Il Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 di Silvio Carta è stato premiato “Miglior Vino Bianco Italiano” al Vinitaly 2024.

L’azienda vinicola Silvio Carta di Baratili San Pietro ha vinto con il suo vino Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 il Premio “Miglior Vino Bianco Italiano” Vinitaly 2024 con il punteggio di 96/100, ma la straordinarietà di questo grande vino bianco ossidativo, sta nel fatto che, lo stesso vino, vinse già al Vinitaly 2018 il Premio come “Miglior Vino Italiano” in assoluto con il punteggio di 97/100.

L’azienda Silvio Carta al Vinitaly 2024 ha ottenuto anche un altro importante successo, infatti, a Elio Carta, eclettico Winemaker della Silvio Carta è stato conferito per la Regione Sardegna il “Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura”, l’annuale medaglia alle istituzioni o personalità che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, più hanno contribuito al progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e alla crescita del mondo del vino italiano.

il link di richiamo alla notizia: https://epulaenews.it/56-vinitaly-per-la-regione-sardegna-conferito-a-elio-carta-della-silvio-carta-il-premio-angelo-betti/

Nella foto Elio Carta con il Diploma “Premio Angelo Betti – Benemeriti della Viticoltura’ Gran Medaglia di Cangrande.

Ritorniamo al “Premio Miglior Vino Bianco Italiano”. Ottenere con il Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 il prestigioso riconoscimento di “Miglior Vino Bianco Italiano 2024” conferito dalla guida 5StarWines – the Book di Vinitaly, una delle più autorevoli pubblicazioni del settore enologico, è stato decisamente un trionfo per la Sardegna e per la storica azienda Silvio Carta di Baratili San Pietro.

Con un punteggio stellare di 96/100, questo vino bianco sardo di grande longevità ha letteralmente stregato la giuria di esperti degustatori. Un successo che riporta i riflettori sul vino Vernaccia di Oristano, ottenuto da uno dei vitigni autoctoni più importanti dell’isola, capace di regalare emozioni uniche quando affidato a mani sapientissime.

Un traguardo che premia la filosofia di Silvio Carta, da sempre votata alla valorizzazione del vitigno Vernaccia attraverso un approccio rispettoso del territorio e della tradizione. Un vino capace di raccontare l’anima più autentica della Sardegna.

Abbiamo chiesto a Elio Carta di raccontarci come vive questo importante premio.

“Produrre vino è una passione. Produrre Vernaccia di Oristano è un’ostinazione. Un amore incondizionato per un vitigno unico, per la nostra storia e per la nostra terra, la Sardegna. Aver vinto il premio miglior vino italiano dell’anno è un riconoscimento per la nostra azienda e per la nostra famiglia. Ma anche per tutto il territorio dove il vitigno cresce e per l’isola intera. Un premio che vogliamo dedicare alla caparbietà di mio padre, Silvio Carta, il fondatore dell’azienda. Alla professionalità dei nostri dipendenti e collaboratori. A tutti i viticoltori che producono e conferiscono uva vernaccia. A Baratili San Pietro che non ha mai smesso di essere il paese del Vernaccia. A tutti gli estimatori di questo vino”.

Scopriamo il Vernaccia di Oristano Riserva 2004, il “Miglior Vino Bianco Italiano” a Vinitaly 2024

Il Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 di Silvio Carta è un vino bianco ossidativo straordinario, un vero e proprio “oro antico” della Sardegna. Al calice si presenta con un color ambra intenso, quasi ramato, segno della lunga maturazione in botti di castagno.

Il bouquet olfattivo è un’esperienza sensoriale unica. Al naso si aprono intriganti sensazioni di miele di castagno e amaretto, che si intrecciano con delicate note di burro, caffè e cotognata. A queste si aggiungono inebrianti sentori di macchia mediterranea, di note iodate e leggere sfumature smaltate, che evocano l’ambiente e il terroir unico di questa zona.

In bocca, il Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 di Silvio Carta si rivela articolato e strutturato, sapido, morbido e incredibilmente fresco. Quasi “liquoroso” nella sua consistenza, avvolge il palato con una tessitura setosa. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto di mandorle amare che gli danno un ulteriore identità e una grande e fine eleganza.

Questo vino è un vero capolavoro di complessità, un’espressione quasi alchemica del Vernaccia di Oristano. Un’emozione unica per chi ha la fortuna di assaggiarlo, capace di affascinare e raccontare l’anima più autentica di questo angolo di terra sarda. Un rappresentante perfetto dello straordinario patrimonio vitivinicolo dell’isola.