CUCINA ITALIANA SUL LAGO DI LUGANO

Diretto da Andrea Ferrari, lo Swiss Diamond Hotel è situato a Vico Morcote, direttamente sul Lago di Lugano, e gode di un panorama spettacolare sull’acqua e sulle montagne. Entrati alla reception affiancata da un lato dal Cigar Bar e dall’altro dalla sala colazioni a piano terra, si scopre un ampio edificio di sei piani con tranquilli balconi affacciati sul lago. Le camere sono 80 alloggiate ai piani sopra la reception, mentre il sesto è riservato alla ristorazione. Attraversata la piccola strada cantonale si apre la terrazza sul lago che comprende anche alcune suite, un secondo bar, il secondo ristorante, la piscina all’aperto e uno splendido spazio prendisole.

Quest’anno lo Swiss Diamond ha varato un interessante programma di presentazione a rotazione della gastronomia regionale italiana più tipica nella carta del menù che si affianca comunque al menù ticinese e a piatti mediterranei e della cucina internazionale. Affidato all’executive chef siciliano Giuseppe Pistritto, affiancato in sala dal maître Franco Di Gilio, il programma è partito con le tradizioni della vicina Valtellina, una dimostrazione della varietà dell’arte culinaria italiana con ricette che testimoniano luna certa indipendenza dalla variegata cucina lombarda, che comunque si basa dappertutto su carne di manzo saporita e tenera, formaggio, burro e panna freschissimi.

L’idea alla base del Giro Gastronomico che ogni mese proporrà agli ospiti regioni diverse si basa su due pilastri fondamentali: la qualità dei prodotti e la ricerca della tradizione, anche se lo chef ha alleggerito alcuni piatti tipici dando loro un tocco personale più contemporaneo. Dopo la Valtellina è stata la volta della gastronomia del Piemonte, dove regna una cucina sobria, elegante e aristocratica che risente della vicina Francia. L’antipasto proposto al ristorante Panorama comprendeva due piatti famosi: le roselline di vitello con ciuffi di salsa tonnata e lo sformatino di cardo adagiato su fonduta di Castelmagno. Come portata principale erano proposti i ricercatissimi agnolotti del plin al burro di montagna e ristretto di arrosto e i trancetti di coniglio in civet su soffice di polenta, una preparazione di carni a base di vino rosso e verdure simile al salmì. Come dessert non poteva mancare il bunet all’amaretto, ricco dolce piemontese al cucchiaio a base di uova, zucchero, latte, cacao, amaretti e liquore, il preferito sin dall’Ottocento dalla corte sabauda a Torino.

Il menù del mese di aprile si focalizza invece sulla Toscana: non possono mancare i crostini di pane con fegatini, piatto della tradizione toscana più rustica, dove primeggiano gli ingredienti saporosi e genuini. Seguono i malfatti di ricotta e spinaci su coulis di pomodoro e basilico e naturalmente il piatto forte che è sinonimo della scuola toscana: la grande e famosa bistecca fiorentina, servita sempre al sangue e mai troppo cotta. Per concludere si assaggiano due classici dolci contadini: il castagnaccio e i cantucci alle mandorle.

Nei mesi seguenti ci sarà spazio alla cucina di altre regioni e in particolare al le regioni del sud, Sicilia e Puglia, durante i caldi mesi estivi. La carta dei vini, particolarmente curata da due sommelier, è attenta alle novità locali e internazionali, ma è legata a tutta l’offerta dei menù dell’hotel. 

Swiss Diamond Hotel

Riva Lago Olivella, Vico Morcote, Lugano, Svizzera

Tel. 0041 91 7350000

Email: [email protected]

www.swissdiamondhotel.com