Il Café Sacher, un pezzo di Vienna a Trieste

di Leonardo Felician

Porta un nome che da solo è un mito, è l’unico fuori dall’Austria, si trova in pieno centro cittadino nei locali carichi di fascino e di storia che per lungo tempo furono un’antica calzoleria e che conservano ancora le scaffalature a tutta parete e le alte scale per raggiungerle, è un autentico angolo di Vienna trasportato sulle rive dell’Adriatico ed è il sogno realizzato di un imprenditore viennese che ha deciso di trasferirsi e vivere a Trieste: è il Cafè Sacher di Trieste.

Trieste ha sempre avuto un forte legame culturale con Vienna, capitale dell’Impero Austro-Ungarico sotto il quale è rimasta per più di mezzo millennio: il Café Sacher vuole essere un omaggio a questa eredità condivisa, dove la tradizione mitteleuropea si fonde con il carattere cosmopolita della città giuliana. E’ stato inaugurato nel 2023 dopo un’accurata e lunga ristrutturazione: l’interno del locale richiama fedelmente lo stile viennese, con arredi in legno scuro, velluti rossi, specchi dorati e lampadari che creano un’atmosfera di raffinata eleganza d’altri tempi.

La vera star di questo caffè è naturalmente la celebre torta Sacher, preparata secondo la ricetta originale viennese: un morbido impasto al cioccolato farcito con confettura di albicocche e ricoperto da una glassa lucida di cioccolato fondente. Servita con una generosa porzione di panna montata e magari accompagnata da una cioccolata in tazza, servita anch’essa con panna montata fresca come a Vienna, rappresenta un’esperienza gastronomica imperdibile e autentica, anche perché Dizzi Alfons, che dirige con brio il locale, manda il suo furgone a prendere le torte fresche al laboratorio di Vienna due volte alla settimana.

Oltre alla torta che dà il nome al locale, il menù preparato dalla giovane chef triestina Elisabetta Minelli, formata a Salisburgo e a suo agio tanto con la cultura gastronomica austriaca, quanto con quella di casa, propone anche aperitivi, snack a tutte le ore, pranzi e cene, con una piccola carta con proposte interessanti: tra queste, diversi tramezzini con ingredienti ricercati, come il tramezzino con prosciutto di cinghiale, maionese al cacao e cavolo cappuccio rosso, ma c’è anche un’opzione vegetariana con crema di avocado, paprica dolce, pomodorini secchi e vellutata d’uovo e insalata verde. Si possono gustare toast in diverse varianti, come il toast classico con prosciutto cotto, formaggio e salsa rosa, oppure il toast Hawaii che aggiunge una fetta di ananas alla preparazione.

Tra le specialità della casa si trova la tartara di manzo irlandese battuta a mano con tuorlo sfericato e senape, servito con pane tostato e burro francese, o il salmone affumicato con crema di finocchio, vinaigrette all’arancio su spaghetto di zucchine, seste di lime e semi di sesamo, la tartare di gambero rosso su sfogliato al sesamo, insalata, salsa al mango e sfere di yuzu. Particolarmente interessanti sono le escargot con burro francese ed erbette serviti con un tocco di pastis e accompagnati da pan brioche tostato o un’insalatina con crema di avocado, gamberetti marinati al lime e frutta fresca, nonché una caponata siciliana con mozzarella di bufala e terra di olive verdi e tanti altri piatti, accompagnati da una carta dei vini, ma anche dei diversi tipi di caffé.

Il Caffè Sacher è diventato ormai un punto di riferimento per la vita dei triestini e dei tanti ospiti stranieri che cominciano ad affollare il centro cittadino. Ed è stata questa l’adeguata cornice di presentazione di una nuova e originale manifestazione, tenutasi a Trieste per la prima volta quest’anno dall’11 al 13 aprile, ma che è già programmata per ripetersi nel 2026: la Primavera da Vienna portata a Trieste dai Wiener Symphoniker, una storica orchestra viennese nata 125 fa anni con la missione, oggi si direbbe molto “inclusiva”, di portare la musica classica anche fuori dai teatri, anche in mezzo alla gente e anche lontano da Vienna.

Sotto la guida dell’ottimo direttore ceco Petr Popelka, l’orchestra ha interpretato nel Teatro Rossetti addobbato a festa e pieno di fiori primaverili tre grandi serate di musica, la prima con Verdi e Wagner, la seconda con Mozart e Mahler e la terza con le arie molto viennesi di Strauss e Lehar.

Prima di questo scintillante fine settimana musicale che ha fatto la gioia degli appassionati triestini, ma anche di tanti turisti convenuti anche da lontano per l’occasione, la giornata precedente l’inaugurazione del festival, caratterizzata da sole splendente e temperature primaverili, ha trasformato il centro della città in un grande palcoscenico: un aperitivo musicale che a diversi orari ha visto diversi piccoli gruppi di elementi dell’orchestra suonare all’aperto nelle strade, nelle piazze e financo sullo storico molo Audace proteso nell’azzurro del mare Adriatico.

Café Sacher: www.sacher.com/en/restaurants/caffe-sacher-trieste/

Wiener Symphoniker: www.wienersymphoniker.at

Teatro Rossetti: www.ilrossetti.it