La pasta “Vallolmo” del pastificio “Vallolmo madonita s.r.l.” di Valledolmo (PA) è stata insignita del riconoscimento “Pezzo da 90 dell’Enogastronomia italiana”.
A consegnare il riconoscimento al presidente del sodalizio Vincenzo Battaglia è stato direttamente il presidente nazionale, il giornalista enogastronomo Angelo Concas di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale . Il riconoscimento è stato consegnato all’interno dello stabilimento in presenza di numerosi soci.
Per il presidente Vincenzo Battaglia: “Questo riconoscimento consente di guardare al futuro con serenità poiché è questo il percorso da continuare a realizzare”.
Valledolmo, cittadina del palermitano di 3.753 persone, ha come attività prevalente l’agricoltura e da qualche anno anche l’artigianato. Una piccola realtà, che in ambito regionale, ha saputo trovare, nella sapiente mistura di innovazione e tradizione, un innovativo percorso di sviluppo.
La sua emarginazione territoriale, cioè fuori dalle grandi strade di comunicazione, non ha dato vita ad un isolamento, ad un sistema chiuso, “autarchico”, ma è scaturita una consapevole reazione di riscatto, che nel tempo, ha favorito la nascita di diverse imprese produttive.
Comunità a forte caratterizzazione rurale che ha saputo fare interagire l’antico e il moderno, innescando in agricoltura la ricerca scientifica e le produzioni biologiche.
Quasi tutte le loro attività agricole hanno trovato nella chiusura della filiera la strada dello sviluppo.
Grande attenzione merita la filiera del grano valledolmese dove, da tempo, in questa realtà si produce un frumento duro rinomato per le sue eccellenti caratteristiche organolettiche e di salubrità, elementi che hanno stimolato la nascita di un esempio virtuoso di filiera costituita dal sementificio “Cooperativa Nuovo Orizzonte”, e dal pastificio Vallolmo madonita s.r.l.
Il “Pastificio Vallolmo” è un moderno impianto per la produzione di pasta che si distingue per la sua eccezionale qualità e bontà. La “Pasta Vallolmo” viene lavorata utilizzando semole di qualità, ottenute da grani prodotti prevalentemente nel territorio circostante, controllati rigorosamente nelle diverse fasi del ciclo produttivo, dalla semina alla trebbiatura fino alla molitura.
Grazie alla trafilatura al bronzo, la pasta si presenta leggermente ruvida e di colore chiaro, caratteristiche che ricordano quella di un tempo.
L’essiccazione avviene lentamente, al fine di mantenere inalterate tutte le proprietà organolettiche presenti nel grano, conferendo alla pasta un sapore ed un profumo che la rendono particolarmente gustosa. Una filiera a chilometro zero, a garanzia di una pasta assolutamente genuina, dall’inconfondibile gusto del grano duro maturato al sole di Sicilia”. La “Vallolmo” è la riprova che sul mercato esistono ancora processi produttivi con grani d’eccellenza.
Per venire incontro alla preoccupante domanda dei consumatori, nei produttori siciliani è maturata l’idea che la “filiera” e l’utilizzo di grani locali o coltivati nel territorio siciliano, o biologici, è la strada da percorrere per dare un futuro alla cerealicoltura siciliana. I vantaggi sono abbastanza evidenti che si riversano, sia sulle imprese agricole, sia sui consumatori.
Agronomo, storico dell’enogastronomia mediterranea, scrittore e giornalista. E’ stato presidente regionale dell’ARGA, Associazione Regionale dei Giornalisti esperti in agricoltura, ambiente, agroalimentare, turismo rurale, pesca e territorio, organo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa, scrive per diverse testate giornalistiche nazionali. E’ presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’Accademia Internazionale Epulae, segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo (Flai – Fijet). Ha insegnato Enogastronomia, Vitivinicoltura, Agroalimentare e Turismo Rurale (Terza area) presso gli Istituti Professionali Alberghieri ed Agrari: Paolo Borsellino di Palermo, Ugo Mursia, Sen. G. di Molinari di Sciacca e Calogero Don Vincenti di Bisacquino, nonché in diversi corsi di formazione di Enti Professionali. E’ stato componente come giurato di diverse gare enogastronomiche a carattere nazionale.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni come: I prodotti dell’Isola del sole, Sicilia Rurale, Guida all’Agriturismo siciliano, edizione 2007 e 2008, La Sicilia a cavallo, Sicilia the Excelland, Guida alle agevolazioni contributive e creditizie in agricoltura, per conto della Regione Siciliana; La Riserva Naturale Orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio; La Riserva Naturale Orientata di Monte Carcaci; La Riserva Naturale Orientata di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, per l’Istituto Poligrafico Europeo; Il Parco dei Monti Sicani, Edizione Sikana Progetti d’Arte; I pani votivi di S. Giuseppe a Chiusa Sclafani e la mostra etnografica di Palermo (1891/92), Ispe Archimede; Atlante del pane di Sicilia, per il Consorzio “Gian Pietro Ballatore”; Cento e più idee per valorizzare le aree rurali, Ed. Ispe Archimede; Cuscus: Storia, cultura e gastronomia, Casa Editrice AGRA Roma; I frutti di Sicilia nell’opera di Gianbecchina con testi di Mario Liberto, Andrea Camilleri, Maria Luisa Spezzani, per il Consorzio Agrario di Palermo; Legumi: gioielli d’Italia, Casa Editrice AGRA Roma; La cucina dei Monsù nel Regno delle Due Sicilie, Ed. Kalòs; Couscous Koinè culturale dei popoli, Ed. Kalòs; Legumi sostenibili: buoni per buongustai, vegetariani e vegani.