14 e 18 picchi. Concludiamo che una vasta gamma di carotenoidi si trova nella prostata umana con una significativa variazione intra-individuale. La presenza di licopene nella prostata a concentrazioni biologicamente attive negli studi di laboratorio supporta l’ipotesi che il licopene possa avere effetti diretti all’interno della prostata e contribuire al ridotto rischio di cancro alla prostata associato al ridotto rischio di cancro alla prostata associato al consumo di alimenti a base di pomodoro. La futura identificazione e caratterizzazione degli isomeri del licopene geometrico può portare allo sviluppo di nuovi agenti per gli studi sulla chemioprevenzione” (Clinton SK, Emenhiser C, Schwartz SJ, Bostwick DG, Williams AW, Moore BJ, Erdman JW Jr. – Cis-trans lycopene isomers, carotenoids, and retinol in the human prostate. – Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 1996 Oct;5(10):823-33.). (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8896894/).
Nel pomodoro la forma maggiormente presente è la trans, meno biodisponibile: per aumentarne la biodisponibilità bisogna cuocerlo, infatti, la cottura prolungata determina l’isomerizzazione migliorando il rapporto cis/trans (la forma cis è molto biodisponibile), inoltre, la presenza di grassi (l’olio extravergine d’oliva della salsa) favorisce ulteriormente l’assorbimento. Questo rafforza la mia idea della saggezza delle nonne mediterranee in cucina, dove, senza conoscere la benché minima nozione di biochimica, sono riuscite ad ottimizzare l’efficacia salutare di un piatto gustoso e semplice come la salsa di pomodoro.
Vediamo la ricetta:
“Sugo al pomodoro”
Ingredienti per 4 persone:
- Cipolla 1 di medie dimensioni;
- Spicchi d’aglio, 2;
- Pelati di pomodoro, 250 g;
- Basilico, 10 foglie;
- Olio extravergine d’oliva, 2 cucchiai;
- Zucchero semolato, 1 pizzico;
- Sale, 1 pizzico.
Pulire e tagliare a dadini la cipolla e metterla in una padella capiente. Soffriggere la cipolla, coi 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, fino a leggera doratura. Aggiungere i due spicchi d’aglio e far cuocere fino a doratura. Togliere i due spicchi e aggiungere i pelati di pomodoro con un po’ d’acqua. Far cuocere per mezz’ora a fuoco basso. Passare nel passaverdura per rendere tutto più omogeneo e rimettere a cuocere con le foglie di basilico. Aggiungere un pizzico di zucchero ed un pizzico di sale e fare cuocere per un quarto d’ora circa. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.
Informazioni nutrizionali per una porzione di sugo al pomodoro:
valore energetico kJ/kcal 151,45/36,18;
grassi (g) 10,35;
di cui saturi (g) 6,12
carboidrati disponibili (g) 4,80;
di cui zuccheri solubili (g) 4,80;
proteine (g) 1,13;
sale (g) 0,2;
fibre (g) 0,94.
Come possiamo vedere dalle informazioni nutrizionali per porzione di alimento, il sugo di pomodoro è un condimento leggero, con un buon apporto di grassi che favoriscono l’assimilazione del licopene, mentre l’apporto di zuccheri proviene principalmente dai pelati e dalla cipolla. Costituisce un buon condimento per una porzione di pasta, preferibilmente integrale, per garantire un buon apporto di fibre e per favorire, durante la digestione, un carico glicemico più leggero.
Quindi, non mi resta altro che augurarvi buon appetito.
Dal punto di vista universitario la mia carriera si potrebbe riassumere in poche parole: farmacista, biologa e nutrizionista . La passione dell’enogastronomia è nata, invece, un po’ prima del periodo universitario. Già dalle superiori, frequentando l’Istituto per Chimici “Michele Giua”, una delle materie di studio era Impianti Chimici ed uno dei docenti, l’allora Direttore della Cantina di Dolianova, ci aveva fatto studiare tutto il processo di produzione del vino, degustazione compresa. È stata una passione nata in quel periodo e che ho inseguito, per un bel po’ di tempo, nei periodi un po’ più liberi dagli studi universitari e di aggiornamento professionale. Finalmente nel 2019 sono diventata Sommelier e nel 2020 Maestro Degustatore Salumi, ma intorno al 2000 ho diretto la produzione alimentare e liquoristica presso un’azienda sarda, occupandomi anche di Ricerca scientifica applicata alla produzione industriale. Con Epulae ho iniziato a scrivere di questo mondo che mi appassiona, cercando di trasmettere non solo l’entusiasmo, ma anche tanti anni di approfondimento e di esperienza pratica.