Il Vino: un’isola di valori. 77° Congresso Nazionale Assoenologi. Di Gianfranco Quartu

Una straordinaria occasione di approfondimento per il settore vitivinicolo

Sono stati due giorni davvero ricchi di spunti, bilanci, analisi e progetti per il futuro quelli del Congresso Nazionale di Assoenologi, che si è svolto nella suggestiva cornice della Galleria Umberto I del Bastione di Saint Remy a Cagliari il 30 e 31 maggio.

Giunto alla sua 77° edizione il Congresso, aperto dal presidente nazionale Riccardo Cotarella, ha ospitato numerosi relatori giunti da tutta la regione, dalla penisola e dall’estero. A sottolineare la portata dell’evento, la presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e la testimonianza di un imprenditore d’eccezione come Brunello Cuccinelli.

Tanti i premi e i riconoscimenti consegnati, il Premio Comunicazione Italia a Luciano Pignataro, il Premio Comunicazione internazionale a Jens Priwe, il Premio di laurea “Marco Accordini” a Francesca Violardo, e tra tutti quello in ricordo di Giacomo Tachis uno dei più importanti enologi italiani scomparso nel 2016, una targa ritirata dalla figlia Ilaria e consegnata da Mariano Murru presidente Assoenologi Sardegna, che di Tachis fu allievo.

Due giorni ricchi di spunti e di analisi del mercato e delle tendenze dei consumi nel settore vinicolo. Un panorama a 360 °, ricco di proiezioni delle situazione negli altri paesi illustrati da esperti quali Jon Moramarco per il mercato americano, Maximilian Scheld per il mercato tedesco, Nicholas Moschi per il Regno Unito e Leo Xiangxin Kong per il mercato cinese.

Ma anche momenti di scambio e confronto nelle tavole rotonde tematiche condotte dalla giornalista Tg1 Rai Anna Scafuri: sul mercato del vino italiano tra Horeca, Gdo e Comunicazione o sulle competenze complementari per un approccio contemporaneo al mondo del vino. E poi si entra nel vivo delle tematiche vitivinicole che più da vicino riguardano la nostra isola, un’”isola della biodiversità e terra madre della vita” come titola un’altra tavola rotonda tenuta da docenti universitari delle Università di Cagliari e Sassari e delle Agenzie Agris e Laore.

Si entra poi nello specifico con il tema dei consorzi di tutela e sulla loro importanza e prospettive future con Francesca Argiolas del Consorzio Vini di Sardegna, Giovanni Pinna del Consorzio Volontario del Vermentino di Sardegna, Mario Petretto del Consorzio Alghero Doc e Mario Mereu del Consorzio Volontario Cannonau di Sardegna.

Un mondo complesso quello del vino, un mondo articolato, dove dalla fusione di tanti elementi vitali, il territorio, le colture, l’azienda, le tecniche enologiche e tanti altri aspetti non secondari, nasce un buon prodotto. Ed è proprio nel “ruolo dell’enologo  e della sua evoluzione” che si entra con il racconto di Lorenzo Landi una figura spicco nel panorama enologico nazionale e nominato Migliore Enologo Italiano 2023 da Vinoway durante la Vinoway Selection.

Doverosamente, come in ogni evento del settore, non sono mancate le degustazioni con due masterclass, la prima sui sette vini rappresentativi dei diversi territori sardi e la seconda con la degustazione di annate con almeno vent’anni di affinamento.

Tra le relazioni finali non poteva mancare, nell’isola del vino, il tema della Sardegna come isola della longevità e le Blu Zone nel mondo, con Gianni Pes ricercatore della Facoltà di Medicina dell’Università di Sassari e con Dan Bluettner del National Geographic in collegamento dagli Stati uniti.

A questo tema si affianca anche la bella mostra fotografica a corredo della sala convegni, una mostra di ritratti di uomini e donne centenari di Sardegna magistralmente catturati dall’obiettivo della fotografa Daniela Zedda, recentemente scomparsa. Accanto a questa bella esposizione altre due interessanti mostre, una sui pani sardi, curata dall’Accademia sarda del lievito madre, che presenta una varietà di tipologie caratteristiche delle diverse zone dell’isola, pani confezionati per tante differenti occasioni, feste, matrimoni e ricorrenze e che fanno della Sardegna una delle regioni al mondo con un così gran numero di varietà di pane.

La seconda mostra è sulle viti selvatiche millenarie curata da Agris,  l’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale.

I lavori si chiudono infine con il collegamento con uno dei più noti portavoce della Sardegna nel mondo, il musicista Paolo Fresu.

“E stata una straordinaria opportunità di approfondimento e confronto di tematiche di rilievo internazionale per il comparto vitivinicolo – sottolinea Mariano Murru alla fine di questo 77° Congresso – e soprattutto un momento importante di promozione di tutte le eccellenze dell’isola a partire da quelle enologiche”.