
di Leonardo Felician
Non lontano da Oderzo, in provincia di Treviso, la campagna si distende tra rogge e filari ordinati che raccontano una storia lunga quasi centocinquant’anni. È qui che si trova la Tenuta Rechsteiner, una realtà vitivinicola moderna e dinamica, affascinante anche per la sua lunga tradizione, nata nel 1881 grazie a Friedrich Rechsteiner, imprenditore tedesco innamorato di queste terre. Oggi la guida dell’azienda è passata nelle mani del pronipote Florian von Stepski Doliwa, che ha saputo unire il rispetto per il cammino percorso con una visione contemporanea della produzione e dell’ospitalità rurale. Confrontando le foto d’epoca della Tenuta con quelle attuali, questo connubio si nota appieno: sono riconoscibilissime le costruzioni, oggi portate a livelli di eccellenza anche per fare da degna cornice agli eventi, cerimonie e matrimoni che vi si svolgono.

La tenuta si estende su una cinquantina di ettari distribuiti tra Piavon di Oderzo e Ponte di Piave, proprio nel cuore del Veneto. Il paesaggio è quello tipico dell’alta pianura veneta, dove il suolo alluvionale e la vicinanza del fiume Piave creano condizioni ideali per la vite. L’aria è mossa dalle brezze che arrivano dall’Adriatico, contribuendo così alla salubrità dei vigneti e alla maturazione equilibrata delle uve. La villa padronale, il parco seicentesco con alberi monumentali, le strutture della cantina e l’agriturismo creano un insieme armonico che racconta una storia di cura e visione, di amore per la terra e di gratitudine per la tradizione di famiglia che durante questo lungo periodo ha sempre custodito e tramandato la sua vocazione. La sostenibilità nella cultura di questa azienda è una scelta concreta: Rechsteiner è certificata per la gestione responsabile delle risorse ambientali, promuove una viticoltura a basso impatto e propone percorsi di fattoria didattica per le scuole.
L’agriturismo, inserito nel cuore della tenuta, accoglie visitatori da tutta Europa offrendo soggiorni tra vigneti e degustazioni guidate. È un’esperienza che va oltre il semplice assaggio di vini, anche perché la tenuta produce anche grappe, marmellate e miele: include picnic nel parco, visite ai vigneti, cene in villa, oltre alla possibilità di organizzare piccoli o grandi eventi aziendali e altre cerimonie. Le dieci piccole camere, arredate in stile rustico, offrono un soggiorno immersivo e rilassante. Tutto è pensato per vivere il ritmo lento della campagna, senza rinunciare all’eleganza e alla qualità.


I vini prodotti dai vigneti Rechsteiner spaziano dai classici veneti a varietà meno comuni, coltivate con attenzione e vinificate con mano esperta. Il Prosecco Rosé DOC, ad esempio, è uno spumante moderno, ottenuto da uve Glera e Pinot Nero. Ha un colore tenue, ma brillante, un profilo aromatico che richiama i frutti di bosco e i fiori di campo, una bollicina fine e persistente. Con la sua bassa gradazione alcolica, 11 gradi, è perfetto come aperitivo, per incontrare i gusti di un pubblico giovane e attento che si avvicina a vini facili da bere.
Più insolito e intrigante è il Manzoni Bianco, un vitigno nato in epoca fascista negli anni Trenta grazie al lavoro di incrocio del professor Luigi Manzoni, allora preside della potete Scuola Enologica di Conegliano, che condusse una serie di esperimenti per ottenere vitigni più resistenti e adatti al clima veneto. Questo vino, che è il più celebre dei suoi incroci, deriva dall’unione tra Riesling Renano e Pinot Bianco con l’obiettivo di creare un’uva che unisse eleganza aromatica e adattabilità agronomica. Oggi è un vitigno di nicchia, per intenditori, coltivato soprattutto nel Nord-Est, con profumi floreali delicati, una bella freschezza in bocca e una struttura elegante che lo rende adatto a primi piatti, formaggi giovani, pesce e carni bianche. Non è perciò molto presente nei ristoranti in giro per l’Italia e conosciuto al grande pubblico, ma rappresenta una delle eccellenze dell’enologia veneta meno commerciali e più identitarie.


Il Carmenère è invece una varietà di origine francese, per lungo tempo confusa in Italia con il Cabernet Franc: solo recentemente, grazie a nuove ricerche e reimpianti mirati, si è riscoperta la sua identità. Rechsteiner ne propone una versione intensa e speziata, con sentori di pepe nero, erbe officinali e frutta matura. Ne risulta un vino rosso deciso, ma non invadente, che si presta a lunghe evoluzioni in bottiglia e che esprime 13 gradi e mezzo. Il fatto che sia ancora poco diffuso lo rende interessante per chi cerca qualcosa di diverso dai consueti Merlot o Cabernet tipici di questa zona.
Cantina Rechsteiner
Via Frassene 2, Piavon di Oderzo(TV)
Tel. 0422 752074
Email: [email protected]

Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.