Le lunghe giornate di tarda primavera e l’arrivo dell’estate sono il momento più bello per godersi Nizza e la Costa Azzurra. Ma non soltanto per fare il mare: in piena pandemia nel 2021 Nizza ha ottenuto un riconoscimento importante per il quale il percorso era cominciato da tempo. L’Unesco ha riconosciuto la sua storia e la sua architettura, quella di una città che ha saputo guadagnarsi il ruolo di capitale della villeggiatura e del turismo invernale nella Riviera e ha sviluppato pertanto uno stile architettonico unico e inconfondibile che ha plasmato la crescita della città.
Sicuramente questo riconoscimento premia gli sforzi del sindaco Christian Estrosi e di tutta la comunità che non si è data per vinta nemmeno in momenti bui quali gli attentati del 2016 e la pandemia del 2020 e stanno generando riflessi positivi sull’economia di tutta la città e sul valore del suo patrimonio immobiliare. Dall’Ottocento in poi trasformazioni, nuove costruzioni, alberghi ed edifici pubblici sorti prima all’interno e poi sempre di più vicino alla costa del mare raccontano l’evoluzione culturale, del gusto e dell’architettura della città francese, capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime. La celebre, lunga e arcuata Promenade des Anglais, punteggiata da palme d’alto fusto, è l’immagine più nota, da cartolina, ma sono 522 gli ettari di Nizza interessati alla tutela dell’Unesco, comprese le colline di Cimiez, delle Baumettes e di Mont Boron, nonché un’ampia fascia di territorio cittadino che si estende fino alla stazione ferroviaria dove tra l’altro è ora in costruzione un edificio modernissimo tutto vetri e acciaio, e fino alla grande cattedrale russo-ortodossa di San Nicola, che testimonia la presenza di tanti nobili russi in città nella seconda metà dell’Ottocento e ancor più dopo la rivoluzione d’Ottobre.
Tutto il quartiere centrale di Nizza a ridosso della Promenade fu costruito nell’Ottocento e ai primi del Novecento, con una notevole unità architettonica: il boulevard Victor Hugo che corre parallelo alla costa è una sfilata di eleganti palazzi art decò, molti dei quali adibiti ad hotel. Tra questi l’Hotel Villa Victoria è una costruzione d’epoca, un piccolo albergo quattro stelle di solo 38 di camere su tre piani, tutte con aria condizionata e bagni rinnovati di recente, con alcuni posti auto davanti e un vasto, inaspettato giardino sul retro con alberi di alto fusto e tanti agrumi. Questo incredibile giardino riparato e godibile anche d’inverno di 600 metri quadrati è peculiare e molto apprezzato dagli ospiti: è un’oasi di pace con fiori della regione, dove si può comodamente riposare all’ombra e rilassarsi con il servizio bar. Al piano terra dietro alla hall una luminosa sala colazione si allarga verso il giardino nelle belle giornate.
Info:
Leonardo Felician, triestino, giornalista da 40 anni, è uno dei massimi esperti di hotellerie in Italia e scrive anche di enogastronomia e di Food&Beverage. Ha pubblicato più di 6000 articoli su dozzine di testate nazionali, sia web sia su carta. Da 10 anni è uno dei principali contributori di Epulae News con più di 900 articoli pubblicati.