Si è tenuto martedì 16 aprile scorso, al padiglione 8 del Vinitaly di Verona, nell’area istituzionale della Regione Sardegna, la presentazione di Sardegna Isola di biodiversità – Vitigni unici per spumanti originali.
Durante l’evento è stato presentato A.K.I.N.A.S. –SP.IN.O.V. (acronimi, rispettivamente di Antigas Kastas dei Ide pro Novas Arratzas de Inu del Sardinna e di Spumanti Innovativi Ottenuti da Vitigni autoctoni), un progetto, della durata di oltre tre anni che ha visto la collaborazione tra Agris, l’Agenzia regiomale per la ricerca in agricoltura e Sardegna Ricerche e di una ventina di aziende per la sperimentazione e realizzazione di spumanti da vitigni autoctoni.
Nella foto: Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna e Pier Paolo Fiori, AIS Sardegna.
Da sx: Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna e l’enologo Paolo Brogioni, Direttore Nazionale Assoenologi.
Nella foto da sx: l’enologo Paolo Brogioni, Direttore Nazionale Assoenologi, Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna, Aldo Lorenzoni, enologo e fondatore di G.R.A.S.P.O. e Gianni Lovicu Coordinatore Scientifico del progetto A.K.I.N.A.S. –SP.IN.O.V.
Dopo l’introduzione di Mariano Murru, Presidente di Assoenologi Sardegna ma anche enologo della Cantina Argiolas di Serdiana, è intervenuta Giacomina Cadau, Dirigente di Sardegna Ricerche che ha evidenziato come il progetto sia un importante esempio di collaborazione tra enti pubblici e imprese, finalizzato a creare e favorire sviluppo e innovazione in Sardegna. Si è partiti da un gruppo di imprese, secondo il principio del “progetto cluster” e si è lavorato e ragionato sulle problematiche e sfide comuni, sperimentando nuovi processi e prodotti per poi approfondire insieme i risultati ottenuti. L’esito finale è stato quello di ottenere un serie di prodotti innovativi.
Nella foto, Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna.
Da sx: Giacomina Cadau, Dirigente di Sardegna Ricerche e Mariano Murru, Presidente Assoenologi Sardegna.
In rappresentanza di Laore Sardegna, sono stati portati dal funzionario dott. Orazio Umberto Locci i saluti del Direttore Generale Marcello Onorato.
Ha preso quindi la parola Gianni Lovicu, Coordinatore Scientifico del progetto A.K.I.N.A.S. –SP.IN.O.V. che ha illustrato le diverse tipologie di vino spumante ottenute, partendo dalla valorizzazione dei vitigni locali, sia tra quelli più diffusi che tra quelli minori.
Dopo una breve presentazione del libro “100 custodi per 100 vitigni, la biodiversità viticola in Italia” a cura di Aldo Lorenzoni (G.R.A.S.P.O.),è stato dato il via la masterclass con la degustazione degli spumanti prodotti dalle cantine sarde insieme a quelli realizzati da prove sperimentali del progetto, sapientemente guidate da Pier Paolo Fiori, AIS Sardegna e dagli enologi delle cantine produttrici, nell’ordine: due spumanti sperimentali da Luca Demelas e Dario Campus dell’Agenzia Agris, Gaetano La Spina per Santa Maria la Palma, Andreino Addis per cantina Li Seddi, Giovanni Pinna per Sella & Mosca, Andrea Deiana per Cantina Castiadas, Mariolino Siddi per Cantina Surrau e Mariano Murru per Argiolas Winery Serdiana.
Nella foto da sx: Andreino Addis, Gaetano La Spina, Giovanni Pinna, Luigino Bertolazzi, enologo e fondatore G.R.A.S.P.O., Giacomina Cadau e Mariano Murru.
Video Credit: Ilenia Mura
Gli spumanti degustati sono stati:
- l’Akinas Spin Ov, spumante della cantina sperimentale Agris Sardegna, metodo Classico Brut, da uve Nasco della zona del Parteolla, Serdiana. Le uve dei vigneti, di un’età media di circa vent’anni allevati a spalliera sono state vendemmiate, a mano, nella seconda decade di agosto. La vinificazione, a “pressatura soffice e decantazione statica a freddo” con fermentazione in acciaio inox e rifermentazione in bottiglia con 36 mesi di permanenza sui lieviti;
a seguire - l’Akinas Spin Ov, spumante della cantina sperimentale Agris Sardegna, metodo Classico Brut, da uve Licronaxu della zona Mandrolisai, Ortueri. Le uve dei vigneti, di un’età media di circa vent’anni allevati a spalliera sono state vendemmiate, a mano, nella prima decade di Settembre. Anche per questo spumante, la vinificazione, a “pressatura soffice e decantazione statica a freddo” con fermentazione in acciaio inox e rifermentazione in bottiglia con 36 mesi di permanenza sui lieviti e sboccatura a Luglio 2023.
Il terzo spumante, - l’Akenta spumante della cantina Santa Maria la Palma, metodo Charmat Spumante Extra Brut Charmat, da uve Vermentino della zona Alghero, Parco di Porto Conte. Qui le uve dei vigneti, di un’età media di 12 anni sono state vendemmiate nella seconda metà di agosto. La spumantizzazione della selezione di Vermentino DOC è stata di 2 mesi in autoclave con metodo Martinotti-Charmat a cui è seguito un affinamento sui fondali marini della Riviera del Corallo, in bottiglia, a circa 40 m di profondità, per 8-10 mesi, a temperatura costante e in assenza di ossigeno e luce.
Il quarto spumante in degustazione è stato - l’Aria di Mari della Cantina Li Seddi, metodo classico brut Vermentino di Gallura DOCG , da uve Vermentino dell’Agro di Badesi. I vigneti, a piede franco su sabbie dunali hanno un’età media superiore ai 20 anni e le uve vengono vendemmiate nella seconda metà di agosto. La vinificazione in bianco e la spumantizzazione avviene in bottiglia mentre l’affinamento è di almeno 24 mesi sui propri lieviti più altri due mesi dopo la sboccatura;
il quinto spumante è stato - l’Oscarì della cantina Sella & Mosca, un Torbato Spumante Brut metodo classico DOC della zona di Alghero. Prodotto con uve Torbato da vigneti, dell’età media di 23 anni, che vengono vendemmiate nella seconda decade di agosto e la vinificazione avviene a pressatura soffice e decantazione statica a freddo con inoculo di lieviti selezionati a cui segue una prima fermentazione in acciaio inox ed una rifermentazione in bottiglia con una permanenza sui lieviti di 24 mesi.
- Della zona del Sarrabus, a sud-est della Sardegna, il sesto spumante, il Saeprus, della Cantina Castiadas della sottozona Capo Ferrato, Loc. Tuerra, comune di Muravera, VSQ metodo classico, blanc de noir, brut nature. In questo caso le uve di Cannonau, sono il frutto di vigneti di età minima di 20 anni, allevati a spalliera bassa e vendemmiate a mano nell’ultima settimana di agosto. La vinificazione avviene a pigiadiraspatura, pressatura soffice, sedimentazione statica a freddo del solo mosto fiore e fermentazione a bassa temperatura per circa 15 giorni. Il tiraggio per rifermentazione e presa di spuma avviene con lieviti selezionati e mosto concentrato nelle prime settimane dell’anno successivo alla vendemmia. Qui la permanenza sui lieviti è di almeno 24 mesi.
Il settimo spumante degustato è stato - il Surrau, dell’omonima cantina, uno spumante brut metodo classico da uve Cannonau della zona della Gallura. Le uve dei vigneti, di età media superiore ai 20 anni sono vendemmiate nella seconda decade di agosto. La vinificazione avviene dopo una pressatura soffice di uve intere e una chiarifica statica a freddo, il mosto fermenta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. L’imbottigliamento avviene nella Primavera successiva alla raccolta, in bottiglie con sciroppo di tiraggio e lieviti selezionati. L’affinamento avviene con le bottiglie disposte orizzontalmente in un ambiente a temperatura tra i 10 e i 14 °C, dove rimarranno per almeno 36 mesi a contatto con i propri lieviti a cui seguiranno altri due mesi dopo la sboccatura.
Infine, l’ultimo spumante degustato è stato - l’Argiolas della cantina omonima, un metodo classico brut da uve Nuragus della zona Trexenta, Selegas. Le uve donate da vigneti con un’età media di 25 anni vengono vendemmiate manualmente nella prima decade di Settembre. La vinificazione avviene a pressatura soffice, decantazione statica a freddo, inoculo con lieviti selezionati e fermentazione di 20 giorni in acciaio inox mentre l’affinamento è di 48 mesi a contatto con i propri lieviti a cui ne seguono altri sei, dopo a sboccatura.
Andrea Campurra:
Socio fondatore di Epulae Sardegna, mi occupo di internazionalizzazione di aziende e di organizzazione di eventi dell’agro-alimentare in Italia e all’estero da oltre 20 anni.
Giornalista iscritto all’Ordine Nazionale del Giornalisti e alla FIJET, sono anche presidente del Distretto Regionale Biologico “Sardegna Bio” e della Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia. In Sardegna sono il co-organizzatore delle manifestazioni di grande successo quali il Cagliari International Wine&Food Festival e del Concorso Enologico Nazionale e Internazionale “Vermentino”. Dal 2022 sono impegnato nella promozione del biologico italiano con un progetto dal nome “Bio in Tour”.