Eccellenza e innovazione nella produzione vinicola del Lazio

di Leonardo Felician

Definirla storica è ancora poco: è una storia imprenditoriale lunga più di un secolo, quella della famiglia Santarelli, perché ancor prima della prima guerra mondiale, nel marzo 1914 fu costituita ad Amatrice(RI) la “Ditta Berardino Santarelli & Figli” con il nome del fondatore Berardino, di professione mercante di vini.

Negli anni successivi, i suoi figli si trasferirono a Roma, aprendo il primo negozio nel cuore della città. Con il passare degli anni, l’azienda si sviluppò aprendo in diverse zone della città ben altri 11 punti vendita, mentre nel secondo dopoguerra il nipote Dino Santarelli avviò sempre a Roma una azienda di imbottigliamento e commercio di vini tipici del Lazio, esportati anche all’estero, in particolare in Canada.

Fu naturale a quel punto fare il salto di qualità e passare alla produzione: nel 1967 Dino Santarelli creò l’azienda Casale del Giglio nell’Agro Pontino in provincia di Latina, circa 50 chilometri a sud di Roma. Ne seguì una trasformazione profonda di attività, perché i punti vendita vennero tutti ceduti, ad eccezione del negozio originario di piazza Capranica che da enoteca venne trasformato in ristorante e che è ancora di proprietà della famiglia.

Con l’arrivo della nuova generazione, a partire dagli anni ’90 il figlio Antonio, seguendo l’intuito paterno e avvalendosi della collaborazione del giovane enologo trentino Paolo Tiefenthaler avviò un intenso progetto di ricerca e sperimentazione, perché il territorio pontino era un ambiente del tutto nuovo, “senza storia” punto di vista vitivinicolo, caso assai raro in un Paese come l’Italia dove tutte le regioni hanno tradizioni vinicole antiche, talvolta risalenti ai romani e, nel sud, addirittura ai greci. I vini di Casale del Giglio hanno conquistato rapidamente il mercato romano e laziale, per poi estendere la loro presenza a livello nazionale e all’estero. Le caratteristiche uniche del terreno e del clima dell’Agro Pontino che influenzano i vini hanno permesso, dopo attenta sperimentazione e selezione, l’impianto di vitigni internazionali praticamente inesistenti in Italia, coltivati con rispetto per la terra e costante ricerca della qualità.

Molto estesa è la selezione di bianchi, rossi, rosati e spumanti, ottimamente presentati con dovizia di informazioni sul sito internet dell’azienda, e vengono anche fatti conoscere a chi visita la produzione a Le Ferriere(LT) con tour enologici e degustazioni. I vini hanno vinto anche negli anni numerosi premi, 9 finora assegnati per la produzione 2023 e ben 32 per l’anno precedente in prestigiosi concorsi anche all’estero a Bruxelles, Berlino e Vienna.

Di particolare valore i 97 punti su 100 assegnati da Decanter, la celebre e accreditata rivista inglese, che ha dichiarato Best in Show l’Anthium Bellone vendemmia 2023, una sorprendente realizzazione di Casale del Giglio, che ha affiancato alla sua scuderia di vitigni internazionali la riscoperta di alcuni autoctoni laziali quasi dimenticati. Vitigno di origini antichissime, diffuso in queste zone già in epoca romana e citato da Plinio, è oggi presente nell’area dai Castelli Romani fino al mare.

La gamma completa di produzione si compone di diversi vini rossi importanti come Merlot, Shiraz, Petit Verdot, Tempranijo, Matidia e Mater Matuta, nonché Albìola, un Lazio Rosato IGT. Tra i bianchi, freschi ed eleganti, oltre al Bellone di Anthium e di Radix vengono proposti Viognier, Petit Manseng e il Satrico, un Lazio bianco IGT, uvaggio di Chardonnay, Sauvignon e Trebbiano. Aphrodisium infine è un vino da dessert dolce e avvolgente, a vendemmia tardiva.

Casale del Giglio

Strada Cisterna-Nettuno km 13, Le Ferriere(LT)

Tel. 06 92902530

Email: [email protected]

www.casaledelgiglio.it