Il rapporto tra Malta e l’Italia è una stretta relazione di amicizia, favorita dalla vicinanza geografica e dalla condivisione di storia, valori e tradizioni antiche. Raggiungere questa piccola repubblica al centro del Mediterraneo è facilissimo grazie a numerosi collegamenti diretti da tante città italiane durante la stagione estiva; si può anche giungere via mare dal porto siciliano di Pozzallo in provincia di Ragusa, ma per chi viene in macchina va ricordato che a Malta si guida all’inglese, tenendo dunque la sinistra. Insieme agli inglesi, i turisti italiani sono i più presenti in queste isole, con numeri sempre crescenti. La repubblica di Malta infatti è costituita da due isole maggiori, Malta e Gozo, più l’isoletta disabitata di Comino e qualche scoglio.
Gozo è la seconda isola per superficie nell’arcipelago maltese. Si trova a 4 chilometri a nord-ovest di Malta e ricopre una superficie di 67 km quadrati con poco più di 30 mila abitanti, di cui circa il 20% nel capoluogo Rabat, che si chiama ancora tra parentesi Victoria, con il nome dato in onore della regina inglese. L’isola non è grande, ci si sposta facilmente in macchina o con i pullman di linea; numerosi altri paesi di alternano in taluni casi sulla cima delle colline, in altri sul mare. In tempi antichi l’isola era abitata al suo interno, più facile da proteggere dalle incursioni via mare, come dimostrano anche le strutture megalitiche di Gigantija, patrimonio dell’Unesco e da visitare assolutamente, che risalgono a 5600 anni fa, con i primi coloni all’epoca del Neolitico che probabilmente giunsero dalla Sicilia.
La storia di Gozo è strettamente legata a quella della vicina isola di Malta, dal momento che da sempre il governo risiedeva su quest’ultima. Solo all’epoca delle invasioni turche nel XVI secolo avvenne per pochi anni una separazione: mentre la fortezza di Malta, la vittoriosa, non cadde mai in mano turca, nel luglio 1551 gli Ottomani conquistarono Gozo e ne sottomisero tutti gli abitanti, deportandoli in Libia fino al pagamento di un cospicuo riscatto. Questa triste pagina di storia è ricordata in un toccante monumento ai piedi della Cittadella fortificata di Rabat. Per secoli Gozo fu parte dello stato monastico dei Cavalieri di Malta, solo all’epoca dell’invasione dei Napoleone ebbe un brevissimo periodo di autonomia. Dal 1816 le isole maltesi passarono tutte sotto il dominio britannico, da cui ottennero una meritata indipendenza il 21 settembre 1964.
L’accesso a Gozo avviene in traghetto con trasporto auto o Fast Ferry passeggeri in attracco al porto di Mgarr, all’estremità sud-orientale dell’isola, dominata dalla sagoma slanciata di una chiesa neogotica. Proprio qui, in fronte mare a due passi dall’attracco delle navi il ristorante Tmunn, Il timone in maltese, decorato con colori marinari serve una deliziosa cucina mediterranea ispirata dal pesce fresco pescato in giornata dai pescatori del paese, ma anche con piatti di carne per tutti i gusti. L’atmosfera qui è informale, con uno staff amichevole, veloce e attento al servizio agli ordini dello chef Paul. Le sale interne sono piacevoli, con una cinquantina di coperti in tutto, ma durante la bella stagione c’è una attrattiva in più, cioè la terrazza per mangiare all’aperto. Da molti anni è un ristorante raccomandato Michelin e la qualità dei suoi piatti e della loro presentazione lo meritano ampiamente.
Info:
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.