
di Fulvio Falbo
Quante volte avrete sentito dire mollo tutto ed apro un chiringuito, una gelateria?
Ecco, quella di Nivà è una di quelle storie…
Il tutto parte nel 1988, da un ristorante una stella Michelin sulla collina torinese: Il “Bontan”, creatura di Diana De Benedetti e Silvio Rivolta. Da lì, una crescita lenta ma solida, fatta di ingredienti scelti con cura, di famiglia e passione, che ha portato oggi a otto gelaterie sparse tra Torino, Cannes, Porto e Lisbona, ma tornando dove tutto è cominciato, arriviamo ad oggi, dove la storica gelateria Nivà di Piazza Vittorio Veneto ha cambiato location spostandosi dall’altro lato della piazza, al numero 8. Il nuovo locale è più spazioso e luminoso, ma resta fedele all’anima sabauda e un po’ cosmopolita che lo ha sempre distinto. È un punto d’incontro tra la Torino dei portici e la voglia di innovazione che corre nelle vene dei più giovani. Dentro c’è tutto quello che ti aspetti da Nivà: tradizione, qualità e quella passione per il gelato che ormai è diventata una vera e propria firma.

La famiglia al timone? Sempre la stessa. Diana continua a essere il cuore pulsante, ma oggi c’è anche Dalia, la figlia, che con un passato da concorrente di MasterChef e una presenza molto attiva su Instagram (@daliarivolta) che grazie ai suoi viaggi intorno al mondo porta idee, gusti e ispirazioni, esperimenti, ricette, intuizioni. Poi c’è Daniel, che oltre a gestire la comunicazione, spesso lo trovi dietro al bancone. È uno che ci mette la faccia, ma soprattutto l’anima, nella parte più creativa del lavoro. Insieme a loro c’è anche Roberto, ex farmacista e oggi alchimista del gusto, che combina ingredienti con precisione e poesia. È lui che prende le idee e le trasforma in gelati che lasciano il segno. Il nuovo spazio in Piazza Vittorio è qualcosa da vedere. Unisce storia e design, con le volte antiche che si fondono con luci organiche e materiali moderni. Non c’è contrasto, c’è armonia. Un ambiente in cui ogni dettaglio parla di cura e bellezza, pensato per far vivere un’esperienza più che per vendere un semplice gelato. Ma parliamo delle vere novità, perché qui non si sta mai fermi.


Per l’estate 2025 Nivà ha deciso di fare le cose in grande. Il gusto dedicato alla città di Torino ed alla sua storia: la “Crema Reale 1825”. Un nome che già ti trasporta altrove, e che nasce da uno studio attento sui gusti e le abitudini dei torinesi dell’Ottocento. Dentro c’è zabaione (con uova e Marsala, come da tradizione), nocciola piemontese e cacao, ingredienti che all’epoca erano un vero lusso. Il risultato? Un gelato regale, elegante e intenso, che sembra fatto apposta per una passeggiata sotto i portici di Piazza Vittorio. Poi ci sono i Nivotti, che già solo il nome fa venire fame. Praticamente dei gianduiotti gelato, fatti a mano, con un cuore cremoso e una copertura di cioccolato fondente che si spezza al morso. Sono piccoli, eleganti, perfetti per una coccola, un regalo o un dolce on-the-go. Un’idea semplice ma geniale, che fonde tradizione e modernità come solo i veri artigiani sanno fare. Ma Nivà non si ferma mai alla bellezza. Pensa anche a chi vuole stare attento alla linea o deve seguire regimi alimentari particolari. Da qui nasce la linea di gelati sugar-free, fatta senza zucchero ma con un sostituto naturale a zero calorie. Non un compromesso, ma una vera esperienza sensoriale, che grazie alla maestria di Roberto riesce a mantenere tutto il gusto e la cremosità che ci si aspetta da un gelato Nivà. E non finisce qui, perché dalla passione di Dalia per i viaggi arriva anche il gusto Matcha, ispirato a un tè giapponese che ormai è diventato una star anche nelle nostre cucine. Una sfumatura nuova, fresca, con un sapore erbaceo che conquista al primo cucchiaino. E all’orizzonte c’è anche un gusto al sesamo nero, deciso, avvolgente, che promette di diventare il nuovo must della stagione.




Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.