
di Fulvio Falbo
A Garbatella il profumo di pane buono ha lasciato spazio a qualcosa di ancora più intrigante. Sono passati quasi quattro anni da quando un vecchio forno si è trasformato nel Bauhaus, un locale che omaggia l’iconico movimento artistico tedesco e che, proprio come l’arte, cambia pelle senza mai perdere la sua anima. E adesso è il momento di un nuovo capitolo, fatto di brunch, pizza scrocchiarella, vini coraggiosi e serate dove la musica ti prende per mano. Già da gennaio 2025, infatti, Bauhaus lancia “Room Service”, il suo brunch domenicale pensato per chi vuole godersi un risveglio slow, senza fretta e con la voglia di farsi coccolare a suon di piatti vegetariani e vegani che strizzano l’occhio tanto all’Italia quanto all’Inghilterra. A firmarlo è Valentina Fois, che porta nel cuore quasi vent’anni di Londra e che qui ha deciso di metterli a frutto. In carta? Una lista da acquolina in bocca che spazia dai french toast al tofu benedict, dal full English alla shakshuka speziata. E pure i dolci sono una coccola: cinnamon bun glassati, brownies irresistibili, cookies da sgranocchiare e carrot cake da portarsi anche a casa grazie a un packaging studiato ad hoc.

Ma il Bauhaus non si ferma certo al brunch. La sera la storia cambia ritmo: due piani, linee pulite che si ammorbidiscono sotto volte a botte, un’atmosfera che sa essere tanto accogliente quanto contemporanea. In cucina si gioca d’astuzia, pescando a piene mani da produttori eccellenti come D.O.L per salumi e formaggi, il Pastificio Mancini per la pasta e l’olio Flaminio per dare quel tocco in più. Il risultato? Piatti come lo spaghettone ai tre pomodori, l’uovo pochè con la spuma di parmigiano e con cenere di patate, o ancora il rombo alla cacciatora che fa venire voglia di leccarsi i baffi. E per chi non sa scegliere tra pizza e cucina, nessun problema: la pizza romana tonda torna protagonista, croccantissima e digeribilissima, piccola (22 cm di diametro) ma potentissima, grazie a un impasto blend di frumento, soia e riso, lasciato lievitare per almeno 48 ore. Non mancano i fritti da standing ovation, dal supplì old school al tortellino fritto che sembra fatto apposta per stuzzicare l’appetito prima della cena.

A bagnare il tutto, una carta dei vini che si ribella alla noia e alla prevedibilità. Solo 15 etichette, in rotazione continua grazie al format “Girovino”: ogni volta si cambia area geografica e si scoprono nuove chicche dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria e dalla Spagna. Vini scelti con testa, certo, ma anche con un pizzico di follia che rende il tutto più divertente. E se invece preferite un cocktail, qui c’è pane anche per i vostri denti: Simone Butteroni ha creato una drink list che parla la stessa lingua della cucina, utilizzando pomodorio, Salvia e burro come basi per creare nuove ed originali miscele sostenibili.
E poi c’è il lato musicale. Il Bauhaus abbraccia il concept dei Listening Bar, nati in Giappone negli anni ’50, e lo fa suo in versione moderna. Non più solo un posto dove bere o mangiare, ma un vero e proprio spazio di ascolto e di incontro. Con il progetto “Drinksessel”, ogni weekend si accendono i giradischi, si alza il volume giusto (grazie anche alla collaborazione con AudioFactory) e si dà spazio ad artisti internazionali che accompagnano drink e chiacchiere. È una specie di rito collettivo, dove la musica diventa protagonista senza togliere spazio alla convivialità




Ecco a Voi tutti i riferimenti da conoscere
Piazza Eugenio Biffi, 3 – Roma
Tel. 06 85388481 / 338 2977291
Aperto dal martedì al giovedì dalle 18.00 alle 24.00, il venerdì e sabato dalle 18.00 alle 02.00, la domenica dalle 11 alle 16.30
Instagram: @bauhaus_roma

Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.