di Leonardo Felician
Il Carcere Mamertino è una delle vestigia storiche importanti dell’antica Roma, a ridosso della via Sacra nel Foro Romano. Ma i Mamertini, popolazione di origine campana di professione soldati di ventura e mercenari, stabilitisi in Sicilia nella piana di Milazzo, diedero anche il nome a un vino il cui nome è testimoniato da alcuni dei più importanti storici latini, celebrato già in età romana e addirittura citato nel ‘De Bello Gallico’ di Giulio Cesare, che si dice fosse un appassionato di questi vini. Nonostante la sua storia bimillenaria, fino a poco tempo fa il Mamertino era scomparso quasi del tutto dal panorama vitivinicolo italiano. Fortunatamente nel 2004 dopo un paziente lavoro portato avanti con tenacia per due anni, fu riconosciuta la DOC ad alcuni imprenditori e professionisti della provincia di Messina che lo hanno recuperato e accuratamente rivalutato. La denominazione domina oggi il versante tirrenico della provincia e interessa circa 40 ettari vitati grazie alle 19 aziende produttrici della Doc Mamertino per una produzione di circa 100.000 bottiglie all’anno, in crescita grazie all’impegno di produttori e vignaioli locali.
La viticoltura in queste terre discende da una lunga tradizione grazie al lavoro indefesso di innumerevoli generazioni di agricoltori in un contesto geografico ed ambientale particolare, caratterizzato da un patrimonio culturale e di elementi di assoluta unicità. Le viti sono allevate ad alberello su terreni di bassa e media collina ricchi di potassio e poveri di calcare, azoto e fosforo. Commercializzato con l’etichetta Mamertino già negli anni ‘30 del secolo scorso, dopo la prima metà degli anni ‘60, grazie al nuovo corso della viticoltura siciliana si è giunti ad un graduale ridimensionamento della produzione vinicola, ma soprattutto alla scoperta di nuove tecniche di coltivazione della vite. Le caratteristiche delle uve così ottenute hanno incoraggiato a modificare la produzione classica del Mamertino che, da vino da dessert, è diventato vino secco da tavola bianco e rosso.
La storia della Cantina Grasso inizia nel 1887, con l’impianto dei primi vigneti da parte di Don Peppino che diede inizio a una storia giunta oggi alla quinta generazione. La prima cantina fu inaugurata a Milazzo nel 1925 dal figlio Alessio: a quell’epoca si commercializzavano e spedivano via nave grandi botti con vini da taglio per il Piemonte e per la Francia. Ma ogni generazione continua il lavoro e porta avanti l’innovazione che i tempi rendono necessarie: tocco negli anni ‘50 al nipote Carmelo di inaugurare una nuova cantina per far crescere le vendite a livello locale e dare impulso alla diffusione del nome aziendale. Giunta alla quarta generazione fu un altro Alessio nel 1984 a introdurre in cantina tecnologie più moderne, ampliare e diversificare le superfici vitate e avviare una svolta verso il biologico. E toccherà ora alla quinta generazione con i giovani Tullio e Carmelo già inseriti in azienda il compito di coniugare la tradizione di famiglia con le moderne necessità della produzione e del commercio internazionale, in un ideale passaggio di consegne, come gli staffettisti dei celebri versi di Lucrezio nel secondo libro del ‘De Rerum Natura’.
La cantina è il cuore pulsante dell’azienda, luogo in cui i grappoli appena raccolti vengono sottoposti ad un’ulteriore cernita prima della vinificazione; moderne attrezzature e tecnologie innovative sono disponibili per esaltare questo vitigno di antiche origini, trasformato in vino moderno bianco e rosso. La DOC bianca è a base di Grillo e Inzolia, le tipiche uve a bacca bianca della regione, mentre la DOC Rossa, con una gradazione alcolica a un po’ più elevata, si basa su Nero d’Avola e Nocera, un vino dal colore rosso rubino intenso, da 13 gradi e mezzo, con buone potenzialità di invecchiamento. Si tratta di vini di medio corpo, che si prestano bene a tutto pasto per accompagnare i primi e i secondi della tradizione culinaria siciliana. Con il marchio Feudo SolarÌa, Cantine Grasso produce e commercializza una dozzina di etichette tra vini bianchi e vini rossi da vitigni siciliani, nonché un pregevole rosato e due vini da dessert. Il sito con funzionalità di e-commerce offre spedizione gratuita per acquisti superiori a 39 euro.
Feudo Solarìa Aziende Vitivinicole srl
Via Albero 11, Milazzo(ME)
Tel. 090 9281082
Email: [email protected]
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.