
di Leonardo Felician
Torre di Bellosguardo domina Firenze da una posizione che ne definisce immediatamente l’identità: un’altura quieta e leggermente defilata, a pochi minuti dal centro, ma sufficientemente distante per restituire la sensazione di trovarsi in un’altra dimensione. Da un lato la città, con la sua trama di tetti, campanili e cupole che emergono nitidi; dall’altro le colline toscane, morbide, silenziose, segnate da oliveti e da una vegetazione che ricorda i paesaggi di Leonardo. L’insieme forma un quadro naturale che sembra sospeso, e in cui la struttura appare perfettamente inserita, come se fosse sempre appartenuta a questo luogo.
La storia conferma questa impressione di continuità. Torre di Bellosguardo era originariamente una torre ghibellina documentata fin dal XIII secolo, poi ridotta e trasformata, appartenuta originariamente alla famiglia di Guido Cavalcanti, uno dei più cari amici di Dante Alighieri, che infatti nella Divina Commedia lo chiama per nome. Nel Cinquecento la Torre assunse forme rinascimentali, seguendo il gusto delle dimore dell’epoca, e poco dopo fu espropriata dai Medici, che ne riconobbero immediatamente il valore strategico e panoramico, anche perché i proprietari dell’epoca commisero l’errore di schierarsi con la fazione nemica dei Medici stessi. Nei secoli successivi l’edificio conobbe diversi passaggi di proprietà fino alla vendita del 1913 alla nonna dell’attuale proprietario, che segnò l’inizio di un’evoluzione più moderna, ma pienamente rispettosa del patrimonio storico. Nonostante le numerose trasformazioni, la struttura conserva un carattere antico, un equilibrio fra testimonianza architettonica e vita contemporanea.
Il complesso attuale è un resort urbano, definizione che sintetizza bene la sua natura: non è un albergo isolato nella campagna, ma una residenza cittadina immersa in un parco vastissimo, quasi dieci ettari di verde tra vigneto, oliveto e giardini storici. L’ingresso introduce subito in un contesto silenzioso, in cui il rumore della città scompare completamente. La struttura si presenta come una villa elegante, raccolta, mai ostentata. Le sedici camere e suite, insieme a un appartamento indipendente, sono distribuite in ambienti che conservano tracce delle diverse epoche, con dettagli architettonici originali, viste che si aprono sulla città e spazi interni studiati per privilegiare la calma. È un luogo che si vive lentamente, lasciandosi accompagnare dal silenzio, dalla luce che cambia sulle colline, dalle passeggiate nel parco che in estate profuma di erbe mediterranee.
Il grande parco è uno degli elementi più caratterizzanti. Più che un giardino, è un paesaggio: ampi prati, filari di viti, olivi secolari, scorci improvvisi su Firenze e angoli ombrosi dove ci si può fermare a leggere o semplicemente osservare. In estate si vive molto all’aperto, fra terrazze naturali e zone dedicate al relax, mentre nei mesi più freddi la quiete degli interni permette di riscoprire un’atmosfera quasi domestica. Questo equilibrio fra natura e storia, fra intimità e apertura, è uno dei motivi per cui il resort è molto apprezzato dagli ospiti internazionali. Gli americani in particolare mostrano grande interesse per il carattere autentico del luogo, per la sua posizione panoramica unica e per la sensazione di trovarsi dentro una Firenze diversa, più segreta. Anche le coppie vi trovano un rifugio ideale, grazie alla dimensione romantica della villa, agli spazi riservati e a quell’idea di intimità che nasce tanto dalla struttura quanto dall’ambiente circostante. Torre di Bellosguardo ha una capacità naturale di far rallentare il ritmo, rendendo ogni soggiorno un’esperienza personale, discreta, lontana dagli standard dei grandi hotel.
Numerose sono le iniziative proposte agli ospiti che vengono da lontano, per far conoscere la città e vivere il territorio. Un ruolo speciale ha la cooking class organizzata presso la casa di famiglia del proprietario, situata nel parco, a pochi metri dal corpo principale della struttura. È un’attività pensata non come intrattenimento, ma come esperienza autentica, progettata per piccoli gruppi e orientata a chi desidera conoscere la cucina toscana in modo diretto. Le lezioni iniziano nel pomeriggio e conducono i partecipanti alla preparazione di piatti tradizionali: antipasti tipici come pâté di fegatini e bruschette, pasta fresca o risotto realizzati da zero, secondi di carne accompagnati da verdure provenienti dall’orto biologico della proprietà, e infine un dessert della tradizione toscana o italiana. Al termine della lezione, la cena collettiva permette di condividere i piatti preparati, accompagnati da vini, liquori, acqua, caffè e tisane. L’atmosfera è informale ma curata, con un’attenzione particolare alla qualità degli ingredienti e alla capacità del luogo di generare convivialità senza forzature. È un’esperienza che completa il soggiorno dando un ulteriore senso di familiarità e radicamento, coerente con lo spirito della struttura.
Torre di Bellosguardo resta aperta tutto l’anno, con periodi di maggiore affluenza durante la stagione estiva. La sua forza non è nella quantità, ma nella qualità: poche camere di enormi dimensioni e dalla vista spettacolare, un contesto storico di grande valore, un parco raro per estensione e bellezza, un panorama che non ha eguali e una capacità speciale di far sentire gli ospiti parte di una Firenze che solitamente non si vede. È una residenza che, grazie alla lungimiranza dei proprietari, ha conservato la sua identità originaria, trasformando la storia in accoglienza e il paesaggio in esperienza.








Torre di Bellosguardo
Via Roti Michelozzi 2, Firenze(FI)
Tel. 055 2298145
Email: [email protected]

Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.
