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In Virginia tra arte e vetro

di Leonardo Felician

Con il suo mix unico di storia navale, cultura militare e tesori artistici inaspettati Norfolk, città della Virginia sulla costa atlantica degli Stati Uniti, si rivela una destinazione turistica di sorprendente ricchezza. Dalle imponenti navi da guerra che testimoniano il potere militare americano, ai musei d’arte che custodiscono capolavori che rivaleggiano con collezioni di città più grandi, la città offre un’esperienza stratificata e coinvolgente. Il suo waterfront rinnovato, i quartieri storici e la vivace scena culturale la rendono una tappa imprescindibile per i turisti curiosi che esplorano la Virginia.

Il museo di arte della città, denominato Crysler Museum of Art, è un’esperienza immersiva che richiede diverse ore per essere apprezzata pienamente. Il percorso espositivo è organizzato cronologicamente e per aree geografiche, permettendo ai visitatori di seguire l’evoluzione dell’arte attraverso millenni di storia umana.  L’edificio originale del 1933 fu ampliato e ristrutturato più volte, soprattutto dopo la donazione Chrysler. La struttura attuale, frutto di una profonda ristrutturazione completata nel 2014, offre 60.000 metri quadrati di spazi espositivi luminosi e moderni, pur mantenendo l’eleganza classica dell’architettura originale.

Le gallerie dell’arte antica presentano una notevole collezione di sculture greco-romane, ceramiche, gioielli e oggetti quotidiani che documentano la vita nel Mediterraneo antico. Particolarmente impressionante è una testa colossale di Adriano e una serie di ritratti funerari del periodo romano imperiale. La sezione dedicata all’arte europea dal Medioevo al Rinascimento include importanti dipinti italiani, fiamminghi e tedeschi. Tra i pezzi di maggior pregio figurano opere di Rubens, Tiepolo, Renoir, Monet, Pissarro, Gauguin e altri maestri.

L’arte americana è rappresentata con opere che coprono tre secoli di storia: dai maestri coloniali e dell’Ottocento che documentano la nascita di un’identità artistica americana fino al XX secolo che comprende opere di Singer Sargent, Hopper, Pollock, Warhol e altri protagonisti dell’arte moderna e contemporanea.

Proprio di fronte al museo un edificio moderno ospita il Perry Glass Studium. La sua collezione di vetri veneziani è tra le più belle al di fuori dell’Italia, con pezzi che spaziano dal Rinascimento al Settecento con coppe, calici, candelabri e specchi testimoniano la virtuosità tecnica e la fantasia decorativa dei maestri veneziani.

Le gallerie dedicate al XIX secolo presentano vetri Art Nouveau di Émile Gallé e dei fratelli Daum, con le loro forme organiche ispirate alla natura e le complesse sovrapposizioni di colori. I vetri Tiffany brillano con iridescenze metalliche, mentre i vetri Lalique di René Lalique combinano trasparenza cristallina con rilievi scultorei.Ma è nella sezione contemporanea che il Perry Glass Studio rivela la sua vera unicità. Dagli anni Sessanta, il movimento Studio Glass ha trasformato la lavorazione del vetro da mestiere artigianale a forma d’arte contemporanea. Il museo conserva opere dei pionieri di questo movimento, compreso l’italiano Lino Tagliapietra che portò le tecniche veneziane tradizionali nell’arte contemporanea.

Una sezione particolarmente affascinante è dedicata ai fermacarte in vetro, che dal XIX secolo rappresentano una forma d’arte in miniatura straordinariamente complessa. I millefiori francesi di Baccarat, Clichy e Saint-Louis, con i loro intricati grovigli di canne colorate disposte in configurazioni geometriche o floreali, sono piccoli capolavori di precisione tecnica.

Il Perry Glass Studio organizza regolarmente mostre temporanee che approfondiscono aspetti specifici dell’arte vetraria o presentano il lavoro di singoli artisti contemporanei. Queste mostre sono spesso accompagnate da conferenze, dimostrazioni speciali e workshop, trasformando lo studio in un centro culturale vivace e dinamico.

Chi vuol restare in tema vetro, deve pernottare al Glass Light Hotel, un boutique hotel pensato per un pubblico interessato anche all’arte locale, sorge nel cuore del quartiere Downtown di Norfolk, in Granby Street, incastonato tra edifici storici che ne valorizzano la facciata restaurata. L’esterno conserva l’ossatura classica del palazzo del 1912, con balconature e ampie vetrine al piano terra che annunciano la vocazione artistica dell’hotel senza ricorrere a sovrastrutture moderne invasive.

Il suo elemento distintivo è lo spazio interno a piano terra dedicato alla Perry Glass Art Collection, che ospita opere di artisti locali e internazionali (tra i nomi associati al progetto compaiono vetrai di rango mondiale). La galleria è integrata negli spazi comuni e propone una selezione rotante, favorendo visite veloci prima o dopo il soggiorno e consolidando il ruolo dell’hotel come polo culturale del centro cittadino.

La hall dell’albergo si apre su uno spazio raccolto: pavimenti in pietra chiara, sedute essenziali e punti luce che rimandano al tema del vetro. Dietro il banco del ricevimento si intravede una parte della collezione artistica; opere in vetro sono esposte come fossero parte dell’arredamento, non semplici ornamenti. L’atmosfera è sobria, curata per orientare l’ospite verso la galleria interna e il programma culturale dell’albergo.

Le camere sono 113 in totale e mantengono un equilibrio tra comodità moderna e richiami storici al palazzo originario. I dettagli progettuali privilegiano materiali naturali e finiture sobrie; alcune suite offrono vista sulla città. Il bar e il ristorante puntano su prodotti locali e presentazioni curate, servite in un ambiente che lascia spazio alle opere d’arte alle pareti e agli allestimenti in vetro.

Info:

www.visitnorfolk.com

www.virginia.org

www.chrysler.org

www.glasslighthotel.com