La salicornia, conosciuta anche come asparago di mare, è una piantina grassa che cresce su suoli salmastri o salini, carnosa e con rami dalla forma cilindrica, si sviluppa nelle zone temperate dei diversi continenti. In passato veniva utilizzata non solo come alimento o condimento, al posto del sale, ma anche nella produzione della soda vegetale che veniva poi impiegata dai vetrai, con l’intento di rendere più trasparenti le creazioni in vetro, e pure nella produzione di saponi come, ancora oggi, nel caso del sapone di Aleppo.
E’ una pianta che si riproduce in modo rigoglioso nelle distese sabbiose nel bacino del Mediterraneo ma può crescere anche in mare, in quanto è la pianta erbacea che più di tutte le altre tollera il più alto contenuto di sale.
Per germinare i semi della salicornia hanno bisogno di acqua dolce e pertanto il processo si attiva solo dopo una pioggia o un’inondazione. Una volta che i semi sono germinati, la piantina può utilizzare l’acqua marina. Il colore verde caratterizza le piante più giovani ma più si va avanti nel tempo più la loro colorazione cambia dal giallo fino al rosso. Quest’ultimo stadio indica una eccessiva presenza di sale che provoca la morte della pianta. A questo punto l’arbusto rilascia molte migliaia di semi che si disperdono nel suolo. I semi possono mantenere la loro capacità germinativa anche per 50 anni.
Il periodo dell’anno più adatto per la raccolta della salicornia è la tarda primavera quando i suoi rami sono di un bel colore verde, teneri e carnosi.
Come sostengo i nutrizionisti, la salicornia ha anche molte proprietà, è ricca di iodio, proteine, fibre, minerali, vitamine e pochi carboidrati e le viene riconosciuto un potere di rafforzamento del sistema immunitario.
La piantina non ha suoi canali commerciali sviluppati ma può essere trovata nei banchi delle pescherie con una relativa frequenza.
In ogni caso la sua reperibilità è circoscritta ai mesi di maggio e giugno.
Sono tanti i modi per utilizzare la salicornia in cucina. Il più semplice è un’insalata, facendo bollire i rami in acqua non salata e, una volta scolati e raffreddati, condendo semplicemente con olio evo e limone. Ovviamente senza mai aggiungere sale.
Molti preferiscono farne eccellenti frittate e omelette secondo ricette tradizionali o servirla come contorno con il pesce. Ottimi pure i condimenti per la pasta con l’abbinamento ai frutti di mare, cozze e arselle.
Un modo semplicissimo e veloce per provarla è rosolata.
Cuocere per dieci minuti in abbondante acqua bollente in modo che perda un po’ del suo sale. Rosolare in padella con olio evo e aglio senza aggiungere sale. E’ davvero buonissima e si presta a tutti gli abbinamenti di mare.
Gianfranco Quartu giornalista e food blogger. Si occupa di storie di cucina, di cibo, alimentazione e food photography. Su Instagram @Cucinieremoderno