Dal Belgio ad Alessandria per amore dell’olivo
di Eva Collini
È sempre più comune sentir parlare di olio piemontese e della sua alta qualità. Spesso si pensa che sia un territorio vocato ad altre coltivazione ed, effettivamente, gli impianti di vigna sono numericamente superiori a quelli dell’ulivo. Si dedicano 44.500 ettari per la coltivazione dell’uva, 350 per la coltivazione dell’ulivo. Nella classifica dedicata alla produzione nazionale di olio, il Piemonte si trova in penultima posizione, subito prima della Valle d’Aosta.
In passato, però, questo stesso terreno che da secoli è vocato alla produzione del vino, registra un passato fatto di ulivi e di olio. Resta traccia di ciò dai nomi di alcuni paesi come Olivola (oggi primo paese nominato Città dell’olio in Piemonte) o San Marzano Oliveto. Durante il Medioevo si produceva ne...