“Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani”
Di Michele Balistreri
“Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani” è il titolo del nuovo libro di Mario Liberto. Un testo utile per conoscere questi grandi alleati del corpo umano e recuperarne la tradizione italiana e il loro contesto rurale. Mira inoltre a valorizzarne il consumo e non far morire la presenza di queste specie singolari sulle nostre tavole, non a torto definiti “gioielli d’Italia”, il tutto, nell’ambito di una sofferente e riscoperta della biodiversità italiana. La nuova agricoltura a marca Farm to Fork, Dalla terra alla tavola, non può prescindere da una seria rivalutazione della coltivazione e del consumo dei legumi. E proprio in questo contesto, all’interno della ricerca di nuovi modelli sostenibili di agricoltura, dove la capacità di coniugare produzione, sicurezza alimentare e rispetto per l’ambiente, la loro valorizzazione diventa sempre più importante, le leguminose assumono un ruolo cruciale. “Piante che sono nate prima dell’uomo sulla terra e continueranno ad esistere anche dopo la sua scomparsa”. “Alimenti che, insieme ai cereali, hanno assicurato la vita dell’uomo sulla terra”. Le leguminose da qualunque angolatura le si guardano mostrano diverse chiavi di lettura. Alimenti sostenibili in grado di competere con le sfide di chi fa agricoltura per produrre cibi di qualità, capaci di ridurre il carico chimico e non essere condizionati dai problemi climatici. I vari capitoli mettono in risalto, oltre alla loro importanza economia, altri elementi quali: storia, mitologia, aspetti salutistici e quelli etnoantropologici, le Dop, Igp, Presidi e Pat, le sagre d’Italia e l’utilizzo come cosmesi. L’ultimo capitolo riguarda le diverse ricette italiane, i segreti per la cottura e le dritte per conservare e utilizzarli, insomma, una analisi completa dei ceci, cicerchie, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli e soia, legumi da e per sempre, amici dell’uomo.
“Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani”
di Mario Liberto
18,00€
ISBN 979-12-80244-02-4
Edizione Momenti
Alimenti sostenibili in grado di competere con le sfide di chi fa agricoltura per produrre cibo di qualità, capaci di ridurre il carico chimico e non essere condizionati dai problemi climatici.
I vari capitoli mettono in risalto, oltre alla loro importanza economica, altri elementi quali: storia, mitologia, aspetti salutistici e quelli etnoantropologici, le Dop, Igp, Presidi e Pat, le sagre d’Italia e il loro utilizzo come prodotti cosmetici.
L’ultimo capitolo riguarda le diverse ricette italiane, i segreti per la cottura e le dritte per conservare e utilizzarli, insomma, una analisi completa dei ceci, cicerchie, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli e soia, legumi amici da sempre dell’uomo.
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.