La Cantina di Castiadas e il futuro del vino nel Sarrabus.

La Cantina di Castiadas, cooperativa fondata nel 1959 è situata nell’angolo a sud-est della Sardegna, una realtà ormai consolidata nel cuore del Sarrabus. Conta a tutt’oggi circa 50 soci che si dividono poco meno di 150 ettari di vigneti allevati lungo la fascia costiera alla base delle colline costantemente ventilate. Parcelle di territorio dalle caratteristiche pedoclimatiche differenti, che nel corso degli anni ha portato a un necessario e sistematico miglioramento delle tecniche agronomiche dei propri soci. Terreni prevalentemente di disfacimento granitico e con sottosuoli umidi che garantiscono vini dalle ricche note balsamiche, speziate e minerali, freschezza, profondità ed eleganza, in un incantevole territorio circondato dalla fitta macchia mediterranea.

A metà degli anni 2000, dopo un periodo relativamente buio della sua lunga storia, la Cantina ha cambiato marcia e grazie alla lungimiranza dei propri soci e di gruppo dinamico, preparato ed appassionato, con un forte legame col territorio ha saputo, in maniera costante alzare la qualità dei propri prodotti, diventando oggi la più importante realtà imprenditoriale del Sarrabus. La maggior parte della produzione (80%) è Cannonau di Sardegna D.O.C., con la prestigiosa sotto-denominazione geografica CAPO FERRATO. Seguono Vermentino e Carignano e altri vitigni internazionali. Circa il 35% dell’imbottigliato è destinato al mercato sardo, mentre il restante si divide tra nord Europa e USA, dove il loro Vermentino ha scoperto una sempre più crescente schiera di appassionati.

Dopo un bel giro tra i vigneti prossimi alla Cantina in compagnia del direttore commerciale Sergio Spanu, rientriamo in azienda per parlare un po’ del futuro che stanno costruendo con i giovani del posto della nuova generazione.

Tante le referenze a disposizione, Cannonau di Sardegna Capo Ferrato D.O.C. in tre declinazioni, Classico, Riserva e Rosato. Le diverse tipologie di Vermentino, quello base il Praidis, appena imbottigliato, il Notteri e il Notteri “etichetta nera“, entrambi Vermentino di Sardegna D.O.C., il secondo con un passaggio in legno che rende più opulenta e rotonda la beva. Molto interessante e decisamente in linea con le nuove tendenze dei consumatori più esigenti il “Movviu” un vino rifermentato in bottiglia (nessuna sboccatura come nella vinificazione del metodo ancestrale), ottenuto da uve Cannonau vinificate in bianco, dall’acidità sorprendente. Un vino veloce e beverino che fa divertire, senza apparire frivolo o banale, i palati dei più accaniti sostenitori dell’aperitivo come stile di vita. La mia curiosità si è però volutamente soffermata su quello che a mio giudizio è il gioiellino dell’azienda in termini di produzione, vale a dire il “Saeprus” (antico nome del Flumendosa per i Romani). Uno Spumante Metodo Classico ottenuto da uve Cannonau ma vinificate in bianco. Tempo fa, ho avuto modo di assaggiarlo appena messo in commercio, con i necessari 24 mesi sui lieviti, ma durante quest’ultima visita la bottiglia aveva già raggiunto i 36 mesi. Che dire, finalmente un prodotto che non teme confronti con bollicine molto più rinomate ed affermate. Elegante e centrato, con un perlage giustamente fine e tutta la carica acida del Cannonau del Sarrabus. Fresco, verticale e pulito in bocca, senza offendere nessuno e senza scivolare con i paragoni visionari, chiudendo gli occhi, siamo quasi catapultati in Vallée de la Marne, dove fa da padrone il Pinot Meunier, che da origine a Champagne dalla beva sbarazzina, ma non priva di profondità e finezza. Un po’ quello che ho trovato in questa sorprendente bottiglia con una sapidità e salinità incredibili.

Info:

Prezzo vini a scaffale in enoteca:

Saeprus 25/30 €

Movviu 7/9 €

Sito internet: www.cantinacastiadas.com