
Un grattacielo di 16 piani e ben 372 camere e suite, costruito nel 1933 con una linea architettonica purissima e interni con uno stuzzicante mix di modernità e art decò rappresenta l’indirizzo di San Francisco del gruppo alberghiero Sonesta, inserito nel segmento premium caratterizzato dal nome “Royal” con posizioni invidiabili nel centro delle principali città americane, completezza di servizi, un tocco differenziante locale per offrire agli ospiti un’esperienza di upscale urban escape a un prezzo veramente competitivo rispetto ad altre destinazioni di pari categoria quattro stelle.



Si trova a due minuti a piedi da Union Square la piazza centrale che è il verto cuore di San Francisco, ben servito anche dai mezzi pubblici di Municome è chiamata affettuosamente l’azienda di trasporti locale, il cui convenientissimo abbonamento settimanale è vivamente consigliato a chi visita la città.
L’ingresso non è molto appariscente dalla strada, appena una piccola targa tra due porte a vetri. La piccola reception si trova entrando sulla sinistra, con pannelli di alabastro alle spalle. Il centro della lobby è occupato da alcuni divanetti con tavolini in marmo, una spropositata sedia al centro, un caminetto retrostante e un quadro con la curiosa mascotte che i Royal Sonesta associano ad ogni indirizzo: per dare un tocco locale la Duchessa di San Francisco è un leone marino, richiamo ai socievoli animali marini che si possono ammirare al Pier 39 sulla Baia.



A fianco della lobby si trova una luminosa sala di conversazione e dietro, a partire dalle 5 del pomeriggio dal martedì al sabato, si apre la Redwood Room, il bar di tendenza che celebra la fine del proibizionismo in una sala tutta pannellata da un’imponente boiserie di legno rosso con appese riproduzioni dei più famosi dipinti di Klimt. L’epoca art decò vive nei bellissimi lampadari storici originali. Il lungo bancone del bar, affollato di avventori, esalta la retro illuminazione di una vasta serie di spiriti e liquori.



La bar tender Jackie Gordon è famosa per i suoi cocktail: nella lista alcuni sono esclusivi, altri più classici e ben conosciuti; sono presenti anche alcuni cocktail totalmente analcolici. Notevole è la collezione di birre, sidro, bollicine, vini al bicchiere o alla bottiglia: sono presenti tutti i migliori champagne, ma anche grandi vini francesi bianchi e rossi. La collezione di superalcolici comprende un’ampia selezione di vodka da diversi paesi, gin, bourbon e tanti whisky: americani, irlandesi, giapponesi, canadesi e australiani. I tantissimi whisky scozzesi sono suddivisi tra sia singolo malto e blended. Completano la fornitissima scelta diversi tipi di tequila e mezcal e un lungo elenco di rum, e poi ancora cognac armagnac.
In questo bar di tendenza, molto frequentato anche dai locali, c’è anche una piccola carta per la cena, con aperitivi, stuzzichini e dessert. Il piatto firma del locale è il double cheeseburger, un ricco doppio hamburger al formaggio accompagnato da croccanti patatine fritte.
Eventi, trattenimenti, meeting, riunioni, feste private sono di casa al Clift, anche per la sua posizione comodissima da raggiungere. Il piano ammezzato, arredato con opere d’arte moderne alle pareti, è tutto dedicato a quattro sale riunioni: si chiamano Moore da 30 posti, Colder da 70, Fraser da 20 e infine Maybeck da 50: due sono con luce naturale e due senza. C’è poi al piano terra, con luce naturale e vista strada, la sala più grande: è l’Applegarth Ballroom con capienza per 150 persone sedute. Al 15esimo piano con spettacolare vista panoramica c’è ancora una sala per 100 persone. Al secondo piano si trovano inoltre alcune piccole boardroom, oltre al fitness center dell’albergo, attrezzato con macchinari Life Fitness.
Info su San Francisco: www.sftravel.com
The Clift Royal Sonesta
Geary Street 495, San Francisco(USA)
Tel. 001 415 7754700
www.sonesta.com/royal-sonesta/

Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.