Festeggerà il secondo secolo di vita nel corso del prossimo anno, ma l’hotel Danieli di Venezia, ospitato in un palazzo del ‘400 a pochi passi da Palazzo Ducale, fa parte della storia di Venezia come nessun altro: il corpo centrale antico fu dimora di quattro dogi della famiglia Dandolo, cui sono intitolate anche le suite più belle del piano nobile. L’ingresso da una porticina discreta su Riva degli Schiavoni o dalla via d’acqua laterale per chi arriva in motoscafo si apre su una vasta e ariosa corte interna coperta da un’alta volta trasparente che rende l’ambiente unico al mondo. La lounge del piano terra è un grande salone colonnato con un imponente caminetto rinascimentale. Le camere e suite di varia dimensione sono più di 200, divise in tre palazzi collegati tra loro. La ristorazione è affidata allo chef veneto Alberto Fol, che sovraintende la Terrazza Danieli all’ultimo piano dell’edificio più vicino al ponte dei Sospiri, con una vista sul bacino San Marco che definire spettacolare è ancora poco: in tempi tranquilli, con un distanziamento normale tra i tavoli, c’è spazio per 120 coperti all’interno e altrettanti all’esterno,
Il saluto della cucina è una crema di fagioli, baccalà mantecato con chip di polenta e spuma di prezzemolo. Ingredienti a chilometro zero si alternano con prodotti di qualità provenienti dalle regioni dell’Italia Meridionale e preparazioni di grande effetto visivo oltre che gustativo si susseguono sui tavoli della terrazza, inondata di luce, dal movimento e dai colori della laguna all’ora del pranzo, romantica e punteggiata del tremolio notturno alla sera. Come antipasto la tartare di gamberi propone una nuvola di gamberi disidratati un po’ fritti e guerniti con caviale nero italiano su un letto di latte di mandorle e olio di mandorle estratto a freddo. Il primo piatto per eccellenza è un risotto acquerello mantecato al limone con polvere di dragoncello, servito con ostriche cotte, salsa e foglie di ostrica e una spuma di mare. Tra i secondi piatti scegliendo il pesce si assaggia un delicato filetto di ombrina leggermente panato, con salsa tartara di yogurt di capra ed erba luigia, accompagnato da una minuscola ma saporita caponatina; per dessert un cremoso al cioccolato con tartufo, gelato al cioccolato e cialda al caffè completano un pranzo o una cena accompagnata da una carta dei migliori vini veneti e friulani.
Hotel Danieli
Riva degli Schiavoni, Venezia
Tel. 041 5226480 the-luxury-collection.marriott.com
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.