
di Fulvio Falbo
Durante la 4ª edizione del Concorso Enologico Nazionale Vermentino tenutosi a Massa, Luca Pollini, direttore del Consorzio Vini della Maremma Toscana ha illustrato la missione e lo stato dell’arte del Consorzio.. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, nato nel 2014, rappresenta oggi una realtà giovane ma in rapida crescita nel panorama vitivinicolo italiano, arrivando a essere la quarta denominazione toscana per volume di produzione con oltre 7 milioni e mezzo di bottiglie nel 2024. Questo risultato è particolarmente significativo se si considera che la provincia di Grosseto, la più vasta della Toscana con 450.000 ettari, dedica solo circa il 2% di questa superficie alla viticoltura, pari a circa 9.300 ettari, di cui attualmente ne sono utilizzati circa 2.500 per la produzione di vini Maremma Toscana DOC. Il Consorzio conta oggi 473 soci, tra viticoltori piccoli e medi e alcune delle aziende più prestigiose del settore, e si impegna a valorizzare un territorio ricco di diversità ampelografica, con una forte presenza di varietà sia rosse che bianche, un elemento che distingue la Maremma da altre zone toscane più focalizzate sui rossi.

Una delle peculiarità più rilevanti del Consorzio è la crescita esponenziale del Vermentino, che ha superato il Cabernet Sauvignon diventando la seconda varietà più coltivata in provincia di Grosseto, con oltre 1.000 ettari dedicati. Il Vermentino rappresenta circa il 34% della produzione DOC, con oltre 2 milioni e mezzo di bottiglie, diventando la tipologia più rappresentata e trainante per la denominazione. Questo successo è legato anche al cambiamento dei consumi globali, con un aumento della domanda di vini bianchi a discapito dei rossi, e al fatto che il Vermentino, con le sue caratteristiche di sapidità e mineralità influenzate dalla vicinanza al mare, riesce a coinvolgere anche fasce di consumatori più giovani, un target fondamentale per il futuro del mercato vitivinicolo. Il Consorzio ha inoltre introdotto una menzione superiore nel disciplinare di produzione per valorizzare ulteriormente la qualità e le potenzialità di invecchiamento di questo vitigno.
La strategia del Consorzio, guidato da Francesco Mazzei, imprenditore di successo e presidente dal 2018, punta a consolidare e accrescere la notorietà della denominazione Maremma Toscana DOC, non solo attraverso la promozione dei vini ma anche valorizzando l’intero territorio, il suo patrimonio culturale, ambientale e gastronomico. Mazzei ha sottolineato l’importanza di razionalizzare il disciplinare, di investire nella ricerca e nella caratterizzazione viticola, e di sviluppare l’enoturismo per offrire servizi sempre più funzionali ai visitatori. Un altro obiettivo fondamentale è la sinergia con gli altri consorzi toscani per rafforzare la presenza sui mercati nazionali e internazionali.
Il Consorzio punta a raggiungere nel medio periodo una produzione di 10 milioni di bottiglie, incrementando al contempo la qualità media dei vini attraverso la diffusione di best practice e la promozione di una viticoltura sostenibile, che salvaguardi l’ambiente quasi selvaggio della Maremma.
Il Consorzio si distingue anche per iniziative innovative come il Vermentino Gran Prix, una manifestazione dedicata esclusivamente al Vermentino Maremma Toscana DOC, con una giuria di esperti che seleziona annualmente i migliori vini. Questo evento contribuisce a fidelizzare i produttori e a valorizzare ulteriormente il vitigno simbolo della denominazione. Inoltre, il Consorzio monitora attentamente l’espansione delle superfici vitate, in particolare del Vermentino, per evitare fenomeni di sovra-produzione che potrebbero compromettere l’identità e la qualità del vino. La presenza di un disciplinare aggiornato e la volontà di mantenere un profilo qualitativo costante sono elementi chiave per il futuro della denominazione.
La Maremma Toscana, con i suoi 120 chilometri di costa e un paesaggio che combina natura incontaminata e una quasi totale assenza di industria, offre un terroir unico che si riflette nei vini prodotti. Il Consorzio si impegna a promuovere una viticoltura sostenibile, con un protocollo produttivo orientato alla tutela ambientale, per fare della Maremma il primo distretto vitivinicolo sostenibile d’Italia. Questo approccio è fondamentale per mantenere l’attrattiva del territorio e rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità. La valorizzazione delle sub-aree, delle biodiversità e delle varietà più performanti è un altro punto cardine della strategia consortile, che si basa su una mappatura tecnico-scientifica del territorio per indirizzare al meglio la produzione e la promozione.
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è un esempio di come un territorio giovane possa affermarsi rapidamente nel panorama enologico nazionale e internazionale, grazie a una visione chiara che unisce qualità, innovazione, sostenibilità e valorizzazione del territorio. La sfida per il futuro sarà mantenere questa crescita senza perdere l’identità e le caratteristiche uniche che rendono i vini della Maremma Toscana così apprezzati. Il lavoro di squadra, la partecipazione attiva dei soci e un marketing efficace saranno le chiavi per consolidare il successo e portare la DOC Maremma Toscana a raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.



Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.