Volare alti ed esprimere l’eccellenza enologica dell’Alto Adige con gusto ed eleganza. Nals Margreid ci è riuscita ancora una volta lanciando un super Alto Adige, una Cuvée Bianca, rappresentativa nei minimi dettagli di valori, ambizioni e talenti propri dell’azienda di Nals Margreid. La Cuvée NAMA annata 2018 vuole essere un sigillo di qualità su tutta la produzione enologica della cantina alpina confermando la dimensione internazionale e assolutamente contemporanea che Nals Margreid ha assunto negli anni attraverso le sue etichette.
Nalles (BZ), 10 novembre 2021 – É stato presentato il nuovo super Alto Adige NAMA 2018 della cantina Nals Margreid: eccezionale la presenza del patron del Merano WineFestival, The WineHunter Helmuth Köcher, che per l’occasione ha fatto da padrino alla serata e del wine critic Luca Gardini che ha diretto la degustazione.
Blend di 90% Chardonnay, 7% Pinot Bianco e 3% Sauvignon, Alto Adige DOC Bianco, la Cuvée NAMA 2018 è il risultato in bottiglia della grande esperienza ed estro degli uomini dell’azienda e di un’intensa e attenta ricerca sul territorio delle microzone più vocate, un prodotto che ben rispecchia il carattere dell’area e del terroir alpini in contesto internazionale. Al palato e nell’anima esprime tutta la grazia e l’eccezionalità dei vini Nals Margreid. Per realizzare questo progetto, nato nel 2010, la cantina non ha solo ricercato i vigneti più adatti ed equilibrati, si è impegnata nel seguirli con cura perseguendo una filosofia di sostenibilità in cui crede e investe molto da sempre. I vitigni di Chardonnay, con esposizione sud/sud-est, a Magrè nella Bassa Atesina, affondano il piede nella ghiaia calcarea bianca, profonda e con un alto contenuto di humus, tra i 220 e i 350 metri di altitudine in un clima mediterraneo, con il caldo temperato caratterizzato da estati calde, inverni miti e venti pomeridiani caldi. I vitigni di Pinot Bianco e Sauvignon crescono invece sulle colline che dominano Nalles, con esposizione est/sud-est, tra i 500 e i 700 metri di altitudine, in
un conoide alluvionale profondo 150 metri, costituito da ghiaia calcarea e da porfido; qui clima continentale e sub-mediterraneo si alternano, con giornate calde, notti fresche e sbalzi di temperatura che toccano i 20 gradi. Tutte le uve vengono raccolte e selezionate a mano, coerentemente con la filosofia perseguita dalla cantina, per poi fermentare e invecchiare in piccole botti di rovere per 18 mesi. Dopo l’assemblaggio, il vino invecchia 9 mesi in
serbatoi d’acciaio e, infine, resta ad affinare 1 anno in bottiglia prima della distribuzione. NAMA Cuvée Bianca 2018, a denominazione Alto Adige DOC, nel calice esibisce un colore giallo paglierino brillante; al naso ingolosisce con profumi dolci di cantalupo, mela e pera e intriga con nuance di mandorla, zenzero e fiore d’acacia. In bocca incanta
per struttura svelando un’acidità fruttata e saporita perfettamente integrata alle parti alcoliche e gliceriche.
Lunghissimo dopo la deglutizione, unico, tipico ed elegante, NAMA Cuvée 2018 è il vino delle occasioni importanti, emozionante da stappare, speciale e vibrante da degustare. Nals Margreid affonda le sue origini nel 1764, data incisa sul pavimento dell’edificio nucleo storico della cantina e, da allora, racconta l’Alto Adige attraverso i suoi vini che
nascono nei 160 ettari di terreno divisi in 14 microzone particolarmente vocate. Nel 1932 la cantina viene acquisita da 32 famiglie, diventate oggi 138, che portano avanti la tradizione con rispetto della natura e attenzione alla qualità.
La cura e l’attenzione che la cantina riserva a ogni fase di produzione, dalla coltivazione dei vitigni e scelta dei migliori grappoli fino alle fasi di invecchiamento e affinamento del vino, conferiscono alla loro selezione di vini una ricchezza di note aromatiche e di struttura che sono apprezzate dal mercato interno, ma anche internazionale e più moderno.
Il lavoro di Nals Margreid è una ricerca di eccellenza e qualità, dalla vigna all’etichetta, e NAMA Cuvée 2018 è l’eloquente manifesto di un’azienda che, attraverso i suoi vini, desidera comunicare ed esportare un territorio dalle grandi potenzialità umane e agricole.
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Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.