Nella prestigiosa guida di Luca Maroni la cantina di Luogosanto è l’azienda vinicola sarda con i punteggi più alti in assoluto .
L’Igt Colli del Limbara ottiene un nuovo prestigioso riconoscimento.
Tìros, il “Bordolese sardo”, blend dei vitigni Cabernet Sauvignon e Sangiovese, una delle etichette più conosciute della cantina Siddùra di Luogosanto, è stato indicato come uno dei tre migliori vini rossi d’Italia. Il prezioso riconoscimento è stato assegnato dall’Annuario 2021 dei migliori vini italiani di Luca Maroni: una delle autorità riconosciute nel campo enologico nazionale. I vini della cantina di Luogosanto sono quelli sardi che hanno ottenuto i punteggi più alti in assoluto nella prestigiosa guida enologica nazionale.
IL PRIMATO.
“Si tratta di un riconoscimento che conferma la crescita dei vini sardi nel panorama nazionale – sottolinea Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina Siddùra -. In questo caso risalta ancora di più la caratteristica dei terreni della Gallura, la particolarità del microclima della vallata di Siddùra, che si sta rivelando particolarmente adatto per questo tipo di vitigno”. Tìros ha appena conquistato la medaglia d’oro alla “Selectìons mondiales des vins” del Canada. È stato di recente Indicato dalla Guida “Vini da bere” tra i migliori vini sardi nel 2021 con 98 punti su 100 totali.
IL VINO.
Tìros è, infatti, un vino che ha raccolto negli anni preziosi riconoscimenti, a livello nazionale ed internazionale. Nel 2017 la miscela Sangiovese e Cabernet Sauvignon della Gallura si era classificata all’84esimo posto nella “World Rankings of Wines & Spirits report”, una sorta di mondiale del vino in cui i più affermati e autorevoli giornalisti, scrittori e influencer dell’enologia internazionale avevano valutato quasi 800 mila etichette. Tìros aveva conquistato 152 punti, l’unico vino prodotto in Sardegna che entrò a far parte della top 100. Un “super sardus” capace di ripetere le gesta dei grandi “super tuscan” della Toscana, che ribadisce come il terroir sia un fattore determinante per la qualità di questo vino e che le potenzialità del suolo e della cantina siano ad un livello tale da garantire standard di primaria eccellenza a livello mondiale.
“Tìros viene conservato al buio per un anno in una zona climaticamente controllata, dove il vino va in letargo e riposa all’interno della bottiglia per ritrovare armonia, struttura e tannicità nel momento dell’incontro con il consumatore – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina di Luogosanto.
La storia di Tìros è simile a quella di un innamoramento, caratterizzata da sguardi, profumi, sapori ed emozioni”.
SOCIETA AGRICOLA SIDDURA SNC
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Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.