Il Malvasia di Bosa: convegno e presentazione del nuovo libro di Enzo Biondo.

Report di Gianluca Spanu

Si è svolto il 25 di novembre con gran successo a Poggio dei Pini (Capoterra), presso la sede di Epulae “Centro Studi Nazionale della Cultura Enogastronomica”, un evento dedicato al Malvasia di Bosa, costituito dalla presentazione del nuovo libro di Enzo Biondo dal titolo “Malvasia di Bosa – Il Vino del Mito” e da un convegno sul Malvasia di Bosa e sul territorio vocato della Planargia.

L’evento a cura di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale è stato moderato da Angelo Concas, giornalista enogastronomo e presidente nazionale di Epulae, che dopo i doverosi saluti agli ospiti presenti “tutti cultori del buon bere e del buon mangiare” e la presentazione degli autorevoli relatori ha dato subito la parola all’autore del libro Dottor Enzo Biondo, enologo e storico della vitivinicoltura in Sardegna.

Enzo Biondo

Biondo nel suo intervento ha fatto un gradevolissimo spaccato di quello che è la realtà del vitigno e delle uve Malvasia del territorio della Planargia.

Concas, dopo essersi congratulato con Enzo Biondo, ha invitato a intervenire il Dottor Angelo Angioi, Enologo e Presidente della Strada del Malvasia di Bosa, che ha raccontato e illustrato in maniera minuziosa la storia del Malvasia di Bosa nella Planargia, fornendo inoltre all’attento pubblico anche gli aspetti del lavoro in vigna e della vinificazione. Angioi ha anche rimarcato il grande lavoro svolto dalla Strada del Malvasia di Bosa che ha permesso di apportare modifiche al disciplinare di produzione del Malvasia e di portare all’interno delle cantine nuova tecnologia atta ad esaltare ancor di più le caratteristiche organolettiche del Malvasia di Bosa “autentico gioiello dell’enologia isolana”.

A destra Angelo Angioi intervistato da Umberto Palumbo per il programma Panorama Sardo, in onda su TELESARDEGNA.

Angelo Concas, consegna a Enzo Biondo il Diploma di Socio ad Honorem e di Pezzo da 90 dell’Enologia Italiana di Epulae

Angelo Concas, consegna ad Angelo Angioi il Diploma di Socio ad Honorem e di Pezzo da 90 dell’Enologia Italiana di Epulae

Tra gli ospiti dell’evento il Dottor Gianni Lovicu di Agris Sardegna – Dipartimento della Ricerca in Arboricoltura, che è stato invitato dal moderatore, vista la sua grande competenza di ricercatore a intervenire per dare un suo contributo al convegno. Lovicu ha anche evidenziato le particolari biodiversità delle viti selvatiche e dei vitigni minori coltivati in Sardegna.

Gianni Lovicu

La parola e poi passata al
Dottor Aldo Buiani, Enologo e Direttore del Consorzio di Tutela Malvasia di Bosa, che ha evidenziato il particolare terroir della Planargia, che confronto ad altre Malvasia presenti in Italia esprime una aromaticità maggiore che la rende fortemente ricca di identità, ma ha anche rimarcato quanto sia piccola la realtà produttiva della Planargia, solo 20 ettari coltivati a Malvasia, con una resa per ettaro sotto i 50 quintali.

Aldo Buiani

Enzo Biondo intervistato da Umberto Palumbo per il programma Panorama Sardo, in onda su TELESARDEGNA

Angelo Concas intervistato da Umberto Palumbo per il programma Panorama Sardo, in onda su TELESARDEGNA

Terminato il convegno è giunto il momento di iniziare le degustazioni guidate con i calici professionali dell’italesse per far scoprire al meglio agli attenti ospiti la qualità eccelsa dei vini della Planargia. Hanno aperte le danze i due vini bianchi I.G.P. Isola dei Nuraghi: Il Phoenix della Cantina Angelo Angioi di Tresnuraghes e il Numero Primo dell’azienda Terre Salmastre di Raffaele Atzeni, che sono stati accostati a una pasta corta di Gragnano con un superbo condimento di un sugo ai frutti di mare cucinato da Lello Atzeni dell’Antica Enoteca Cagliaritana, che è stato affiancato nell’occasione dal noto Chef Executive Paolo Milani (amico da una vita di Lello Atzeni e di Angelo Concas).

Da sinistra: Lello Atzeni e Paolo Milani.


La degustazione guidata è poi proseguita con i Malvasia di Bosa DOC “Salto di Coloras” di Angelo Angioi, in tre diverse tipologie.

Si è iniziato con il Malvasia di Bosa DOC Dolce Naturale vendemmia 2021 che è stato abbinato a due dolci tipici sardi: le meline “melas” e agli amaretti, prodotti della pasticceria artigianale La Golosa di Angela Dettori di Tinnura. I dolci sono stati scelti accuratamente e donati per l’evento da Angelo Angioi.

Ha fatto seguito Il Malvasia di Bosa DOC Dolce (Botrytis) vendemmia 2020, un vino da meditazione ottenuto dalla vinificazione di selezionate uve attaccate dalla muffa nobile, meglio nota come Botrytis Cinerea”. A questa tipologia di Malvasia di Bosa è stato accostato un formaggio vaccino erborinato, noto come blue cheese (per erborinato o blue cheese si intende un formaggio che, all’interno della pasta, presenta colonie di muffe nobili che si manifestano con venature di colore blu. Per ottenere queste muffe nobili, vengono aggiunti al latte prima della cagliata dei microorganismi sotto forma di spore, ovvero, dei miceti, perlopiù del genere Penicillum Roqueforti, che generano appunto la fioritura blu.

Per ultimo della linea “Salto di Coloras” il Malvasia di Bosa DOC Riserva 2014″ un vino della tipologia “ossidativo”.
In modo molto semplice si può dire, che i vini ossidativi sono quelli che maturano e si affinano in botti scolme. Questa tecnica fa sì che i ceppi vinari di Saccaromyces Cerevisiae svolgano la fermentazione alcolica, per poi risalire in superficie e formare un biofilm, ovvero, un velo più o meno spesso che viene denominato “Flor”. L’affinamento dei vini “sotto flor” a contatto con l’ossigeno, permette al vino di acquisire profumi, aromi e caratteristiche organolettiche di estremo pregio, tanto che, i vini ossidativi possono essere definiti delle “vere opere d’arte” dell’enologia. La Riserva 2014 è stata abbinata a delle gocce di cioccolato extra fondente.

Prima della Riserva 2014 di Angelo Angioi è stato degustato il Malvasia di Bosa DOC 2020 “ossidativo” della Cantina F.lli Porcu di Modolo, anch’esso accostato al cioccolato extra fondente.

La degustazione guidata si è conclusa con un delizioso Spumante Dolce Malvasia di Bosa DOC della cantina Silattari di Bosa, che è stato abbinato al buonissimo formaggio GRANNURRI DELLA OP PASTORI DI NURRI, un formaggio in forme da oltre 20 chili, prodotto con latte ovino e caglio vegetale.

Un evento iniziato alle 11.30 e terminato alle 16 circa, che ha visto un’attenta partecipazione degli ospiti per tutta la durata del convegno e che hanno poi manifestato di aver gradito ampiamente la parte gastronomica e di aver apprezzato molto tutti i vini presentati nella degustazione guidata.