“Le Stelle sarde per i bambini Ucraini”

Il 2022 è stato l’anno dei record per la ristorazione sarda premiata dalla prestigiosa Guida Michelin con 5 Stelle e 5 Bib Gourmand. Riconfermate le stelle ai ristoranti Dal Corsaro guidato dal giovane e talentuoso Stefano Deidda e al Confusion di Porto Cervo guidato da Italo Bassi, per anni chef del tristellato Enoteca Pinchiorri di Firenze. Le novità sono rappresentate da Salvatore Camedda con il suo SOMU, progetto nato a San Vero Milis e oggi in riva al mare a Baia Sardinia, Francesco Stara con il Fradis Minoris di Nora, con la menzione speciale per la sostenibilità e il pilastro della gastronomia italiana Claudio Sadler, già stellato a Milano, che sbarca sull’Isola con il suo Gusto By Sadler a San Teodoro.
Per festeggiare questo importante traguardo la Cantina Su’entu guidata da Valeria, Roberta e Nicola Pilloni ha promosso due appuntamenti: il primo svoltosi a novembre scorso e il secondo che si terrà il 20 marzo. Durante gli eventi la cantina si trasforma nel palcoscenico dedicato ai piatti degli chef accompagnati dai vini Su’entu.

Nasce così dalla voglia di festeggiare tutti insieme l’appuntamento: “Le Stelle sarde per i bambini Ucraini”, una cena degustazione con i piatti di tutti e cinque gli chef stellati con l’emergente Davide Atzeni premiato con il Bib Gourmand, sostenuti dalla Famiglia Pilloni della Cantina Su’entu. Ad ospitare la cena esclusiva del 20 marzo a partire dalle 20:30 sarà lo storico ristorante Dal Corsaro a Cagliari. Le tristi notizie dall’Ucraina, vittima delle bombe russe e l’enorme ondata di profughi, hanno scatenato un’importante macchina della solidarietà internazionale, alla quale il mondo della gastronomia non poteva rimanere indifferente.

Il padrone di casa Stefano Deidda riflette su come: “La ristorazione sarda stia vivendo un momento di particolare fermento e rinnovamento. La voglia di condividere filosofie, conoscenze ed esperienze diverse ci ha portato a volerci riunire per dar luogo ad una cena che sarà anche una festa con uno scopo benefico, un ulteriore valore aggiunto. Fare gruppo, non solo tra chef e ristoratori ma con tutti gli attori della filiera è il segreto per continuare a crescere tutti insieme e promuovere il territorio”.

Stefano Deidda

Lo chef Italo Bassi sottolinea come: “I conflitti non sono mai una soluzione ma un’amplificazione degli stessi. Con il nostro lavoro e amore vogliamo cercare di raccogliere fondi per devolvere a quelli meno fortunati di noi e dire: no alla guerra!”.

Italo Bassi

Mentre Claudio Sadler, chef storico del panorama milanese, pone l’accento su come: “In questo momento di totale grave crisi, una folle guerra, la pandemia ecc.., noi chef e ristoratori che viviamo di contati umani, e creiamo sensazioni, ci sentiamo in dovere di fare qualcosa per alleggerire un po’ il peso di questo stato d’animo e nello stesso tempo contribuire ad aiutare chi è meno fortunato di noi, un aiuto costa solo la fatica di pensarci e decidere di fare qualcosa di buono”.

Claudio Sadler

Per Francesco Stara: “Questo è il momento in cui ogni essere umano è tenuto a fare del suo meglio per risolvere i conflitti del presente a cui siamo tutti legati; guerre, problemi ambientali, sociali, e culturali. Credo che la ristorazione si debba mettere in gioco utilizzando i suoi valori basati su accoglienza, equità, compassione e inclusione. La tavola è sicuramente il mezzo.

Francesco Stara

La cucina il linguaggio”. Per il giovane Davide Atzeni: “Dobbiamo continuare a impegnarci, essere collaborativi e generosi per noi e per gli altri. Le menti brillanti non hanno paura del buio”.

Davide Atzeni

Salvatore Camedda


Conclude Salvatore Pilloni, fondatore della Cantina e recentemente insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica: “Ospitando gli chef ci è venuto subito in mente l’idea di poterli mettere tutti insieme per una cena speciale. Vogliamo festeggiare questo traguardo per la Sardegna che si afferma come punto di riferimento per il turismo, non solo balneare, ma anche enogastronomico. In secondo luogo la sofferenza del popolo Ucraino non può lasciarci insensibili, vanno aiutati subito e attraverso le nostre aziende abbiamo già inviato beni di prima necessità, ora con i ricavati della cena pensiamo ai più piccoli, che rappresentano il futuro di chi dovrà ricostruire l’Ucraina”.

Salvatore Pilloni


Il ricavato della cena verrà donato in beneficenza per sostenere le attività di Voices of Children, un’associazione ucraina non profit nata per dare supporto psicologico ai minori traumatizzati dalla guerra del 2014, soprattutto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk. In questi tragici giorni è impegnata soprattutto nel procurare rifugi, pasti e beni di prima necessità per le persone in fuga dalle città, inoltre ha organizzato un sistema di supporto psicologico a distanza attivo 24 ore su 24.

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