Bruxelles, 16 settembre 2021
Bruxelles, 16 settembre 2021
La Calabria, e più precisamente la città di Cosenza, accoglie la sessione principale del concorso, dedicata ai vini rossi e bianchi. Oltre 350 degustatori sono attesi nella regione, dal 19 al 22 maggio 2022. Il team del CMB spera di poter ritrovare un’organizzazione tradizionale, nel cuore di una regione in cui la storia del vino è secolare.
La decisione è stata annunciata online giovedì 16 settembre, Il Concours Mondial de Bruxelles arriva a Cosenza nel 2022. L’organizzazione del Concours Mondial de Bruxelles si svolge ora in 4 sessioni separate per valutare in maniera ancor più precisa e professionale ogni tipo di vino. Le valutazioni sono affidate ad esperti specializzati e selezionati specificatamente per ogni sessione.
La Calabria, culla della viticoltura
La storia del vino in Calabria risale a oltre 2.500 anni fa. Situata tra il mare e la montagna, nel cuore del Mediterraneo, questa regione è da sempre considerata terra di vino. Infatti, anticamente, la zona si chiamava Enotria, ossia la “Terra del vino” o “terra dove si coltiva la vite”. I vini calabresi erano molto apprezzati nell’antichità al punto da essere offerti ai vincitori dei Giochi Olimpici. La gente del posto conosceva bene la vite e la coltivava ancor prima che i Greci, con le loro colonie, portassero le proprie conoscenze viticole.
Questa importante storia vinicola è ancora ben presente e tangibile nella punta dello Stivale. Grazie al profondo legame dei suoi abitanti con la sua storia, la Calabria di oggi rappresenta un vero e proprio giacimento di informazioni sulla storia vitivinicola, come lo testimoniano le abbondanti tracce presenti nei numerosi siti archeologici. Nel cuore della Calabria, la provincia di Cosenza è considerata un vero e proprio giardino botanico, racchiusa tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, e tra il Massiccio del Pollino e l’altopiano della Sila. In questo clima unico, si coltivano prodotti eccellenti. Dolcissimi pomodori, liquirizia, olive e agrumi profumatissimi, tra cui il famoso bergamotto. Senza dimenticare la vite. La zona viticola cosentina si trova nel nord della Calabria. I vigneti si estendono ad un’altezza tra i 500 e i 700 metri e fanno di questa zona la più grande area di produzione della regione. Il vitigno più emblematico della regione è il Magliocco Canino, che conferisce al vino aromi di more e di spezie.
La 29ª edizione del Concours Mondial de Bruxelles è organizzata in partenariato con la Regione Calabria, l’ARSAC (Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese), la Camera di Commercio di Cosenza, il Consorzio Terre di Cosenza e il Comune di Rende.
Il Concorso
Il Concours Mondial de Bruxelles è un concorso internazionale durante il quale oltre 10.000 vini presentati da produttori sono degustati e valutati da una giuria di professionisti. I nostri degustatori esperti degustano i vini in concorso con un solo obiettivo: individuare vini di ineccepibile qualità, indipendentemente dall’etichetta e dal prestigio della denominazione. Il Concorso, tra i più importanti eventi internazionali del settore, si distingue anche per l’organizzazione di eventi promozionali post concorso quali la premiazione dei vini italiani a Roma il 16 settembre 2021, la partecipazione a Wine Paris con 16 produttori premiati il 14-16 febbraio 2022 e la promozione dei vini premiati nel suo Winebar a Città del Messico.
Contatto stampa :
Charles Piron
[email protected]
Tel : +32 (0) 2 533 27 65
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.