Casu ascedu, un formaggio molle per tanti abbinamenti leggeri

Questo particolare formaggio, il casu ascedu, si prepara con il latte ovino o caprino (o misto) appena munto ed diffuso in tutto il  territorio sardo, anche se è originario dell’Ogliastra e della Barbagia.
Ogni zona dell’isola l’ha chiamato in modo diverso: frue, latti callai, cagiadda, casu e fitta, ischidu e tanti altri.
Si può trovare in molte lavorazioni artigianali e sono diversi i caseifici che lo producono a partire dal latte conferito. Ormai molto diffuso, al casu ascedu vengono dedicate diverse sagre proponendo abbinamenti con altri prodotti tipici del territorio. Come nel paese di Armungia, uno dei più piccoli della provincia di Cagliari con poco più di 450 abitanti, dove si svolge a settembre la sagra de Su pistoccu e su casu ascedu.

Il casu axedu deve essere prodotto riscaldando il latte fino a circa 37°C e inoculando successivamente del caglio di agnello o capretto. Viene poi lasciato raffreddare a temperatura ambiente. Nel giro di poche ore, una volta cagliato, forma un denso blocco della consistenza di un budino. Viene tagliato a piccoli blocchetti e venduto lasciandolo nel suo liquido. Il casu ascedu ha il sapore dello yogurt, del  latte inacidito ma con una punta di dolce che lo ha reso molto apprezzato anche per la possibilità di consumarlo a tutte le ore del giorno, dalla colazione alla cena. Leggero, nutriente, sano e appetitoso può costituire una cena o un pranzo legger, condito con olio extravergine di oliva e accompagnato da un’insalata o un piattto estivo o spalmato sul pistoccu.
Il casu ascedu può essere utilizzato anche nelle minestre e nelle zuppe e, con questo scopo specifico, viene prodotto anche nella versione salata che ha una conservazione più lunga e una consistenza più solida. In questo caso si mettono le forme tagliate ad asciugare sotto sale per diversi giorni
In passato anche il liquido di conservazione del casu ascedu veniva consumato e si beveva al mattino, a colazione, per le sue proprietà depurative.