Tante varietà di una eccellenza
La Ciliegia di Vignola IGP è il prodotto simbolo della zona di produzione che con essa si identifica. Si riferisce ai frutti freschi delle cultivar di ciliegio: Early Bigi e Lory, Bigarreau Moreau e Burlat, Mora di Vignola (precoci), Celeste, Giant Red – Primegiant, Carmen, Grace Star, Santina, Vera, Cristalina, Durone dell’Anella, Anellone, Giorgia, Durone Nero I, Samba, New Star, Black Star, Canada Giant, Van (medie), Durone Nero II, Durone della Marca, Lapins, Ferrovia, Sweet Heart, Regina, Summer Charm (Staccato) (tardive).
Si presenta di dimensioni molto maggiori rispetto alle altre tipologie, dal sapore dolce e fruttato, la polpa croccante con la buccia che varia dal rosso brillante al rosso scuro, tranne che per la varietà Durone della Marca, sempre lucente ma di colore giallo e rosso brillante. I calibri minimi sono di 20-23 mm e alcune varietà possono superare i 28 mm.
La coltivazione della ciliegia nel territorio di Vignola ha origini antiche e molto radicate, comprovato da numerosi documenti a partire dalla metà dell’Ottocento. L’eccezionalità delle condizioni pedoclimatiche della zona ha fatto sì che la pianta trovasse qui il suo ambiente ideale, diventando col tempo e grazie all’impegno degli agricoltori, la più importante realtà agricola. La zona di produzione della Ciliegia di Vignola IGP interessa alcuni comuni delle province di Modena e Bologna posti nella fascia altimetrica che va dai 30 fino ai 950 metri s.l.m., nella regione Emilia-Romagna.
Per la sua coltivazione si possono scegliere diverse forme di allevamento: palmetta libera, bandiera, vaso basso o vaso ritardato o fusetto. Durante l’arco dell’anno sono previste operazioni di concimazione, potatura e difesa fitosanitaria. Nel periodo delle piogge le piante vengono coperte con teli di plastica per prevenire il fenomeno del cracking dei frutti. La raccolta rigorosamente effettuata a mano, si deve fare avendo cura di conservare il peduncolo. A seconda della varietà, i frutti vengono raccolti in diversi periodi dell’anno: dal primo maggio al 30 giugno quelle precoci, dal 15 maggio al 15 luglio quelle medie e dal 25 maggio al 30 luglio quelle tardive. Si può arrivare anche a duemila piante da frutto per ettaro.
Una volta raccolta dall’albero, la Ciliegia di Vignola IGP deve essere conservata in frigorifero, oppure in luogo fresco e asciutto. Per la croccantezza della polpa e il sapore dolce, risulta essere il frutto ideale con cui chiudere il pasto, ma anche un ottimo ingrediente per svariate ricette dolci, come la “crostata alle ciliegie di Vignola IGP” e salate, come le “tagliatelle allo zafferano, Ciliegie di Vignola IGP e Provolone Valpadana DOP piccante”. Perfetta anche per la preparazione di marmellate, salse per condire la cacciagione, liquori, frutta candita o sotto spirito.
La varietà moretta ha ottenuto, nel 2012, dall’Unione Europea la certificazione di prodotto Igp. Da anni la città celebra la sua eccellenza con eventi di degustazione che diventano volano anche per il turismo locale ed un’occasione speciale per visitare la meravigliosa Scala a Chiocciola del Palazzo Contrari Boncompagni e i Giardini Pensili di Casa Galvani, luoghi storici ed architettonici di eccellenza di Vignola laddove le strade della città si riempiono di stand di produttori agricoli locali dove il frutto che l’ha resa celebre in tutto il mondo ne è la protagonista
Dal sito del Consorzio di Tutela della Ciliegia di Vignola IGp: “Il segreto delle nostre ciliegie? La qualità che riusciamo ad ottenere grazie alla combinazione di diversi fattori: le capacità agronomiche e colturali dei nostri produttori che col tempo hanno fatto della cerasicoltura una tradizione, tramandata da padre in figlio nel corso delle generazioni, ma che viene anche aggiornata periodicamente grazie a corsi specializzati organizzati dal Consorzio; le peculiarità pedoclimatiche del territorio: clima fresco con precipitazioni primaverili abbondanti ed estati mai troppo siccitose e terreni alluvionali eccezionalmente fertili o quelli freschi e profondi della collina; l’impegno e la passione che tutti noi mettiamo nel coltivare, confezionare e far arrivare le ciliegie sulla tavola del consumatore”
Andrea Campurra:
Socio fondatore di Epulae Sardegna, mi occupo di internazionalizzazione di aziende e di organizzazione di eventi dell’agro-alimentare in Italia e all’estero da oltre 20 anni.
Giornalista iscritto all’Ordine Nazionale del Giornalisti e alla FIJET, sono anche presidente del Distretto Regionale Biologico “Sardegna Bio” e della Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia. In Sardegna sono il co-organizzatore delle manifestazioni di grande successo quali il Cagliari International Wine&Food Festival e del Concorso Enologico Nazionale e Internazionale “Vermentino”. Dal 2022 sono impegnato nella promozione del biologico italiano con un progetto dal nome “Bio in Tour”.