
di Fulvio Falbo
Nel cuore pulsante di Roma, in via Boncompagni, si erge un’istituzione che ha saputo attraversare i decenni mantenendo intatto il suo fascino: il Jackie O’. Questo salotto della Dolce Vita, noto per le sue serate all’insegna del divertimento e della musica, rivela un’anima gastronomica di tutto rispetto, capace di attrarre non solo amanti della notte, ma anche palati raffinati, con una storia lunga oltre mezzo secolo, offrendo un’esperienza che spazia dalla cucina elegantemente tradizionale a una cantina vini di livello internazionale.

Nato dall’intuizione di Gilberto Iannozzi e battezzato dal genio di Gil Cagnè in omaggio a Jackie Onassis, il locale ha ospitato nel corso degli anni un’impressionante parata di star internazionali e personalità di spicco. Veronica Iannozzi, figlia di Gilberto, ricorda con orgoglio i nomi di Alain Delon, Gina Lollobrigida, Mick Jagger, la principessa Margaret, Liza Minelli, Andy Warhol, e icone italiane come Stefania Sandrelli, Paolo Villaggio, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Citato anche nei film di Alberto Sordi, il Jackie O’ ha saputo costruire una fama che lo precede, alimentata da un’aura di esclusività e glamour.

Veronica Iannozzi
Ma il Jackie O’ non è solo un luogo di ritrovo per celebrità. La sua offerta gastronomica è un elemento centrale dell’esperienza, curata con passione dallo chef Federico Sparaco. La sua cucina è un omaggio alla tradizione italiana, con un tocco di nostalgia per gli anni ’70 e ’80, senza per questo rinunciare a tocchi di modernità e creatività. Tra i piatti iconici, spiccano il vitello tonnato, un classico intramontabile, e il riso al salto, rivisitato in chiave Jackie O’ con pistilli di zafferano, fondo d’osso buco e parmigiano. Il risotto Carnaroli provola, oro e Champagne è un’esplosione di sapori e lusso, mentre le crepes suzette alla lampada riportano alla mente un’eleganza d’altri tempi. Non mancano, ovviamente, l’intramontabile cocktail di gamberi, la tartare di manzo rifinita al tavolo e il filetto flambato direttamente in sala, per un tocco di spettacolarità.

Federico Sparaco
Oltre ai classici, la carta del Jackie O’ offre un’ampia scelta di piatti della cucina italiana, sia di terra che di mare. Carpacci freschi e leggeri, linguine all’astice ricche di sapore, e uno spaghettone cacio, pepe e gambero che cattura l’essenza della cucina romana. Per chi ama la carne, il filetto Sashi al pepe verde è una scelta eccellente, mentre i gamberi al curry flambati alla lampada offrono un’alternativa esotica e scenografica. La griglia gioca un ruolo fondamentale, con tagli di carne pregiati come la Tomahawk e lo Chateaubriand, e pescato giornaliero, cotti alla perfezione per esaltarne la freschezza e il sapore.



A coordinare il servizio di sala c’è , figura storica del ristorante, amato dai clienti affezionati e capace di mettere a proprio agio anche i nuovi arrivati. La sua esperienza è fondamentale la preparazione dei piatti alla lampada, un vero e proprio spettacolo che si svolge sotto gli occhi degli ospiti.

Gianni Caddeu
La cantina del Jackie O’ è un vero e proprio tesoro, con oltre 600 etichette provenienti da tutto il mondo. Il giovane sommelier Manuel Pompili ha selezionato ogni bottiglia con cura, privilegiando i vini italiani e valorizzando il lavoro dei vignaioli appassionati. La selezione spazia dai grandi classici come il Brunello di Montalcino, il Barolo e il Barbaresco, alle eccellenze dell’Etna, con le loro note minerali e complesse. Non mancano annate storiche e bottiglie rare, per soddisfare i palati più esigenti. La cantina offre anche una selezione di vini internazionali, con etichette provenienti dai più prestigiosi vigneti francesi, dalle eleganti bollicine della Champagne ai leggendari vini di Bordeaux e Borgogna, e dal Nuovo Mondo, con le grandi espressioni della Napa Valley, di Mendoza e delle regioni vinicole emergenti.

Per gli appassionati di vino, il Jackie O’ ha creato il Wine Club, un’iniziativa che offre la possibilità di scoprire nuove etichette e approfondire la propria conoscenza del mondo del vino. Ad accompagnare l’offerta enogastronomica, una drink list curata dal bar manager Carlo Borruso, con classici e cocktail signature.

Ma il Jackie O’ è anche e soprattutto un luogo di divertimento e intrattenimento. Il piano bar, attivo dal martedì al sabato, è un punto di riferimento per gli amanti della musica dal vivo, mentre la discoteca, con i suoi DJ guest, offre serate all’insegna del ballo e del divertimento fino all’alba. La musica spazia dai classici italiani e internazionali ai successi del momento, coinvolgendo un pubblico di tutte le età.
L’atmosfera del Jackie O’ è unica, un mix di storia, glamour e lusso discreto. Gli interni, rinnovati dallo studio di Fabrizia Frezza, giocano con i contrasti tra nero e oro, creando un ambiente elegante e accogliente. Le sedute in pelle e le poltroncine di velluto invitano al relax, mentre gli specchi e le vetrine amplificano lo spazio e la luce. La tappezzeria, disegnata appositamente per il locale, e la boiserie in legno aggiungono un tocco di raffinatezza. Scendendo la scalinata iconica, un corridoio con fotografie di personaggi storici che hanno frequentato il locale
A voi tutti i riferimenti fisici e social:
Via Boncompagni 11 – Roma
Tel. 06 42885457
Mail to: [email protected]
www.jackieoroma.com/discoteca-piano-bar-roma-centro
Instagram: @jackieo_roma
Facebook: Jackieoclubroma

Nato nel 1975 a Torino, da oltre 25 anni lavora nel settore dell’IT.
Parallelamente, ha coltivato una forte passione per l’enogastronomia attraverso la laurea in “Scienze Economiche e Giuridiche”, con specializzazione in “Gastronomia, Ospitalità e Territorio”, diventando sommelier del riso e frequentando vari corsi nell’ambito dell’Olio. Appassionato di viaggi, curioso per natura è un collaboratore editoriale per Epulae News, organo ufficiale di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale, per la quale è referente di Torino e provincia e per La Gazzetta Del Gusto.