Autore: Cinzia Loi

Oltre che essere archeologa, Cinzia Loi è anche presidente dell’Associazione Paleoworking, che fin dal 2005 si occupa di ricerca scientifica e archeologia sperimentale in Sardegna. Ha partecipato a numerose campagne di scavo sia nel territorio nazionale che all’estero e il suo principale filone di ricerca riguarda lo studio dei processi di produzione e delle attività produttive, con particolare concentrazione sui cosiddetti “palmenti rupestri”. Si tratta di speciali impianti di produzione del vino che sono attestati in tutta la Sardegna. L’analisi e il recupero di tali strutture hanno dato vita nel 2020 al progetto partecipato chiamato “Lacos de Catzigare. I palmenti rupestri di Ardauli”. Nell’ambito dell’assemblea annuale del percorso culturale europeo European Wine Day e ITER VITIS Les chemins de la Vigne en Europe tenuta a Tolosa (26-28 ottobre 2023), tale progetto ha vinto il premio Prix de la recherche en archéologie du vin. È autrice di numerosi saggi e libri, tra cui “Pressoi Litici in Sardegna tra Preistoria e Tarda Antichità”, con la prefazione del professore Attilio Scienza.
Tra vigne, vini e palmenti.
Archeologia Enologica

Tra vigne, vini e palmenti.

Itinerari Eno-Archeologici in Sardegna (Ardauli -OR) Foto di copertina: Ardauli, Manenzia - Itinerario enoarcheologico Rubrica a cura dell'archeologa Cinzia Loi Introduzione - I palmenti rupestri erano (e sono) impianti funzionali alla produzione del vino. La tipologia più comune, scavata nella roccia affiorante, è costituita da un sistema di due vasche - la vasca di pigiatura e la vasca di raccolta - comunicanti attraverso un foro, un’apertura a canaletta o un vero e proprio gocciolatoio di scolo. Sul piano di pigiatura si osserva, soprattutto su quelle superfici d’uso caratterizzate da una scarsa pendenza, la presenza di canalette di scolo incise nella roccia. La vasca di raccolta, posta sempre ad un livello inferiore, mostra varie planimetrie: quadrangolare, retta...