77° CONGRESSO NAZIONALE ASSOENOLOGI. Un sunto della due giorni del riuscitissimo congresso svoltosi in Sardegna a Cagliari dal 30 al 31 maggio

Cagliari 30/31/05/2024

“Il vino è la miniera d’oro dell’Italia, un bene inesauribile, un patrimonio di cultura, storia e tradizione che dobbiamo difendere e promuovere”: così il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha introdotto il 77° Congresso nazionale dell’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani, dal titolo “Il vino: un’isola di valori”, che si è aperto a Cagliari, il 30 maggio 2024 nella splendida location del Bastione di Saint Remy, dove i lavori congressuali hanno continuato anche nell’intera giornata di venerdì 31 maggio.

Nella foto: Riccardo Cotarella, Presidente nazionale di Assoenologi

È stato un grande evento con circa 500 ospiti presenti, reso possibile dalle 33 aziende sponsor da sempre vicine ad Assoenologi, ha spiegato il primo giorno il presidente Riccardo Cotarella:

“È un Congresso che parla e guarda al mondo – Un appuntamento che mette al centro il valore del vino e affronta le sfide del cambiamento. Siamo in un momento estremamente delicato, le crisi internazionali mettono a dura prova i mercati e i nostri relatori, tra i massimi esperti in materia, hanno fotografato alla perfezione quelli che sta accadendo”.

Riccardo Cotarella ha poi continuato:

“La sfida principale che riguarda il mondo del vino, è legata alla sovrapproduzione, dobbiamo assolutamente diminuire le nostre produzioni, al di là delle richieste del mercato. L’ottimo sarebbe diminuire la produzione e innalzare ulteriormente la qualità dei nostri vini così da essere super concorrenziali a livello mondiale”. “In questo congresso – sottolinea ancora Cotarella – emerge ancora, con grande forza, il ruolo chiave degli enologi che, assieme, ai produttori, sono l’anima profonda della vitivinicoltura italiana”.

Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna

il Congresso fortemente voluto dal Presidente Assoenologi Sardegna Mariano Murru e da tutti i componenti della Sezione Sardegna, è stato un congresso decisamente impegnativo, ma la macchina ben oliata di Assoenologi Nazionale con il grande contributo di Assoenologi Sardegna, lascerà sicuramente un bel ricordo ai circa 500 enologi e partner che lo hanno seguito attentamente.

Mariano Murru si è così espresso a seguito dell’intervento del Presidente Nazionale Riccardo Cotarella:

“Benvenuti in questa terra antichissima, con una civiltà millenaria che coltivava la vite oltre tremila anni fa e commercializzava con i popoli del mediterraneo, un isola dalla biodiversità unica , che ha preservato una varietà incredibile di tipologie di vite, e di piante endemiche; un paesaggio incantato e incontaminato, una filosofia di vita che ci rende tra i più longevi al mondo fatta di buon cibo, buon vino ma soprattutto di rispetto della famiglia, delle amicizie, della propria storia e delle tradizioni. Tanti aspetti positivi della nostra isola ricca di valori che sono certo riusciremo a comunicare attraverso le tavole rotonde, le mostre , le interviste , le masterclass e le diverse attività culturali organizzate per le serate del 30 e del 31 maggio”.

Dopo l’intervento di Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna, la parola è passata alla figura istituzionale della Sardegna più autorevole visto il tema del congresso. È infatti, intervenuto Gian Franco Satta, Assessore Regionale della Agricoltura e della Riforma Agropastorale, che oltre a portare il suo saluto e quello della Giunta Regionale della Sardegna, ha ringraziato Riccardo Cottarella, Presidente Nazionale Assoenologi e Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna, per aver dato lustro alla Sardegna, organizzando a Cagliari il prestigioso 77° Congresso Nazionale Assoenologi.

Nella foto: Gian Franco Satta, Assessore Regionale della Agricoltura e della Riforma Agropastorale

Il Congresso è stato impreziosito dalla presenza dell’imprenditore umanista Brunello Cucinelli e da Francesco Lollobrigida, Ministro all’Agricoltura e Sovranità Alimentare.

Al Centro della foto: l’imprenditore umanista Brunello Cucinelli.

L’imprenditore Brunello Cucinelli si è soffermato su “l’intelligenza artificiale che ci aiuterà moltissimo, ma non posso immaginare che ci possa sostituire”. “Avremo bisogno sempre più di persone che generano, creano e di mani sapienti, ma le mani sapienti devono avere una giusta remunerazione”, ha aggiunto. Parlando di sostenibilità, abbinata anche alla viticoltura, l’imprenditore ha suggerito di “tornare a vivere in equilibrio con il Creato, dobbiamo prendere il mondo secondo misura”.

Francesco Lollobrigida, Ministro all’Agricoltura e Sovranità alimentare

Ha chiuso i lavori congressuali del 30 maggio Il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura: “Serve un’Europa che torni alle sue radici, quella dei padri fondatori che misero proprio l’agricoltura e la produzione al centro, per garantire prosperità ai propri popoli”. Evidenziando che “dove non c’è agricoltura non c’è manco manutenzione dell’ambiente”. Parlando nello specifico di vino, il ministro ha ricordato che “è cultura, identità, storia”. “Il vino è da sempre patrimonio della nostra alimentazione”, ha aggiunto il ministro.

Il Congresso Assoenologi ha ripreso i lavori la mattina di venerdì 31 maggio, alle ore 9. È stato possibile seguire il congresso anche nella diretta streaming in onda sulla pagina Facebook di Assoenologi.

Sono stati due giorni davvero ricchi di spunti, bilanci, analisi e progetti per il futuro quelli del Congresso Nazionale di Assoenologi, che si è svolto nella suggestiva cornice della Galleria Umberto I del Bastione di Saint Remy a Cagliari.

Tanti i premi e i riconoscimenti consegnati, il Premio Comunicazione Italia a Luciano Pignataro, il Premio Comunicazione internazionale a Jens Priwe, il Premio di laurea “Marco Accordini” a Francesca Violardo, e tra tutti quello in ricordo di Giacomo Tachis uno dei più importanti enologi italiani scomparso nel 2016, una targa ritirata dalla figlia Ilaria e consegnata da Mariano Murru presidente Assoenologi Sardegna, che di Tachis fu allievo.

Da sinistra Mariano Murru, al centro Ilaria Tachis che ha ritirato la targa in ricordo di suo padre Giacomo a destra Sissi Baratella che ha condotto la due giorni del Congresso.

A sinistra della foto Luciano Pignataro con la targa “Premio comunicazione Italia ”

Due giorni ricchi di spunti e di analisi del mercato e delle tendenze dei consumi nel settore vinicolo. Un panorama a 360 °, ricco di proiezioni delle situazione negli altri paesi illustrati da esperti quali Jon Moramarco per il mercato americano, Maximilian Scheld per il mercato tedesco, Nicholas Moschi per il Regno Unito e Leo Xiangxin Kong per il mercato cinese.

Ma anche momenti di scambio e confronto nelle tavole rotonde tematiche condotte dalla giornalista Tg1 Rai Anna Scafuri: sul mercato del vino italiano tra Horeca, Gdo e Comunicazione o sulle competenze complementari per un approccio contemporaneo al mondo del vino. E poi si entra nel vivo delle tematiche vitivinicole che più da vicino riguardano la nostra isola, un’”isola della biodiversità e terra madre della vita” come titola un’altra tavola rotonda tenuta da docenti universitari delle Università di Cagliari e Sassari e delle Agenzie Agris e Laore.

Si entra poi nello specifico con il tema dei consorzi di tutela e sulla loro importanza e prospettive future con Francesca Argiolas del Consorzio Vini di Sardegna, Giovanni Pinna del Consorzio Volontario del Vermentino di Sardegna, Mario Petretto del Consorzio Alghero Doc e Mario Mereu del Consorzio Volontario Cannonau di Sardegna.

Un mondo complesso quello del vino, un mondo articolato, dove dalla fusione di tanti elementi vitali, il territorio, le colture, l’azienda, le tecniche enologiche e tanti altri aspetti non secondari, nasce un buon prodotto. Ed è proprio nel “ruolo dell’enologo  e della sua evoluzione” che si entra con il racconto di Lorenzo Landi una figura spicco nel panorama enologico nazionale e nominato Migliore Enologo Italiano 2023 da Vinoway durante la Vinoway Selection.

Doverosamente, come in ogni evento del settore, non sono mancate le degustazioni con due masterclass, la prima sui sette vini rappresentativi dei diversi territori sardi e la seconda con la degustazione di annate con almeno vent’anni di affinamento.

Le master class sono state condotte dai giornalisti: Gilberto Arru, curatore Regionale Sardegna della Guida Vini Buoni d’Italia, Giuseppe Carrus, curatore nazionale della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso e da Angelo Concas, Direttore responsabile di Epulae News ” Web Magazine internazionale di Wine and Food”.

MASTER CLASS: La Sardegna Un Piccolo Continente – Sette Vini per Sette Territori:

•Spumante Metodo Classico OSCARÌ Sella&Mosca Territorio: Alghero.

•Nuragus Di Cagliari Doc 2023 Antonella Corda Territorio: Campidano di Cagliari “Parteolla”.

•Semidano di Mogoro Superiore 2021 Territorio: Alta Marmilla.

•Capichera Vendemmia Tardiva 2021 Territorio: Gallura.

•Kentannos Gold Mandrolisai Doc Superiore 2020 Territorio: Mandrolisai.

•Arbore Cannonau di Sardegna Classico 2016 Territorio: Nuorese – Oliena.

•Malvasia di Bosa Dolce 2020 Salto di Coloras Territorio: Planargia Bosa.

MASTER CLASS: Tre fuoriclasse che sfidano il tempo”

Terre Brune Annata 1996 DOC Carignano del Sulcis Superiore – Santadi Territorio: Sulcis

Turriga Annata 1997 Rosso IGT Isola dei Nuraghi – Argiolas Territorio: Parteolla – Trexenta

Vernaccia di Oristano Annata 2004 Doc Riserva – Silvio Carta Territorio: Oristano

Tra le relazioni finali non poteva mancare, nell’isola del vino, il tema della Sardegna come isola della longevità e le Blu Zone nel mondo, con Gianni Pes ricercatore della Facoltà di Medicina dell’Università di Sassari e con Dan Bluettner del National Geographic in collegamento dagli Stati uniti.

A questo tema si è affiancata anche la bella mostra fotografica a corredo della sala convegni, una mostra di ritratti di uomini e donne centenari di Sardegna magistralmente catturati dall’obiettivo della fotografa Daniela Zedda, recentemente scomparsa. Accanto a questa bella esposizione altre due interessanti mostre, una sui pani sardi, curata dall’Accademia sarda del lievito madre, che presenta una varietà di tipologie caratteristiche delle diverse zone dell’isola, pani confezionati per tante differenti occasioni, feste, matrimoni e ricorrenze e che fanno della Sardegna una delle regioni al mondo con un così gran numero di varietà di pane.

La seconda mostra è stata sulle viti selvatiche millenarie curata da Agris,  l’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale.

I lavori si sono chiusi infine con il collegamento con uno dei più noti portavoce della Sardegna nel mondo, il musicista Paolo Fresu.

È stata una straordinaria opportunità di approfondimento e confronto di tematiche di rilievo internazionale per il comparto vitivinicolo – ha sottolinea Mariano Murru alla fine di questo 77° Congresso – e soprattutto un momento importante di promozione di tutte le eccellenze dell’isola a partire da quelle enologiche”

Il Congresso si è chiuso con una splendida cena di gala, che ha visto protagonista la tipica cucina sarda accostata a ben 200 vini della Sardegna. Segue il link di rimando all’articolo del giornalista Gianfranco Quartu, della redazione di Epulae News, che racconta minuziosamente la serata finale del riuscitissimo e sicuramente indimenticabile 77° Congresso Nazionale dell’Assoenologi. https://epulaenews.it/vini-e-cibi-di-eccellenza-nella-serata-di-gala-del-77-congresso-nazionale-di-assoenologi/