Un confortante successo di pubblico si è registrato nel primo fine settimana della Festa del Pesce di Caorle, un risultato che premia la giunta guidata dal sindaco di Caorle Luciano Striuli costantemente impegnata a valorizzare la cittadina in termini di genuinità e di tradizione oltre alla sua nota vocazione balneare. Dopo il periodo di agosto in cui è stato imposto il fermo pesca, settembre è il momento giusto per celebrare il rigenerarsi dell’abbondanza della vita in mare. Ripresa nel 2016, dopo dieci anni di sospensione e fortemente voluta dai residenti la Festa del Pesce è un evento assai sentito dai caorlotti per lo stretto legame che l’attività della pesca ha avuto costantemente nei secoli per la stessa esistenza del borgo marinaro che oltre a primaria località di villeggiatura marina è anche porto peschereccio importante dell’Alto Adriatico, nonché città d’arte con lo splendido duomo di Santo Stefano Protomartire dal campanile cilindrico che risale all’XI secolo e con le calli e i campielli del centro storico che la fanno assomigliare a una Venezia in miniatura.
La grande sagra che si ripete anche da venerdì 17 a domenica 19 settembre, alla sera il venerdì e il sabato, a pranzo invece la domenica, vede impegnati gli stessi pescatori e le loro famiglie nel preparare e cucinare il pesce sulla spiaggia della Sacheta cioè nel tratto della spiaggia di Levante adiacente al Santuario secentesco della Madonna dell’Angelo, luogo molto caro alla devozione di queste terre e di forte richiamo simbolico per il suo stretto legame con le attività della pesca: la leggenda vuole infatti che furono proprio dei pescatori a trovare in mare la miracolosa statua della Madonna in esso custodita.
Accanto agli spazi organizzati, accessibili in sicurezza con il green pass, dove sono allineati tavoli e panche su cui sedersi per gustare polenta e pesce e varie pietanze accompagnate da diverse qualità di vini locali, nell’edizione 2021 per la prima volta è stata dedicata una sezione esterna all’area della sagra solo per asporto. Come ogni anno la festa si presenta come un grande mercato di street food dove vengono servite specialità locali pescate in mare, cucinate in padella, fritte o grigliate: sarde, vongole, calamari, sardine, accompagnati da polenta e formaggio, birra e vini, tra cui il protagonista è il Lison veneto, bianco aromatico e secco coltivato e prodotto nell’entroterra di Caorle, dove tra l’altro si trova l’Azienda Agricola Ca’ Corniani, di proprietà di Assicurazioni Generali, una tra le principali aziende agricole italiane.
Info: www.caorle.eu
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.