Conferenza stampa Concorso Enologico Nazionale Vermentino 2021.

Cagliari 25 giugno 2021. La Sardegna si prepara ad accogliere la seconda edizione del Concorso Enologico Nazionale Vermentino 2021. La kermesse, prevista per il 29 e 30 giugno, si svolgerà a Cagliari presso lo storico stabilimento balneare il Lido – sito nel viale del lungo mare sulla spiaggia del Poetto di Cagliari. L’evento ideato e curato dall’Associazione APS Promo Eventi, vanta la presenza istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e della Coldiretti Sardegna, mentre   come main media partner si avvale della testata giornalistica “Epulae   News” e della stretta collaborazione di Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale.

Oggi 25 giugno, lo stesso stabilimento balneare ha ospitato la conferenza stampa dell’evento, che ha visto la partecipazione di Alessandro Sorgia, assessore alle  Attività produttive e Turismo del comune di Cagliari, Ferdinando Secchi in rappresentanza della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, Giorgio Demurtas, Presidente provinciale della  Federazione Coldiretti di Cagliari, Mario Bonamici, presidente Aps Promo Eventi e Angelo Concas, giornalista enogastronomo segnalato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in qualità di massimo esperto del Vermentino dall’Associazione APS Promo Eventi, organismo ufficialmente autorizzato dal Ministero per il Concorso enologico nazionale e internazionale.

Da parte di tutti i presenti alla conferenza è stato espresso il plauso all’ APS Promo Eventi per il coraggio e la caparbietà di proseguire, nonostante le note difficoltà pandemiche, affinché il concorso andasse avanti per non vanificare tutti gli sforzi che fino a oggi, sono stati profusi.

A contendersi i titoli, saranno circa duecento etichette provenienti da tutte le regioni italiane che producono Vermentino. I vini in concorso dovranno riportare in etichetta le denominazioni DOP, IGP e IGT e dovranno riportare sulle etichette il nome del vitigno Vermentino, che deve essere presente in una percentuale minima di almeno l’85%.

Inoltre, lo stesso regolamento, ha ammesso altre cinque categorie di Vermentino: i vini frizzanti, tranquilli, spumanti, dolci e liquorosi

A giudicare i prodotti saranno 5 commissioni composte da tre tecnici degustatori e da due degustatori esperti o giornalisti del settore enologico.

Ai vini premiati, a secondo del punteggio, saranno attribuite le medaglie: Gran medaglia d’oro, medaglia d’oro e medaglia d’argento.

Tale modalità di assegnazione dei premi consente di limitare la premiazione, solo al 35% dei vini partecipanti alla gara.

Alla fine della conferenza abbiamo intervistato il Presidente dell’Associazione APS Promo Eventi Mario Bonamici organizzatore, insieme ad Andrea Campurra, del Concorso Enologico Nazionale Vermentino.

Mario, qual è l’obiettivo che vi siete prefissati nell’organizzare il concorso sul Vermentino?

“L’obiettivo è quello di evidenziare la migliore produzione enologica nazionale di Vermentino, farla conoscere ai consumatori e agli operatori, presentare al pubblico le diverse tipologie, nonché premiare e stimolare lo sforzo delle aziende vinicole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti.

 Ogni area dove viene coltivato il Vermentino presenta delle specifiche peculiarità che si differenziano per qualità intrinseche. In Sardegna, grazie a particolari condizioni pedoclimatiche, otteniamo dei vini a tipicità specifica che rappresentano il meglio della produzione mondiale. Tra i monovarietali il Vermentino si sta sviluppando, oltre che nelle regioni italiane, anche in altre parti del globo. Ad esempio in Australia, grazie a diversi produttori immigrati sardi, il Vermentino sta soppiantando il vitigno Chardonnay, poiché è più resistente al caldo torrido; analoga situazione si sta verificando in California”.

Considerato che oramai il vitigno è presente in quasi tutti i continenti perché salvaguardarlo?

“L’80% del Vermentino italiano si coltiva in Sardegna e il territorio della Gallura costituisce il top. Nella nostra regione il vitigno ha trovato le condizioni ideali per acclimatarsi, inoltre, c’è anche una cultura diffusa della tecnica di vinificazione, tutto ciò ha permesso al Vermentino di radicarsi in tutti gli ambiti territoriali sardi con ottime produzioni a specifiche caratterizzazioni. Il territorio della Gallura, grazie a suoi suoli da disfacimento granitico, con componenti sabbiose e argillose riesce a caratterizzare e dare identità al Vermentino. Tra l’altro, a parità di grado zuccherino delle uve, il Vermentino presenta un’acidità del mosto più alta quando è coltivato in suoli alluvionali granitici, cioè di recente formazione, dando vita a vini vivaci ed eleganti, caratterizzati da note di fiori, frutta a polpa bianca e gialla, nonché di agrumi. Su suoli alluvionali granitici più antichi, l‘acidità del mosto è più bassa e i vini sono più corposi e potenti, con sentori di frutta esotica a polpa gialla, bianca, a fiori bianchi e gialli e, a seconda della zona, ricchi di sentori tipici della Macchia Mediterranea. I terreni granitici conferiscono al vitigno mineralità e sapidità, sue caratteristiche fondamentali. Altre ottime produzioni si ottengono in Corsica, in Francia, ma anche in molte regioni d’Italia “.

Possiamo considerare il Vermentino la riscoperta a una identità sarda che rischia di essere perduta per sempre?

​“Il Vermentino, così come il Cannonau, per noi sardi è una questione di identità che vogliamo mantenere a tutti i costi. Perdere questo patrimonio significherebbe cancellare secoli di storia.  Vini le cui origini risalgono alla civiltà nuragica, esistita intorno al 1800 a. C. e che nei secoli è stato patrimonio di ogni singola dominazione che si è avvicendata sull’isola: Romani, Fenici, Bizantini, Spagnoli e per finire i Piemontesi. Come dimenticare questo passato? Il Vermentino è il nostro futuro, un vitigno che vanta centinaia d’anni e che orgogliosamente offriamo e facciamo scoprire ai turisti che arrivano nella nostra magica terra, ma che anche esportiamo con grande successo in tutto il mondo. Quando facciamo le nostre iniziative promozionali all’estero, non pubblicizziamo solo il vino Vermentino, ma anche i territori, la cultura, l’orgoglio, l’identità di un popolo che non vuole assolutamente perdere la propria insularità”.

È   lodevole   l’impegno   che   l’Associazione   APS   Promo   Eventi, con   la   valorizzare   del Vermentino, ma cosa occorre per farlo posizionare sull’olimpo dei grandi vini mondiali?

“Bisogna modificare l’immagine del Vermentino che spesso viene considerato con appellativi ingiusti quali: vino da barca, vino di giornata, vino vacanziero, ecc. Il Vermentino, quando è ben vinificato e abbiamo aziende con le spalle larghe cioè economicamente solide che possono permettersi di ritardare anche di anni l’immissione del vino sul mercato, si può ottenere, attraverso l’invecchiamento, dei Vermentino di grande pregio. Mi è capitato personalmente di degustare in Sardegna vino Vermentino invecchiato da più di dieci anni e ritrovare prodotti che non hanno eguali. Bisogna inoltre, utilizzare una buona vinificazione a marca italiana come il metodo Martinotti, affinché si possano ottenere dei vini spumanti a forte caratterizzazione che si possono accostare a tutto pasto con l’esclusione dei dessert. Indispensabile è anche una continua promozione e pene trazione sui mercati internazionali. L’Organizzazione ha, inoltre, siglato un accordo commerciale con un buyer della Polonia che si è formalmente impegnato ad acquistare una prima fornitura, del valore di 1000 €, del vino premiato col punteggio più alto.  Questa è un’occasione, per il vincitore, di entrare in un mercato nuovo, anche questo, frutto dell’impegno della Promo Eventi nel promuovere i prodotti dell’agroalimentare sardo all’estero”.

Mentre salutiamo Bonamici ci elenca anche i giudici che compongono la giuria: (Per conoscere più approfonditamente i giurati consultare la pagina: http://www.concorsovermentino.com/giuria2021/

Anche quest’anno, Presidente del Concorso Enologico Nazionale del Vermentino, sarà il toscano Pier Paolo Lorieri.   

La giuria sarà composta:

Angelo Concas, giornalista enogastronomo Presidente nazionale di Epulae, Accademia enogastronomica internazionale e direttore responsabile della testata giornalistica Epulae News;

​Eleonora Cozzella, giornalista della nuova testata “Il Gusto” del Gruppo editoriale GEDI (La Stampa, Repubblica, ecc.), scrittrice e sommelier;

Paolo Fratter, giornalista di Sky TG 24 sommelier e master Bibenda della Fis

Sandra Ianni, scrittrice, articolista, inviata dì SiChanell TV ” Web TV ” di Siena e d’intorni e sommelier enogastronoma;

Mario Liberto, agronomo, sommelier, giornalista, scrittore dell’agroalimentare e Segretario generale nazionale della Federazione Internazionale dei giornalisti e scrittori di turismo della “Fijet”;

Alberto Lupini, giornalista, Direttore del giornale “Italia a tavola”;

Alessandra Moneti, giornalista dell’agenzia ANSA di Roma specializzata sui temi dell’agroalimentare e in particolare del Food Economy;

Lucien Angei, enologo;

Aldo Buiani, Direttore tecnico del Consorzio di tutela del Malvasia di Bosa DOC;

Giorgio Baccigalupi, enologo;

Federica Carta, enologa, degustatrice e consulente, project manager, enologia per aziende internazionali;

Piero Cella, enologo;

Riccardo Curreli, enologo;

Marco Delugas, sommelier;

Emanuela Flore, enologa;

Daniele Giuntini, agronomo e dottore in viticoltura ed enologia;

Daniele Manca, enologo;

Daniele Marchi, agronomo e specializzato in viticoltura ed enologia;

Marianna Mura, enologa;

Umberto Trombelli, enologo e consulente.

CRONOPROGRAMMA

28 giugno

ore 18.00 – briefing di benvenuto presso BCity e prove di degustazione

29 giugno

ore 9.00 – registrazione dei giurati (terrazza panoramica, Lido di Cagliari)

ore 9.30/13.30 – degustazione campioni in Concorso (terrazza panoramica Lido di Cagliari)

ore 18.00/20.00 – proclamazione dei vincitori del Concorso, foto e video interviste.

Il servizio di sommelerie sarà affidato alla FIS così come per la prima edizione del 2017. Anche quest’anno i giudici degusteranno i vini in gara dal calice “Sartoriale” Tailormade VSG, soffiato a bocca e realizzato completamente a mano, appositamente dall’ Italesse per i vini Vermentino in occasione del Concorso Internazionale “Vermentino”.

Particolarmente gradita l’attenzione posta dagli organizzatori nei confronti dei componenti della giuria e dello staff del servizio, i quali utilizzeranno come disinfettante lo “Sterile 85” della distilleria Silvio Carta Zeddiani, costituito da alcol e da infusi di botaniche sarde, integralmente biologiche e quindi utilizzabile anche per uso alimentare.    

 Angelo Concas

La classifica completa dei vini e delle aziende premiate verrà diffusa sul sito www.concorsovermentino.com nella pagina riservata alla manifestazione e mediante comunicati per la stampa nazionale ed internazionale.

Photo credit: Renato D’Ascanio Ticca