di Leonardo Felician
Atmosfera conviviale e ispirazione francese: Bouche è un piccolo ristorante di San Francisco, un localino a due passi dai grandi alberghi di Union Square, un po’ nascosto in Bush Street ma facilmente raggiungibile anche a piedi dal centro cittadino. Bouche è un’oasi culinaria che fonde le tradizioni gastronomiche francesi con la freschezza degli ingredienti californiani. Il risultato è un’esperienza culinaria unica e raffinata, che cattura l’essenza di entrambe le culture.
Annunciato da tante luci sulla strada, l’ingresso conduce a una piccola sala, gli spazi sono misurati come nei ristoranti parigini e rendono l’atmosfera vivace e conviviale, il soffitto è in legno, con travi a vista, tavoli anch’essi in legno, sedie bianche: qualche tavolino al piano terra, sei tavoli al primo piano soppalcato, cui si sale con una piccola scala, alcuni tavoli sono all’esterno sul marciapiede in fronte strada.
La cucina è a vista ed è il regno di Jeremy Blaringhem, chef francese originario di Lille, nel nord quasi al confine con il Belgio, che fa anche servizio di cucina a domicilio. Il menù cambia spesso, un paio di volte al mese, Un esempio di scelta offerta parte con una selezione di pani fatti in casa e passa poi agli antipasti con zuppa di funghi selvatici, tartara di agnello, caviale prodotto in Francia; animelle; un piatto di formaggi con brie e roquefort con insalata, marmellata e crostini alle erbe; un piatto di affettati con crostini e mostarda all’antica.
La caratteristica distintiva di Bouche, aperto tutti i giorni solo alla sera e durante il fine settimana anche per il brunch, è il suo menu che varia costantemente a seconda della stagionalità dei prodotti. Lo chef, ispirato dalle ricette di famiglia e dalla cucina mediterranea e francese, crea piatti che sono allo stesso tempo familiari e innovativi. Ogni boccone è un viaggio sensoriale, un’esplorazione di sapori autentici e combinazioni inaspettate.
Come piatti principali propone un risotto ratatouille con burrata, parmigiano e aceto balsamico cotto; la sogliola alla mugnaia con broccoli, patate, pinoli, limone e cappero; la coscia d’anatra arrosto con lenticchie, carote, cipolle e grani di melograno; la pasta al nero di seppia con un ragù fatto con pomodori e salsiccia, e infine calamari, olive di Kalamata e finocchio.
C’è anche una formula avventurosa: “fidati dello chef e mangia alla cieca”. Alla sera, a un prezzo davvero molto ragionevole, viene proposto un menu che permette di scegliere tra due antipasti, tre piatti principali, infine un dessert a scelta che può essere una torta di pere e mandorle oppure una classica crème brûlée. Il menù propone anche un’accurata selezione di vini provenienti da piccole cantine californiane e francesi da abbinare ai diversi piatti. La carta vini, curata personalmente dalla comproprietaria Julie Fulton, è un vero e proprio viaggio attraverso i terroir di entrambe le regioni. Ma con i dessert va dato spazio alla Francia: la proposta cade su un Sauterne o su un Pommeau de Normandie.
Bouche Restaurant
603 Bush Street
Tel. 001 415 9560396
www.bouchesf.com
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.