La cicoria, ortaggio biennale originario dell’Europa e dell’Asia, è oggi coltivata in tutto il mondo.
Secondo i nutrizionisti è un ottimo diuretico e riduce la ritenzione idrica, aiuta a depurare l’organismo dalle tossine, è un antiossidante e protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Ha inoltre un effetto antinfiammatorio riducendo l’infiammazione dell’intestino e delle articolazioni, costruisce a mantenere sano il fegato e la cistifellea e riduce il colesterolo. Ottima fonte di vitamine e minerali, è ricca di vitamina C, vitamina A, vitamina K, ferro, potassio e fibre, può essere utilizzata in cucina per diversi impieghi.
Può essere consumata in cucina in diverse forme. Le foglie possono essere utilizzate crude per ottime insalate, oppure bollite o rosolate. I fiori possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane ma anche per guarnire diverse preparazioni e le radici, invece, possono essere consumate fresche o sotto forma di caffè.
In Italia, dall’antichità e fino agli anni ’50, la cicoria è stata largamente utilizzata. In un paese come il nostro, con un’economia prevalentemente agricola, era presente su tutte le tavole. Anche il caffè ottenuto con l’infusione delle radici di cicoria tostate e macinate, era apprezzato e largamente diffuso e, ovviamente, aveva un costo decisamente inferiore rispetto al caffè tradizionale.
Negli usi gastronomici, la cicoria può essere consumata anche a crudo ed è un ottimo ingrediente per le insalate. Basta tagliare foglie più tenere a pezzetti e condire con olio evo, aceto e sale. Si possono anche aggiungere altri ingredienti a piacere, come pomodori, olive, carote e cetrioli.
Frittata di cicoria.
Utilizzare della cicoria giovane e tenera in modo che non sia necessario sbollentarla. Scaldare in un’ampia padella due spicchi d’aglio e aggiungere la cicoria tagliata a pezzetti. Salare, pepare e, appena cotta, togliere l’aglio, mettere in una terrina e lasciar raffreddare. Una volta fredda, aggiungere due uova intere, tre cucchiai di parmigiano, alcune fette di pane raffermo tagliato a dadini molto piccoli e un po’ di pane grattugiato. Ungere il fondo della padella e mettere il composto sul fuoco, appiattirla con una spatola e spolverarla con pane grattugiato. Cuocere finchè non avrà preso un bel colore dorato, girarla aiutandosi con un coperchio e cuocerla dall’altro lato. Servire tiepida.
Gianfranco Quartu giornalista e food blogger. Si occupa di storie di cucina, di cibo, alimentazione e food photography. Su Instagram @Cucinieremoderno