E’ una storia che ha origini in Sardegna quella di Maria Loi, che porta infatti il cognome italiano di suo bisnonno. Anche se parla bene l’italiano, l’imprenditrice e chef è greca, originaria di Lepanto, sulla sponda nord del golfo di Corinto, quasi di fronte a Patrasso ed è arrivata a New York da una dozzina d’anni. Oltre a una fiorente attività di importazione di prodotti alimentari genuini dalla Grecia e dall’Italia Meridionale, in particolare dalla Calabria, ha avviato un piccolo ristorante di una settantina di coperti, con anche alcuni all’esterno in strada riscaldati. E’ nato così Loi Estiatorio, con il nome che rappresenta la traduzione della parola ‘ristorante’ in greco. La musica di sottofondo appena accennata per non disturbare le conversazioni ricorda l’allegria delle taverne greche, ma si ritrova a una diversa latitudine in questo ristorante a Manhattan. Stupisce il calore dell’accoglienza, si diventa amici in un attimo, e la velocità e precisione del servizio: i camerieri sfrecciano tra la cucina, la sala e l’esterno, mentre la chef ama salutare e intrattenersi con gli ospiti. Per riflettere la cucina, l’arredamento è semplice e fresco, decorato con i colori della Grecia e ricordano la gioventù in Grecia della chef.
L’ambiente gradevole e il servizio assai curato permettono un’esperienza culinaria completa che soddisfa il palato in più modi. Sotto l’egida del Greek Hospitality Group, che l’ha nominata ambasciatrice ufficiale della gastronomia greca, Maria Loi sceglie gli ingredienti e crea le ricette, tenendo conto dei cereali e dei sapori antichi che continuano a prosperare sulle coste del Mediterraneo a distanza di millenni. Ha codificato queste esperienze scrivendo un bel libro sulla cucina greca antica, l’unico di cucina ufficiale ai Giochi Olimpici di Atene 2004. La chef ci tiene molto agli ingredienti della dieta mediterranea sana e gustosa: olio d’oliva, yogurt greco, cereali, fagioli e verdure appena raccolte: e naturalmente tanto pesce frutti di mare, anche se a New York oltre al branzino, al polipo, ai calamari, i gamberi, le cozze fa la sua comparsa in tavola anche il salmone, un pesce non proprio Mediterraneo, ma sempre presente nei menù negli Stati Uniti. La presentazione dei piatti è curata nei minimi dettagli, e l’attenzione al cliente è una priorità che crea un’atmosfera calorosa e accogliente. Il ristorante si trova in una delle zone più eleganti della città, tra il Central Park e i teatri di Broadway ed è aperto a pranzo da lunedì a venerdì e a cena da lunedì a sabato, mentre resta chiuso la domenica. Si organizzano anche cene private e catering all’esterno.
Loi Estiatorio
132 West 58th Street, New York(USA)
Tel. 001 212 713 0015
Email: [email protected]
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.