Ad allietare e inebriare i palati dei cantanti e dei musicisti del My Way festival 2021 è intervenuto lo chef favarese Rosario Matina, la cui arte culinaria è conosciuta e apprezzata nel mondo.
Una cucina che assembla la tradizione e l’innovazione. A questa filosofia culinaria somma anche una esilarante fantasia che ai fornelli non guasta mai, anzi, rende tutto facile e possibile.
Sono bastati due piatti per mandare in visibilio gli artisti presenti che hanno avuto il piacere di soggiornare nel suo privè gastronomico realizzato nel meraviglioso scenario e storico plesso Sartorio di Lercara Friddi.
E’ bastato un gustosissimo “pani cunzatu” per accordare la strumentazione gustativa dei maestri d’orchestra così come gli organizzatori della manifestazione. Pomodoro, acciughine, origano, olio extravergine di oliva e l’aggiunta dell’abile alchimia sensoriale per convincere i più schizzinosi ospiti a degustare la prelibatezza contadina.
Poi ha tirato non dal cilindro, ma dalla pentola un altro superbo piato ribattezzato: la Calamarata di ragù. Impareggiabile. Esilarante. Un ragù della tradizione domenicale. Ha associato tre tipi di carne: maiale, manzo e salsiccia lentamente rosolate nel tegame e sfumate con vino rosso su un fondo di sedano, carote, chiodi di garofano, cipolla, passato di pomodoro e tanto altro ben di Dio. Cucinato per ben 12 ore. La massima goduria. Qualcuno è arrivato a chiedere anche il bis. Naturalmente il tutto annaffiato, doverosamente con un buon vino rosso.
Il piatto è stato ampiamente apprezzato anche dai giornalisti americani Anthony Summers e dalla moglie Robbyn Swan, scopritori delle origini lercaresi dell’immortale The voice.
Stasera si replica sono curioso cosa tirerà fuori dal suo pentolone l‘internazionale chef Rosario Matina.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.