Oreno celebra i suoi 20 anni di storia: rosso elegante e strutturato, è espressione di internazionalità di Tenuta Sette Ponti.
L’etichetta più nota di Tenuta Sette Ponti della famiglia Moretti Cuseri, riconosciuta a livello internazionale, festeggia le sue prime venti annate. È Oreno, vino elegante, avvolgente e di grande struttura, espressione di una terra d’elezione e del rigoroso lavoro dell’uomo.
Castiglion Fibocchi (AR), 4 agosto 2021 – Eleganza, cura dei dettagli e identità contraddistinguono Oreno, vino dal respiro internazionale, che celebra le sue prime venti vendemmie. Oreno di Tenuta Sette Ponti con il suo elegante taglio bordolese con tocco toscano mostra la capacità di Antonio Moretti Cuseri, ideatore dei vini e delle etichette della tenuta a partire dalla fine degli anni ’90, di portare nel mondo del vino stile, attenzione ai dettagli e creatività provenienti dalla sua lunga esperienza nel mondo della moda. Dalla cura in vigna, in fase di vendemmia, alla vinificazione fino all’affinamento in bottiglia, ogni dettaglio è seguito con rigore da un team di altissimo livello; ogni scelta e ogni gesto fanno in modo che unicità e riconoscibilità siano parte di questa etichetta dal grande potenziale di invecchiamento.
Vino di punta a livello internazionale per Tenuta Sette Ponti, Oreno ha raccolto una serie di riconoscimenti mondiali. Il più significativo per la storia e la qualità dell’etichetta arriva a pochi anni dalla prima vendemmia, quando Wine Spectator premia Oreno come il 5°, 10° e il 15° miglior vino della Wine Spectator TOP 100 del mondo. Oreno, che prende nome dal torrente che attraversa la tenuta, ricorda nei suoi sentori il territorio da cui proviene; nato da un blend che coniuga la struttura del Merlot, la classe del Cabernet Sauvignon, l’eleganza del Petit Verdot, esprime al meglio il territorio e la stessa idea di vino della famiglia Moretti Cuseri.
Qualità, eleganza e struttura di Oreno ricordano il terreno, il clima e l’attenta cura agronomica con cui viene prodotto; gestite in regime di agricoltura biologica, le vigne da cui nasce sono seguite con attenzione in ogni fase, fin dall’inizio del ciclo vegetativo e produttivo. I vitigni internazionali da cui provengono le uve di Oreno sono innestati su piante già adulte, mentre le fasi di produzione in cantina assecondano i processi naturali di fermentazione, senza bisogno di altri interventi. Fermentazione e macerazione avvengono a temperatura controllata per circa 25 giorni. Al resto pensano il tempo, il riposo, la luce fatta di penombre e i profumi della cantina. La maturazione in piccole botti di rovere dura circa 18 mesi e l’affinamento in bottiglia un anno. Il blend di questo IGT Toscana è composto da una selezione delle migliori uve dei vitigni che lo compongono per il 50% di Merlot, per il 40% di Cabernet Sauvignon e per il 10% di Petit Verdot, tutti dotati di grande struttura e grande concentrazione aromatica a cui contribuiscono le brezze che soffiano tra le vigne della tenuta a 250 metri sul livello del mare. L’olfatto è conquistato da intensità e complessità, ricche di note fruttate di piccoli frutti rossi maturi e confettura di frutti di bosco, unite a note balsamiche di eucalipto, cacao e spezie. Il gusto è avvolgente, caldo e morbido, i tannini eleganti e la persistenza lunga. Di colore rubino intenso, Oreno richiama la nuance di rovere dalle diverse sfumature di legno, impreziosite da una deliziosa sapidità. Corpo, finezza e armonia donano un grande potenziale a questo rosso coltivato nel terreno argilloso della Tenuta Sette Ponti a Castiglion Fibocchi, tra Firenze e Arezzo, dove il clima è temperato continentale. Un’area, questa del Valdarno, che fu inserita già nel 1716 nell’editto di Cosimo III dei Medici come zona di produzione di vini di alta qualità da proteggere.
Questo insieme di caratteristiche fanno di Oreno un vino da degustare giovane per calarsi nel suo territorio e nelle sue vigne o da custodire per anni per godere del suo equilibrio e della sua eleganza.
www.tenutasetteponti.it
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.