Affronta il nuovo anno con un sito completamente rinnovato e impreziosito da bellissime immagini evocative l’azienda campana della famiglia Fornero che con il marchio Le Gemme del Vesuvio ha reso ancora più famosa, se mai ce ne fosse stato bisogno, la pasta di Gragnano, una delle eccellenze alimentari del sud e dell’Italia intera.
Il ciclo produttivo della pasta si articolo in cinque tappe: ricerca e selezione delle materie prime; impasto e gramolatura; trafilatura in bronzo; essiccazione; controllo qualità e confezionamento. La materia prima usata è esclusivamente grano duro plurivarietale, selezionato dai raccolti e molito per ottenere semola dalle migliori caratteristiche di qualità e lavorabilità in termini di proteine e glutine. Ma la caratteristica più sorprendente di questa azienda è la capacità di inventare sempre nuovi formati originali che si aggiungono alle decine di formati classici della tradizione della pasta italiana. Spesso le innovazioni traggono spunto da tradizioni antiche, perché è proprio il connubio tra tradizione e innovazione che permette la crescita sostenibile delle aziende in tutti i settori. Uno dei formati più amati è la “munnezzaglia”, una pasta mista composta da 16 diversi formati di 16 trafile, alcuni spezzati a mano prima del confezionamento: la candela lunga, la fresina lunga, il fusillone, la lasagna riccia, gli ziti lunghi, i cavatelli, gli gnocchetti sardi, le taccozze, i mezzani e i mezzanelli, la pappardella, le lumache, gli spaghettoni, il coppolone e le genovesine. Si ripropone così l’antica e popolare tradizione napoletana di utilizzare i residui di pasta che una volta si potevano comprare nelle botteghe dei maccheronari a fine giornata ad un prezzo molto inferiore a quello dei più pregiati maccheroni lunghi.
Nonostante la presenza, ormai da decenni, nei cataloghi di tutti i pastifici di “pasta mista” con 6-8 formati ottenuti da un’unica e speciale trafila a Napoli si è sempre continuato meticolosamente a conservare nella dispensa gli “avanzi” di vari formati di pasta per poi utilizzarli nella preparazione di minestre con legumi, patate e simili con il risultato di valorizzare anche le ricette più semplici della tradizione. Il nome di questo formato misto di paste, “munnezzaglia”, deriva da minutaglia, minuterie, così come già riportato nei ricettari dialettali napoletani di fine ‘700. La proposta di Gemme del Vesuvio è una confezione speciale da 1 kg che serve per 20 porzioni circa in sacco di juta e una confezione da 250 grammi con l’invito a sperimentare i tempi di cottura ideali per le preparazioni preferite in modo da valorizzare anche le diverse consistenze dei 16 formati da gustare.
Le Gemme del Vesuvio-Grania srl
Via Padula 48-50
Castello di Cisterna (NA)
Tel. 081 8841999
Email: [email protected]
www.legemmedelvesuvio.com
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.