Di Angelo Concas e Isabella Fiori
La commissione degli esperti degustatori di Epulae dei “Pezzi da 90 dell’Enologia Italiana”, presieduta da Angelo Concas e dai giudici: Isabella Fiori, Barbara Loddo, Giovanni Maria Boi, Giuseppe Vizzini, ha conferito alla Cantina Murales, un’Anfora d’Argento e cinque Anfore d’Oro di Epulae.
La Cantina Murales sorge in località Piliezzu nel territorio della Gallura, a pochi chilometri dall’aeroporto di Olbia, nella zona nordoccidentale della Sardegna che è caratterizzata da un variegato paesaggio di favolosa bellezza, conosciuto a livello turistico come un luogo unico ed esclusivo.
È in questo splendido territorio che nel 2007 Piero Canopoli di origini sarde e sua moglie Giuliana Dalla Longa di origini venete, ma residenti a Varese, decidono di trasferirsi con tutta la famiglia in Gallura, con la volontà di creare un loro gioiello vitivinicolo, riuscendo così, in poco tempo a realizzare il loro sogno/progetto, dando alla luce la loro piccola e deliziosa Cantina Murales.
Piero Canopoli, è sommelier, winemaker, enogastronomo, ristoratore e cuciniere per passione.
Giuliana Dalla Longa, è perito sommelier professionista, enogastronoma, docente nei corsi di formazione professionale per sommelier, nonché organizzatrice di eventi enogastronomici.
All’inizio dell’attività, le vigne che conferivano le uve per la produzione dei vini della Cantina Murales, erano principalmente quelle del Vermentino, il vitigno a bacca bianca più autorevole del territorio e quelle di altri vitigni a bacca nera della grande tradizione viticola sarda, come il Cannonau, il Carignano e il Malvasia nera.
Grazie alla creazione nel 2016 dei nuovi impianti a Sant’Antonio di Gallura e grazie a una tecnologia all’avanguardia, Piero e Giuliana sono riusciti ad aumentare la produzione già esistente con la nascita di nuovi e interessantissimi vini, ottenuti con uve di monovitigno o in assemblaggio con altre uve, utilizzando le selezionatissime uve a bacca bianca di Vermentino e di Viognier (Murales è l’unica cantina in Sardegna a coltivare questo vitigno originario della Valle del Rodano in Francia) e quelle a bacca nera di: Cannonau, Carignano, Malvasia Nera, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon.
I vini della Cantina Murales, godono di tutti gli influssi benefici conferitigli dal territorio dei bellissimi Colli del Limbara, dove gli splendidi e maestosi massi modellati dal tempo sembrano essere scolpiti dai più bravi maestri scultori della pietra; dal suolo, dove sono poste a dimora le vigne su terreni di disfacimento granitico; da una ricca presenza di macchia mediterranea, tra le quali spiccano il lentisco, il corbezzolo, il mirto, il cisto, il ginepro nano, l’erica, la ginestra e il profumatissimo elicriso; dalle piante rare del sottobosco, come la viola di Corsica, la felce florida e il ribes del Limbara, nonché per l’importante brezza marina spinta dal vento di maestrale che, dona quel tocco di salinità ai vini.
La Cantina ha la sua sede in un luogo immerso nel verde con annesse sette piccole casette chiamate “stazzi”, nome tipico in dialetto locale, che costituiscono la Locanda Murales dove gli ospiti alloggiati hanno a disposizione nel corpo centrale il ristorante dedicato.
Il ristorante di “Turismo rurale” ha un tocco elegante e promuove l’enogastronomia sarda, offrendo una scelta di piatti creati con le verdure e gli ortaggi del loro orto e con soli altri prodotti del territorio limitrofo o a chilometro giusto, che comprendono i prodotti: ittici e carnei, dell’arte bianca, del settore lattiero caseario, del settore norcino e di tutte le materie prime che contribuiscono a rendere semplici e raffinate le loro pietanze.
Le piccole abitazioni, i locali di accoglienza e il ristorante sono stati restaurati interpretando e valorizzando la struttura originaria.
Gli animali del loro cortile: oche, galline, tacchini, anatre, caprette tibetane, conigli, piccioni, l’asinello, i cani, i gatti, sono compagni e parte integrante dell’azienda Murales e della loro appassionata clientela.
Ed è così, che grazie alla grande passione per il mondo vitivinicolo, Piero e Giuliana sono riusciti a creare il loro gioiellino, che è diventato subito una “piccola” realtà di spicco nel mondo vitivinicolo non solo sardo.
La loro produzione annua si aggira adesso intorno alle centomila bottiglie di ottimi ed eccelsi vini, ed è qui, che Piero ha potuto sperimentare e realizzare vini capaci di stupire i più attenti cultori del buon bere.
I vini degustati e premiati:
Lumenera Vermentino di Gallura D.O.C.G. Superiore Vendemmia 2018 – 14%Vol – Punteggio 96,5/100 Anfora d’Oro di Epulae
Lumenera è un Vermentino di Gallura D.O.C.G. ottenuto con uve vendemmiate tardivamente. Dopo la macerazione di due giorni sulle bucce, il mosto viene fatto fermentare in tonneau, per poi affinare con la tecnica del bâtonnage quotidiano in vasca di cemento per un anno. Prima della messa in commercio si avvale di un’ulteriore affinamento di circa due mesi in bottiglia.
Lumenera si presenta alla vista con un bel colore oro lucido di media intensità. Si concede all’analisi olfattiva con sentori di ginestra gialla, di fiori di campo e con profumi decisamente marcati di macchia mediterranea, di note agrumate di chinotto, di pompelmo rosa e di “pippali”, il pepe lungo indonesiano, ricco di profumi intensi, fruttati e aromatici che, nell’insieme conferiscono a Lumenera un piacevolissimo sentore speziato decisamente orientale. In bocca, il sorso è pieno, caldo, sapido, fresco, minerale, salino e decisamente morbido ed elegante. La corrispondenza gusto-olfattiva, non solo è pienamente confermata, ma addirittura amplificata ed esaltata da una delicata e piacevole nota di legno di cedro. Il fin di bocca, pulito e asciutto, è accompagnato a lungo da una gradevole e godibile sensazione piccante.
Kariasa Colli del Limbara Rosato I.G.T. Vendemmia 2019 – 13%Vol – Punteggio 93/100 Anfora d’Argento di Epulae
Il rosato Kariasa è ottenuto con il 100% di uve Carignano dell’omonimo vitigno, da viti poste a dimora nel territorio gallurese dalla cantina Murales. La vinificazione di questo particolare rosato prevede esclusivamente l’uso di vasche in cemento, con l’ausilio della temperatura controllata.
Kariasa si offre alla vista, con un bel colore rosa antico sfumato. Al naso, è decisamente complesso nel suo corredo di profumi che, si propongono con immediatezza regalando subito netti sentori di ciliegia in tutte le sue declinazioni, fresche e succose, proposte a confettura di frutta o sottospirito. A seguire, note di piccoli frutti di bosco, tra cui si riconoscono, fragoline, lamponi, more di gelso, che si accompagnano a delicate sfumature di caramella d’orzo, caffè d’orzo ed erbe officinali.
In bocca, il sorso si concede pieno e generoso, secco, caldo, sapido e minerale. All’analisi gusto- olfattiva, grande corrispondenza dei profumi. Il finale di bocca, lungo e persistente, lascia la cavità orale pulita e con un sorprendente e piacevole pizzicorio.
Millant’anni Isola dei Nuraghi Rosso I.G.T. Vendemmia 2016 – Prodotto con uve Cabernet Sauvignon e Syrah – 15%Vol – Punteggio 98/100 Anfora d’Oro di Epulae
Affinamento: 12 mesi in cemento, 18 mesi in barrique di rovere, 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione-
Mill’antanni si presenta alla vista di un bel colore rosso granata intenso, con nuance che virano al rubino.
Al naso è un’esplosione di balsamicità e di profumi di composte di frutti rossi, tra cui spiccano in particolare evidenza, la marasca e la prugna, seguiti da note di fogliame e hummus del sottobosco. Con un po’ di ossigenazione emergono i profumi di un bouquet di fiori rossi leggermente appassiti, di sentori speziati di pepe nero, di noce moscata, di chiodi di garofano e di cannella, accompagnati da cuoio conciato e da toni di cioccolato fondente, il tutto ben incorniciato da una gradevole nota vanigliata conferitagli dai 18 mesi trascorsi per l’affinamento nelle barrique di rovere.
L’ingresso in bocca è potente. La struttura di Mill’antanni è tanta, che sembra richiedere la masticazione. Il sorso, vellutato ed elegante è sapido e minerale, con una spalla acida, che dà una freschezza e una salivazione quasi eclatante, che fa comprendere quanto questo vino sia proiettato verso una lunga vita. Di grande soddisfazione è la corrispondenza gusto-olfattiva. Nel fin di bocca, il sorso, da tempo deglutito, regala a lungo ancora tanta mineralità e balsamicità.
Ai Posteri Isola dei Nuraghi Rosso I.G.T. Vendemmia 2016 – 16% Vol – Prodotto con uve Cannonau, Merlot e Syrah – Punteggio 98/100 Anfora d’Oro di Epulae
Ai Posteri affina per 12 mesi in vasca di cemento, per un minimo di 24 mesi in barrique di rovere, per poi affinarsi per altri ulteriori 6 mesi in bottiglia prima di essere proposto ai cultori del buon bere.
Ai posteri si concede alla vista con un bel colore rosso rubino intenso, ricco di nuance purpuree vivide. Al naso, ci regala immediatamente balsamicità e tante note speziate di pepe nero, corteccia di china calissaia e legno di rovere tostato. Si evincono inoltre, i toni caldi e pseudo dolci delle uve appassite, dei petali di rosa nera e di viola mammola. In bocca, il sorso entra vellutato, pieno e generoso d’alcol e invita a essere “masticato”, la spalla acida e però scalpitante e va a mitigare l’alcolicità, regala inoltre, piacevoli note amaricanti e piccanti. Con una maggior ossigenazione emergono sentori di trinciato di tabacco biondo, di tocchetti di liquirizia nera e di fava di cacao. All’analisi gusto-olfattiva c’è una continua e copiosa conferma dei profumi percepiti in precedenza al naso. Ai posteri, è un vino talmente verticale che, manifesta subito la sua prospettiva di grande longevità. Il suo fin di bocca, insiste così tanto che lascia a lungo nella cavità orale le sue caratteristiche di vino austero ed elegante.
PEP Colli del Limbara Rosso I.G.T. Vendemmia 2016 – 15% Vol – Punteggio 98/100 Anfora d’Oro di Epulae
PEP è ottenuto con uve di Cannonau del grande e omonimo vitigno autoctono sardo che si sono perfettamente integrate con le uve di Syrah e Malvasia nera. Le uve sono state vinificate separatamente a seguito di una vendemmia tardiva. Il territorio, l’unione delle tre varietà di uva, la sapiente vinificazione, la maturazione e l’affinamento di 30 mesi trascorsi in sintonia e sinergia tra vasca di cemento, barrique di rovere e ulteriori 6 mesi in bottiglia, hanno dato vita a questo eccelso vino, ricco di grandissimo spessore che lo proietta a lunghissima vita.
PEP si propone alla vista con un bel colore rosso rubino intenso, quasi impenetrabile e ricco di note purpuree. Al naso, la sua complessità di profumi, di sentori balsamici e di note speziate, quasi stordiscono per la vigorosa potenza. PEP regala effluvi d’inchiostro di china che si fondono in armonia con i profumi di ciliegie marasche croccanti e succose, di more di gelso rosse e nere, di fragole molto mature e di ribes e mirtilli neri. Con un po’ di ossigenazione emergono piacevolissime fragranze di mallo di noce, di pepe nero, di chiodi di garofano, di cuoio conciato e di tavoletta di cioccolato extra fondente. In bocca, il sorso entra potente e quasi masticabile, accompagnato da una sapidità e da una freschezza scalpitante che vanno a nascondere l’importante gradazione alcolica. I tannini sembrano velluto di seta. Il secondo sorso regala tanta mineralità e una gradevole e notevole piccantezza. All’analisi gusto-olfattiva, si conferma grande e amplificata la corrispondenza delle fragranze percepite al naso. PEP ha un finale di bocca pulito e asciutto, lunghissimo e ricco di grande persistenza aromatica.
Velo De Flor Bianco dolce da uve stramature – 15 % Vol – Punteggio 98/100
La forza che anima questo vino da meditazione, nasce dal profondo desiderio di Piero Canopoli di soddisfare la sua curiosità e creatività che lo caratterizzano. Piero ha pensato di unire il mosto di uve Vermentino raccolte molto tardivamente e di unirle in sodalizio con un vino Vernaccia molto interessante che ha lavorato sinergicamente nella fase di fermentazione. Il risultato è stato quello di ottenere dopo un lungo affinamento in legno (durato sei anni) un vino unico e desiderabile.
Velo de Flor si propone alla vista di un bellissimo colore che rammenta la preziosa pietra di Topazio Imperiale brasiliano, ricca di intensità ambrate e di sfumature rossastre e ramate.
Al naso si concede con profumi intensi e persistenti, note gradevolissime di fungo porcino reale, di fichi secchi della cultivar moscione, di miele di Ailanto che sprigiona profumi di uva passa, di mango, di papaya e di passiflora che si accompagnano a note delicate di tabacco biondo. In bocca il sorso entra generoso, sapido e minerale. Tutta la cavità orale viene sollecitata da una morbidezza e vellutatezza accompagnata da un piacevolissimo pizzicorio. All’analisi gusto-olfattiva riconferma appieno i profumi già percepiti, ma si arricchisce di un bouquet di fiori gialli appassiti e di una nota di camomilla setacciata.
Direttore Responsabile
Nell’ottobre del 2006 nasce a Bracciano con sede legale in Roma “ Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale” e con essa Epulae News il nostro giornale quotidiano online.
Epulae nel 2009 come previsto per legge sposta la sede legale a Cagliari in quanto viene riconosciuta dalla Repubblica Italiana con DPR 361/2000 e iscritta in data 22 giugno 2009 nel registro delle persone giuridiche negli uffici del Governo della Prefettura di Cagliari.
L’associazione Epulae è stata costituita allo scopo di promuovere i prodotti più veri, diffondere la cultura enogastronomica e difendere così i prodotti più tipici della nostra agricoltura, sempre più a rischio di estinzione, in quanto minacciata dai prodotti massificati, geneticamente modificati e per questo economicamente più vantaggiosi.
Lavorare per la qualità costa fatica e denaro, ma la passione per l’enogastronomia e per la nostra cultura ci sostiene e speriamo sostenga i tanti produttori e chef che hanno scelto questa strada.
E’ proprio in questo mondo sempre più globale che l’attenzione per il “particolare”, il piccolo, il territorio diventa importante, soprattutto per difendere e far conoscere le identità locali, fonti insostituibili di crescita culturale.
Qualcuno potrà pensare che ci siano anche troppe associazioni che operano in questo settore, ma Epulae non è nata per mettersi in competizione con le altre, è più una variante nuova del classico concetto di associazione, è un grande ombrello sotto il quale trovano casa tante sezioni ognuna dedicata ad un settore specifico del grande mondo dell’enogastronomia. Esperti di vino, birra, distillati, acque minerali, miele, olio, salumi, formaggi, caffè, specialisti in scienze dell’alimentazione, chef, pizzaioli, maestri dell’arte bianca, pasticcieri, gelatieri, ecc., hanno all’interno di Epulae il proprio spazio d’incontro e di confronto, uno spazio che si espande e diventa un grande crogiuolo culturale dove le esperienze di ognuno e dei vari gruppi si fondono in un movimento unico di sostegno e di divulgazione della cultura enogastronomica. Epulae è il nome latino che identifica i cibi. E proprio nell’antica Roma, in occasione di feste religiose, ad alcuni cittadini romani veniva riconosciuto il diritto di banchettare pubblicamente in tavole imbandite dei migliori cibi e bevande, sotto la guida di un collegio sacerdotale.
Proprio come allora, anche oggi, nella nostra associazione ci avventuriamo alla scoperta dei cibi e delle bevande della nostra terra, sotto la guida dei maestri di Epulae, per conoscere, imparare e cogliere gli aspetti sensoriali e culturali dei cibi. Anche il simbolo della nostra associazione racchiude, in una visione artistica, i concetti cari ai soci fondatori ed ai nostri membri. L’anfora romana, recipiente per il trasporto delle derrate alimentari e del vino, viaggiava sulle navi per giungere alle tavole dei nobili commensali, portando con loro un carico di novità, cultura ed esotismo dal luogo di produzione alle tavole di Roma. Un modo per scambiare saperi e sapori e per unire sulle tavole i quattro angoli dell’Impero. Ed è sopra l’anfora, per i romani simbolo del corpo contenitore dell’anima, che si disegnano le onde del Mare Nostrum, il Mediterraneo, grande via di comunicazione del mondo antico e che ancora oggi rappresenta il luogo d’incontro di mondi e culture diverse, che sulle sue sponde si affacciano, si confrontano e si fondono. Ed è nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo che sono venute a contatto le culture del mondo antico, luoghi di incontro dove sono nate tradizioni enogastronomiche uniche e spettacolari, fusione di gusti e di sapori che sulla tavola raccontano storie di scontri ed incontri tra il nord ed il sud del Mediterraneo.
Percorrendo lo stivale dal sud al nord, si scopre una tradizione enogastronomica ricca di sapori, elaborata ed arricchita nei millenni dai popoli che hanno attraversato l’Italia. Profumi e sapori che si incontrano e si fondono, dagli appennini alle alpi, raccontando storie e sapori di culture diverse. L’associazione è nata quindi con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura alimentare, enologica, gastronomica e dell’analisi sensoriale attraverso attività di promozione, formazione, editoriali e turistiche.
L’associazione è presente con delegazioni o referenti nel Lazio, Veneto, Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana, Umbria e sedi estere negli Stati Uniti, Argentina, Nuova Zelanda Australia, Canada, Svizzera, Danimarca, Francia e Giappone. L’associazione opera suddivisa in sezioni, ognuna delle quali raggruppa uniformemente per competenze gli iscritti. Sommelier-enogastronomi, giornalisti di enogastronomia, analisti sensoriali degli alimenti, esperti degustatori, esperti in scienze dell’alimentazione, esperti in storia dell’alimentazione, chef in progress, rural chef pizzaioli, panettieri, pasticcieri, cioccolatieri, gelatieri e barman, che opereranno nelle proprie sezioni, per fare attività di promozione e formazione, organizzando corsi grazie ai quali i nostri associati potranno contare su opportunità di formazione continua, ampliare il proprio bagaglio di competenze, confrontarsi con i colleghi e acquisire attestati di qualificazione che ne certifichino le competenze teorico-pratiche.
Con questo spirito è nata anche Epulae News “Wine and Food Magazine”, la testata giornalistica online, anche organo d’informazione dell’associazione, attraverso la quale vengono promosse le attività, i corsi di formazione e le iniziative messe in campo dai nostri associati. Il giornale online sarà anche il luogo dove le varie delegazioni potranno promuovere le proprie attività, il territorio ed i prodotti locali. Uno spazio dove i soci potranno parlare delle proprie esperienze, suggerire iniziative e promuovere aspetti particolari della cultura enogastronomica, ma aperto anche ai lettori occasionali che vorranno inviarci il proprio contributo.