
di Leonardo Felician
Quasi 15 mila visitatori, record di tutte le edizioni, più di 210 espositori da 18 regioni italiane e dalla Grecia, buyer da 16 Paesi di tutto il mondo, 176 oli in gara, 27 ristoranti coinvolti tra Trieste e il Friuli Venezia Giulia con piatti dove l’olio è stato protagonista, nonché 12 bar che hanno proposto per l’occasione diversi cocktOil. Questi sono alcuni dei numeri prestigiosi di Olio Capitale 2025, il salone dell’olio extravergine d’oliva tipico e di qualità che si è chiuso il 16/3/2025 a Trieste, presso il Generali Convention Center in Porto Vecchio.




La 17esima edizione dell’unica fiera dell’olio extravergine d’oliva in cui è rappresentata in maniera diffusa la produzione italiana è stata come sempre un punto di riferimento e di incontro per centinaia di operatori del settore, ma soprattutto un appuntamento per il pubblico triestino e della regione, che ha potuto conoscere da vicino i produttori, le caratteristiche degli oli, le provenienze e potrà anche partecipare a degustazioni e ad altre iniziative.




Olio Capitale è realizzato dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, attraverso la sua azienda Aries, gode del patrocinio del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste, ed è co-organizzato dal Comune di Trieste e dal Trieste Convention and Visitors Bureau, con partner l’Associazione nazionale delle Città dell’Olio e l’Associazione Mirabilia Network, nonché con il sostegno di Io Sono Friuli Venezia Giulia e Unioncamere.
Le due regioni più rappresentate e più importanti per la produzione olivicola sono naturalmente quelle meridionali. La Puglia è in testa, tallonata per la verità anche da Calabria, Sicilia, Campania e Sardegna, ma anche le regioni più piccole come la Basilicata al sud, l’Umbria al centro e il Friuli Venezia Giulia al nord hanno esposto e fatto assaggiare i loro oli. Tra le tante aziende presenti, quelle nel seguito citate rappresentano bene la produzione di queste regioni: alcune hanno siti web all’altezza della tecnologia odierna e con funzionalità di e-commerce.

La provincia che va citata per prima è naturalmente quella di Foggia, che grazie anche alla sua grande estensione è la prima d’Italia per produzione. Situata a San Severo (FG), l’Azienda Agricola Terresanseveresi è nata dalle mani esperte e dall’amore per la terra della famiglia Bentivoglio e si dedica con orgoglio alla valorizzazione dell’agricoltura e alla produzione di olio e vino di qualità. I legami familiari, profondi e resistenti come le radici degli ulivi secolari che punteggiano le campagne del foggiano sono il simbolo dell’attaccamento, della passione e della dedizione tramandati di generazione in generazione, da padre in figlio, da nonno a nipote, attraversando il tempo, le stagioni e gli anni. A San Severo Terre Sanseveresi rappresenta una realtà innovativa nella produzione agricola, capace di coniugare tradizione e modernità con l’obiettivo di portare sulle tavole prodotti autentici e genuini, espressione della terra e della sua ricchezza. I prodotti sono l’Oro Daunio biologico di Coratina, l’Oro Daunio biologico Leccino e Coratina, nonché il Daunio Peranzana, un fruttato medio di colore giallo con riflessi verdi, con sentori di carciofo, mandorla e leggero pomodoro, con note di amaro e piccante di intensità medio-elevata e retrogusto di carciofo e mandorla.
Scendendo a sud di Bari, la provincia di Brindisi vanta una lunga tradizione olivicola risalente a millenni fa, descritta già dagli scrittori latini come Plinio il Vecchio. La Tenuta Argentiero è stata fondata nel 1940 nel paese di Ceglie Messapico e da oltre tre generazioni produce con un proprio frantoio un olio extravergine dal sapore fruttato intenso utilizzando la cultivar Coratina e un’Ogliarola proposta sia in versione biologica a km zero, sia in blend dal sapore moderatamente fruttato. Le confezioni sono in bottiglia, latta o bag: ad esse si aggiunge un aromatizzato al limone prodotto dalla macerazione di fette di limone non trattato in olio di Leccina e Coratina. L’olio però rappresenta soltanto una parte della produzione dell’azienda: ci sono anche i pomodori tipicamente pugliesi che danno origine a passate tradizionali naturali senza aggiunte di conservanti, nonché vini più noti e apprezzati del territorio: il Primitivo e il Negroamaro, anche in versione rosato, e da ultimo il bianco Verdeca.
La Masseria Visciolo situata a Montemesola in provincia di Taranto, dove la tradizione olivicola è radicata da secoli, usa definirsi una storia contadina che nasce tra i filari dell’uliveto. “Tra i Filari” è infatti il nome dell’olio extravergine di oliva legato alle tradizioni di famiglia, autentico e versatile fruttato medio per la preparazione di ogni piatto con un equilibrio ideale che unisce delicate note vegetali a un retrogusto piacevolmente armonioso. L’azienda coltiva anche grano e legumi e produce anche pasta, tra cui le tradizionali orecchiette pugliesi, ma a Trieste ha voluto presentare una vera innovazione: una polvere d’olio che si può aggiungere ai piatti al posto della goccia d’olio su preparazioni e piatti come il salmone, ma che poi in bocca sprigiona tutto il suo sapore. Pur dotato di e-commerce, il sito internet sorprende però per la scarsa ricchezza informativa.
Passando alla Calabria, a Cortale in provincia di Catanzaro l’Azienda Agricola Ciriaco tramandata di generazione in generazione è oggi guidata interamente da donne che hanno scelti di onorare l’impegno familiare. Eugenia e la figlia Laura hanno deciso di coltivare gli ulivi soltanto secondo i principi dell’architettura biologica fin dal 1999, utilizzando concimi naturali senza l’uso di pesticidi e diserbanti, un segno di rispetto non solo per la natura, ma anche per la salute dei Clienti. Il prodotto dell’azienda è un IGP Olio di Calabria, protetto da un disciplinare rigoroso che sottolinea il forte legame che intercorre tra la cultura dell’ulivo e la sua funzione culturale e sociale che si riflette sul territorio circostante. I formati in bottiglia o latta ripercorrono tutta la gamma classica: 250, 500, 750 ml oppure 1, 2 e 5 litri. Stupisce la scelta del nome del sito, generico e non collegato al nome dell’azienda.
Anche un’azienda del Friuli Venezia Giulia ha fatto la stessa scelta di un nome di sito generico e non legato alla propria ragione sociale. Corte Tomasin praticamente giocava in casa, perché Castions di Strada al centro del Friuli in provincia di Udine dista solo poche dozzine di km dalla sede espositiva di Olio Capitale a Trieste. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare di terza generazione che ha deciso 20 anni fa, nel 2005, di innovare con una sfida inconsueta puntando ad essere una delle prime in Friuli a introdurre la coltura dell’olivo per la produzione di olio extravergine di oliva. Fondata negli anni ‘50 l’azienda era basata come molte altre del territorio sulla produzione di cereali e zootecnia, molto più tipici della piana friulana, ma è riuscita ad allevare varietà di ulivi pugliesi come la Coratina, insieme alla Bianchera, che è la cultivar locale tipica di Trieste e dell’Istria, un ulivo particolarmente adattato a resistere alle gelate e agli inverni freddi e spazzati dalla bora che nel secolo scorso hanno quasi distrutto in due occasioni le coltivazioni dell’ulivo della zona. Corte Tomasin ha vinto la sua sfida con un cambiamento radicale e ha creato un marchio visibile, coloratissimo e ormai conosciuto dai consumatori della regione.
INFO
- Terre Sanseveresi – https://www.terresanseveresi.it
- Argentiero – https://www.frantoioargentiero.com/
- Masseria Visciolo – https://www.masseriavisciolo.com/
- Ciriaco – https://www.oliobioitalia.it/
- Corte Tomasin – https://www.olioextraverginefvg.it

Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.