La leggendaria route dei grands crus di Borgogna

Ogni passione umana ha un suo tempo ed un suo spazio. Quella per i vini non fa eccezione e, se c’è uno spazio al mondo che è universalmente riconosciuto come l’apeiron di questa passione, è la route dei grands crus di Borgogna. Si tratta di una strada collinare come tante altre, ma che ha la fortuna di attraversare degli appezzamenti di terreno che da centinaia di anni producono i vini più ricercati al mondo. Percorrendo le sue insenature, nomi leggendari come Chevalier-Montrachet, Corton Charlemagne o Romanée Conti smettono di esistere solo nell’iperuranio del nostro desiderio per trasformarsi in grappoli, muretti a secco e realtà sensoriale.

Infatti, la “Route des Grands Crus” rappresenta la Mecca o la Compostela di ogni amante del piacere dionisiaco nella regione della Borgogna: un percorso di 60 chilometri che attraversa quasi una quarantina di villaggi, ognuno con denominazioni controllate di fama internazionale. La strada parte a Sud di Digione e finisce a Santenay. Se il viaggiatore disponesse di un tempo infinito potrebbe passarci anche due settimane. Ogni villaggio della route des grands crus ha origini medievali, se non addirittura romane, e dispone dunque di moltissime attrazioni culturali da visitare ed enogastronomiche da scoprire. Tuttavia, il tempo è tiranno e, forse, può rendersi utile una piccola guida per non perdersi le tappe fondamentali di questa strada.

Marsannay-la-Côte:
Subito usciti da Digione, Marsannay segna l’inizio della Route des Grands Crus. L’atmosfera è dominata da colline dalle curve dolci, dove le vigne si allineano in modo regolare tra una cascina e l’altra. Le “parcelle” racchiuse da vecchi muri di pietra noti come “clos” sono particolarmente suggestive.

Gevrey-Chambertin: I cru della fama
Situato all’imbocco della Combe de Lavaux, Gevrey-Chambertin è celebre per essere il villaggio con il maggior numero di “Grands Crus” (9) e “Premiers Crus” (26) nella Borgogna. Nonostante la sua fama internazionale, Gevrey-Chambertin mantiene una tranquilla atmosfera, circondato dalla sua chiesa romanica e dal castello medievale. Per godere di una vista panoramica, si può seguire il sentiero che conduce alle alte cime, posizionato subito dietro le vigne. Sulla sua collina è anche possibile visitare un museo napoleonico, dato che l’imperatore amava degustare il Clos de Bèze, un grande cru di Gevrey-Chambertin.

Clos de Vougeot: Una gemma tra le vigne
Con la sua sontuosa architettura caratterizzata da un tetto di tegole verniciate, il Clos de Vougeot emerge come un’isola tra le vigne circostanti. Questo sito è noto anche come sede dei Cavalieri del Tastevin, una confraternita che promuove la cultura del vino e della gastronomia borgognona in tutto il mondo. Gli elementi storici come i vecchi torchi, la cantina e il grande cellaio creano un’atmosfera che riporta il visitatore al tempo delle cattedrali e delle regole monastiche.

Vosne-Romanée: Il nettare per eccellenza
I vigneti di Vosne-Romanée ospitano una delle produzioni di vino rosso più rinomate al mondo: il Domaine de Romanée-Conti. Questa piccola area, estesa su appena 1,8 ettari, è il luogo in cui nasce il pregiato rosso, noto per i suoi aromi floreali distintivi. La particolarità di questa produzione risiede nel “Climat”, cioè nella particolare conformazione geografica e climatica del terreno.

Nuits-Saint-Georges: Stupore al palato
Anche il villaggio di Nuits-Saint-Georges è noto per essere la culla di alcuni dei più pregiati vini rossi al mondo, grazie alla sua posizione nella famosa Côte de Nuits. Inoltre, Nuits-Saint-Georges ospita l’Imaginarium, un luogo interattivo dove è possibile imparare divertendosi tutto ciò che riguarda la viticoltura, e il Cassissium, un’attrazione dedicata al ribes nero, un prodotto tipico della Borgogna.

Beaune: la capitale della sua côte
Lungo il percorso, si possono già avvistare i campanili e i tetti di tegole verniciate che caratterizzano l’Hôtel-Dieu di Beaune. Questo edificio è un vero gioiello dell’architettura gotica, noto per i suoi tetti policromi e per gli interni suggestivi come la grande sala dei Poveri, la cappella e la cucina. L’ospitalità di Beaune si estende anche alla sua produzione vitivinicola, che viene venduta all’asta ogni novembre sotto i portici.

Meursault: Dolce Francia
Meursault è una delle capitali dei rinomati vini bianchi della Borgogna, con la maggior parte delle vigne coltivate con il vitigno Chardonnay. L’ambiente collinare e le residenze signorili donano a Meursault un fascino unico. La chiesa gotica, la cui guglia svetta sopra il paese, aggiunge un ulteriore tocco di eleganza.

Chassagne e Puligny-Montrachet: La coppia perfetta
Questi due villaggi, Chassagne e Puligny-Montrachet, condividono l’onore di spartirsi il grand cru “Montrachet”. Nonostante le loro apparenze semplici, le colline rocciose su cui si estendono questi vigneti nascondono terreni di eccezionale qualità. Il castello di Chassagne-Montrachet offre ai visitatori un soggiorno suggestivo in camere dal design sorprendente, permettendo loro di immergersi nell’esperienza vitivinicola di questa regione unica.

Il lettore attento avrà notato il riferimento a due delle più importante mete religiose di pellegrinaggi: Santiago di Compostela e La Mecca. Se il paragone può sembrare azzardato nella finalità, non lo è nel metodo con cui i visitatori dovrebbero intraprendere questa visita. Invece di pensare di arrivare il più velocemente, e distrattamente, possibile alla meta, il visitatore dovrebbe cercare di viversi questo viaggio come insegnava Alex Langer: lentius, profundius, suavius.