Nonostante le pessime condizioni climatiche, con il Covid 19 che fa da complice, il borgo di Roccapalumba con l’“Opuntia Ficus-Indica Fest” si conferma, anche quest’anno, come uno degli appuntamenti enogastronomici più interessanti della Sicilia.
Certo è mancata la tradizionale affluenza, in qualche anno si è arrivati a registrare più di 20mila presenze. Purtuttavia, non sono mancati gli affezionati del ficodindia che, nonostante le ristrettezze legate alla pandemia, non hanno tradito la cittadina della Valle del Torto.
Una manifestazione ben articolata ed organizzata in tutti i suoi aspetti, con una intelligente rivisitazione che ha permesso all’ Opuntia Ficus-indica Fest “di trasformarsi in un evento di promozione e valorizzazione del frutto d’eccellenza, aspettando la Sagra del Ficodindia 2022”. Accanto al ficodindia, prodotto bandiera del territorio, sono stati messi in mostra le altre prelibatezze locali come le mandorle, le noci, i melograni, le cotogne e tante altre squisitezze, insomma, una vetrina con la biodiversità locale.
Per la sindaca Rosamaria Giordano: “Oltre la festa c’è la volontà dell’amministrazione comunale, di moltiplicare gli sforzi per rilanciare il territorio ricco di storia, tradizioni e…ficodindia”. In occasione dell’evento che si è svolto in maniera sobria e senza grandi festeggiamenti, un educational tour, con la partecipazione di diversi giornalisti, in rappresentanza di varie testate anche del settore enogastronomico, risultato fondamentale per far conoscere ai media i processi di produzione del frutto principe di Roccapalumba e gli obiettivi che si prefigge il consorzio del ficodindia e con esso i produttori presenti sul territorio. Nel corso dell’educational tour i giornalisti hanno visitato i musei diffusi della comunità roccapalumbese, (Museo delle tradizioni agricole, quello del ferroviere, l’archeologico), nonché alcuni opifici agricoli. L’occasione è stata propizia per degustare e squisitezze gastronomiche del “Paese delle stelle”. Pietanze legate alla cultura locale e all’insegna del ficodindia e non solo. Un frutto utilizzato non solo nella gastronomia e nella pasticceria, ma anche nella produzione liquoristica. La produzione territoriale si attesta oltre i centocinquanta ettari, nonostante la difficoltà a reperire la manodopera, la produzione si attesta supera i centinaia di quintali di ficodindia.
La manifestazione è stata aperta con un interessantissimo convegno tenutosi presso l’Auditorium “Saitta” organizzato dal produttore e ex assessore all’agricoltura Rosolino Romano: “La valorizzazione degli scarti agricoli dei Monti Sicani il case history ficodindicolo”. Si tratta di una interessante opportunità di utilizzo degli scarti del ficodindia, residui che se ben utilizzati, possono assicurare alle aziende un reddito aggiuntivo. L’incontro ha visto la partecipazione, oltre della sindachessa di Roccapalumba Rosamaria Giordano, anche quella di Giuseppe Scuderi Presidente capofila EbioScart; Lucia Bonanno, Az. Agr. Biologica Garufa – Partener EbioScart; Gianni Polizzi, Promotergroup S.p.a. Partener EbioScart; Dario Costanzo, Direttore GAL Madonie e Luisa Tesoriere, Professore generale Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Palermo. Le conclusioni sono state affidate, in diretta Web, al Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta.
Utilissima è stata la diretta sulle piattaforme social di TeleOne e Gusto Rosanero condotta abilmente dal giornalista Alessandro Matalone. Tra un azione e l’altra dell’amatissima squadra del Palermo si sono alternati imprenditori, politici locali, operatori culturali ecc. Una maniera intelligente per raccontare il territorio e tutte le sue sfaccettature.
Alla trasmissione ha partecipato anche il pastry Chef Giuseppe Zito, campione del mondo dei panettoni nel 2019, con la presentazione di un dolce esclusivo ribattezzato “coppo della sagra” particolarmente caratterizzato dall’entità di due frutti ricchi di sostanze ossidanti: il ficodindia e il melograno.
Non sono mancati gli appuntamenti culturali e di intrattenimento. Oltre al Corpo bandistico dello stesso comune con un grande spettacolo piromusicale si sono esibiti anche il gruppo di cabaret “I Falsi d’Autore”.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.