
(ph. courtesy Fattoria Varramista)
Nelle campagne tra San Miniato e Pontedera, precisamente a Montopoli Val d’Arno, cuore di Terre di Pisa, si trova la Fattoria Varramista. Le sue origini sono antichissime risalgono addirittura agli inizi del XV secolo allorquando le terre furono donate dalla Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi, come ricompensa per aver guidato le truppe fiorentine alla vittoria in battaglia contro la storica rivale Pisa.
La Villa Varramista, che sorge nel cuore della tenuta, venne costruita all’epoca, proprio in difesa del territorio contro il nemico pisano. Nel corso dei secoli, la tenuta è sempre stata un punto di riferimento per élite aristocratica e industriale del territorio. La laboriosa e complessa progettazione della Villa si deve a Bartolomeo Ammannati (1511-1592) celebre scultore e architetto fiorentino della corte medicea che collaborò alla trasformazione di Palazzo Pitti e alla realizzazione della Fontana del Nettuno della Signoria a Firenze. L’edificio principale fu completato nel 1589, come recano le cifre incise sugli embrici del tetto.
Negli anni ’50 la tenuta è stata teatro del matrimonio tra Antonella Bechi Piaggio e Umberto Agnelli e negli anni ’90 è diventata residenza di Giovanni Alberto Agnelli, che si è occupato anche della sistemazione e riconversione dei vigneti, con l’introduzione del Syrah, che da allora è diventato il vitigno simbolo della tenuta. Varramista ospita nel ‘96 il matrimonio tra Avery Howe e “Giovannino” Agnelli ma dopo la sua prematura scomparsa, la tenuta apre le porte della maestosa tenuta al mondo, promuovendone la qualità e lo stile.

I vigneti Varramista sono sempre stati una parte importante della tenuta e ancora oggi rivestono un ruolo di grande prestigio. La tradizione della coltivazione della vite è stata tramandata nei secoli e non ha mai smesso d’essere il vero fiore all’occhiello della proprietà. Il Sangiovese è presente da sempre in queste terre e rimane il vitigno più importante e identitario del territorio. Tuttavia il vitigno Syrah si è ambientato molto bene e offre versioni interessanti, così come altri vitigni internazionali d’oltralpe come Grenache, Merlot e Cabernet Sauvignon. I vini della tenuta si distinguono proprio per una particolare vocazione internazionale, che va oltre la tipica connotazione legata all’autoctono Sangiovese, per aprirsi a un panorama di estimatori più ampio con esigenze e di gusto più vasto.
Il territorio della Fattoria Varramista si è sempre rivelato molto adatto a una viticoltura di qualità: le soleggiate esposizioni collinari, il clima mite e i terreni particolarmente vocati per le uve a bacca rossa, hanno sempre permesso di ottenere uve di ottimo livello. La superficie della tenuta riservata alla viticoltura è sempre stata contenuta, privilegiando la qualità sulla quantità. Le vigne sono seguite con cura e passione, le vendemmie si svolgono con selezione manuale dei migliori grappoli, in modo da portare in cantina solo uve sane e perfettamente mature. Ogni vitigno viene vinificato separatamente e per gli affinamenti si selezionano solo le migliori barrique. Il risultato finale è una gamma di etichette di pregio, rivolte a un pubblico di appassionati e intenditori.

Con l’incontro con l’enologo Federico Staderini (proveniente da Ornellaia), fortemente voluto da Giovanni Alberto Agnelli, fu pianificata la ricostruzione del ramo produttivo vitivinicolo. Inoltre voleva dare nuova vita ai poderi che costituivano la fattoria e nel corso di 10 anni, infatti tre fra questi sono stati ristrutturati ed adibiti ad agriturismo. Oggi gli appartamenti sono dodici con tre piscine dove la parola chiave è riservatezza e relax nella campagna toscana nelle Terre di Pisa. Questo settore, quello dell’accoglienza turistica della Fattoria, vanta circa 6.500 visitatori all’anno per raggiungere circa 8.000 presenze con le degustazioni di vino e visita della cantina. La nuova produzione vitivinicola inizia il suo percorso con il reinnesto di un vigneto del 1972 di Chianti a Syrah, e conseguentemente sono stati fatti nuovi impianti negli anni, che si sono conclusi nel 2007, ad oggi i vigneti hanno un’età che varia da 15 a 25 anni. I vitigni presenti in azienda sono oltre che al Syrah, il Sangiovese e il Merlot per una produzione media annua che si attesta fra le 35.000 e le 45.000 bottiglie a seconda dell’annata. Fra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 si aggiungono 5 ettari di vigneti da Capalbio, dall’altra azienda di famiglia in Maremma, dove si coltivano tra gli altri, Sangiovese, Syrah, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Grenache e Vermentino.

Podere Cavallino 2023 – Vermentino Costa Toscana IGT (Vermentino 100%)
Un vino sapido e dalla spiccata mineralità. L’evoluzione porta in dote gentili sbuffi di idrocarburi in un corpo, sapido, ben proporzionato al gusto. La bocca è buona, pesca matura e una componente agrumata che lo distende e lo fissa al palato.

Sterpato 2020 – IGT Toscana (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Sangiovese)
E’ un vino dal colore rosso rubino di media intensità. All’olfatto si presenta fruttato e lievemente speziato con note che ricordano le bacche selvatiche. Il gusto è morbido, vivace, beverino, di buon equilibrio, persistente.
Sterpato 2021 – IGT Toscana (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Sangiovese)
Una speziatura leggera, con note che ricordano pepe bourbon. Il boisé è sottile e bene integrato con una trama tannica vellutata. La spalla acida importante conferisce un sorprendente freschezza dal finale armonico e balsamico.
Curiosità: le annate 2020 e 2021 dello Sterpato vennero imbottigliate lo stesso giorno.

(vinacce di uve Syrah, vendemmia 2025)

Frasca 2020 – Terre di Pisa rosso DOC (Syrah, Merlot)
Inizialmente progettato come blend di Sangiovese, Syrah e Merlot, quest’annata è composta prevalentemente da Syrah (il quale fermentato circa un 30% dei raspi) in piccola parte da Merlot. Il vino è sottoposto a un prezioso e lungo affinamento in grandi botti di rovere e barrique francesi a seguire dodici mesi di acciaio, per concludere con almeno 24 mesi di sosta in bottiglia prima della commercializzazione. Al naso si rivela con una bella speziatura di liquirizia, pepe nero e liquirizia. In bocca è lungo, austero e elegante, complesso e dai tannini morbidi.

(in foto Francesca Frediani, cuore pulsante di Fattoria Varramista)
Varramista 2019 – Toscana IGT (Syrah 100%)
La componente vegetale del Syrah in fase giovanile si mostra ancora preponderante, chiodi di garofano e ribes nero in chiusura. Corpo pieno, tannini vellutati, l’ho apprezzato per la sua dinamicità nel sorso. Una bottiglia fresca e genuina, un po’ giovane ma che mostra già il carattere di un fuoriclasse.
Varramista 2018 – Toscana IGT (Syrah 100%)
Quasi 5000 bottiglie imbottigliate totalmente a mano, 16 mesi in legno. La bellezza della speziatura tipica del Syrah viene subito fuori con una nitida nota di cuoio e tabacco, ibisco ed un tocco di cipria. Un tannino fitto equilibrato, che inizia a distendersi regalando in bocca un sorso lungo, persistente e sempre elegantissimo. Un vino di una bellezza disarmante, capace di conquistare il cuore senza prepotenza.
Varramista 2017 – Toscana IGT (Syrah 100%)
Nota verde, vegetale spiccata e sapida. Un’annata calda abbastanza sopra alla media stagionale dal germogliamento precoce che venne colpita da una gelata ad aprile, compromettendo parte dei vigneti. Il risultato, pur tra tante difficoltà, Al naso il frutto è intenso ma non veemente. In bocca il sorso si presenta sfarzoso e rapido alternato note speziate e balsamiche. Un vino lungo e meravigliosamente persistente.

*Dal 2003 il Varramista si avvia ad essere imbottigliato quasi esclusivamente Syrah per via dell’annata disastrosa del Sangiovese
E’ stato bello poter assaggiare due annate con qualche anno sulle spalle, per poter capire, apprezzare e godere dell’incredibile capacità evolutiva e di invecchiamento di questa stupefacenti bottiglie.
Varramista 2005 – Toscana IGT (Syrah 95% – 5% Petit Verdot)
La pioggia ha reso l’annata fresca. Al naso mostra note di lavanda, violetta selvatica, rabarbaro e amarene.. La componente balsamica poi ben si alterna con una stupefacente nota empireumatica e frutta sotto spirito. I tannini risultano distesi, morbidi, con un sorso piacevole ed equilibrato.
Varramista 2002 (Sangiovese 80% – Syrah 20%)
Un’annata molto piovosa che rischiò di non essere imbottigliata. Fermentato senza la buccia (a parte la prima fermentazione di 48h). Il blend era ancora composto dall’80% il Sangiovese. Al naso si rivela subito intenso, con una nota di caffè meravigliosa e delle note eteree in seconda battuta. In bocca potente, carnoso e piacevolmente ematico. I tannini ancora belli vispi sorreggono il sorso e lo accompagnavano alla chiusura.
Un’azienda che racchiude in se tutto, storia, fascino, bellezza e vini meravigliosi, eleganti e senza tempo. Per tutti gli amanti del vino e non solo, una visita è assolutamente d’obbligo per conoscere questo meraviglioso territorio delle Terre di Pisa.
Un sentito grazie: a Claudia Marinelli per la compagnia e le prodezze al volante,
a Francesca Frediani per l’accoglienza e per la capacità di trasmettere la passione per il suo lavoro e l’amore per l’azienda.
Info:
FATTORIA VARRAMISTA
Via Ricavo Varramista, Montopoli in Val D’arno PI
www.varramista.it

Dalla “Palla al Bicchiere” è stato un attimo, dopo un passato da giocatore professionista di pallavolo, ho intrapreso la strada del vino.
Mi sono formato all’ONAV sez. di Cagliari.
Ho conseguito il WSET di 2 ° LIVELLO.
Le mie esperienze lavorative nel mondo del vino:
Fondatore di APS Promo Eventi (con sede a Cagliari ma operante in tutta Europa dal 2016), associazione con la quale ho organizzato e promosso eventi in veste di ideatore e organizzatore del Concorso Nazionale del Vino Vermentino (Concorso autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole MASAF). Di questo concorso sono state realizzate già tre edizioni. www.concorsovermentino.com .
Ideatore e organizzatore del Concorso Internazionale del Vino Vermentino (Concorso autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole MASAF), due edizioni realizzate, la terza edizione si svolgerà a maggio 2024.
Ideatore e organizzatore del Cagliari International Wine&Food Festival. Di questo evento sono state realizzate già 7 edizioni. www.ciwff.it .
Ideatore e organizzatore della Rassegna Internazionale dei Vitigni Autoctoni e Territoriali svoltasi a Iglesias a maggio 2023.