Nella pittoresca città di Corleone, incastonata tra le colline della Sicilia, un’antica tecnica artigianale si tramanda da generazioni: la produzione di pasta di semola di grano duro. Questa tradizione, da qualche anno, custodita gelosamente dalla famiglia Vescera, ha conquistato i palati degli esperti assaggiatori alla 3ª Rassegna nazionale della pasta, organizzata dall’Associazione di Assaggiatori Professionisti, Flavor.
La Pasta Corleone, con il suo formato di fusilli, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “pasta ottima”. Ma questa non è solo una storia di successo commerciale; è una testimonianza della dedizione e dell’orgoglio della famiglia Vescera nel preservare il patrimonio cerealicolo siciliano. Per ben otto generazioni, hanno fatto della valorizzazione di circa cinquanta varietà di grano siciliano il fulcro della loro attività, producendo non solo pasta, ma anche pane e altri prodotti da forno, utilizzando antiche varietà di grani come Timilia, Priziusa, Perciasacchi, Russello e Tumminia.
Ciò che rende la Pasta Corleone unica è la sua produzione artigianale, eseguita con metodi tradizionali e ingredienti semplici: solo acqua e farina di semola di grani antichi siciliani biologici. Questa filosofia si riflette nel processo di produzione, dove la pasta è trafilata a bronzo per conferirle una superficie ruvida e porosa, che trattiene meglio i condimenti e dona ai piatti un gusto intenso e omogeneo.
Ma la Pasta Corleone non è solo un’opera di artigianato culinario; è anche una storia di resilienza e determinazione. L’azienda affronta sfide significative, soprattutto la concorrenza delle grandi industrie. Tuttavia, la loro determinazione a produrre pasta di alta qualità è rimasta incrollabile, alimentata dalla passione per la tradizione e il territorio.
La Pasta Corleone rappresenta un esempio di eccellenza culinaria e di sostenibilità. Utilizzando solo grano siciliano coltivato localmente e seguendo metodi di produzione tradizionali, si impegna a offrire un prodotto autentico e salutare.
La degustazione della Pasta Corleone, condita con il sugo al “Siccagno di Corleone”, svela un’esperienza gustativa straordinaria. Il pomodoro Siccagno, un’altra eccellenza gastronomica locale, si sposa perfettamente con la pasta rustica, creando un piatto ricco di sapori genuini e intensi.
In un mondo in cui le notizie sull’uso di grani esteri potenzialmente discutibili che nell’industria alimentare fanno scalpore, la Pasta Corleone rappresenta un faro di autenticità e responsabilità. Nella lotta per preservare le radici culinarie e proteggere la salute dei consumatori, la Pasta Corleone con la sua storia di passione, tradizione e qualità rimangono un esempio per tutti coloro che credono nell’importanza di ciò che mettiamo sulle nostre tavole.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.